![]() |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Energia e innovazione tecnologica. Due snodi importanti per lo sviluppo delle imprese.L'energia è una componente sempre più presente in quasi tutti i modelli di innovazione tecnologica. Difficilmente viene progettato un nuovo processo di produzione industriale che consumi più energia (elettricità, combustibili, lavoro) di quello precedente oppure un nuovo prodotto che faccia consumare al cliente più energia; inoltre, l'introduzione dell'energy manager all'interno delle imprese e la costituzione di un gran numero di società di servizi "per il risparmio energetico" avvalorano, ulteriormente, una realtà mondiale volta alla riduzione dei consumi energetici. Giova ricordare che in Italia il piano energetico nazionale del 1982, attraverso la legge 308, impose ai grandi consumatori industriali la nomina di un responsabile per l'uso razionale dell'energia. Negli anni questa figura professionale ha giocato un ruolo determinante all'interno delle imprese dove la rilevanza del consumo di energia ha indirizzato tale ruolo ad una funzione manageriale. I provvedimenti presi dalla Fiat Auto possono essere seguiti anche da Pmi che vogliano migliorare il proprio sistema energetico aziendale; è sufficiente un check-up da parte di un'impresa specializzata e i ritorni economici sono quasi sicuri. Un settore nel quale l'Italia mantiene la leadership mondiale è quello delle piastrelle di ceramica (quasi il 70% del prodotto va all'estero) con oltre l'80% della produzione concentrata nel "Comprensorio delle Ceramiche" in Emilia Romagna. Questa leadership è mantenuta con una guerra continua (specialmente contro Cina, Brasile, Messico, Turchia e Spagna) la cui arma vincente è l'innovazione. I fattori d'innovazione dell'industria delle piastrelle ceramiche sono:
Tra questi, l'efficienza energetica cioè la riduzione o comunque l'ottimizzazione dei consumi energetici costituisce uno degli obiettivi principali dell'industria ceramica, anche con la progettazione e la realizzazione di tecnologie energetiche innovative. Il settore delle piastrelle è ad alto consumo energetico, cosicché, incidere sensibilmente su questo parametro significa incidere sensibilmente sulla politica dei prezzi. A questi comportamenti delle imprese di produzione si sommano i risparmi nel mondo della produzione di energia elettrica, specie in Europa. Infatti si sta assistendo ad un processo di revisione del modo di produrre l'elettricità: i vecchi impianti termoelettrici a basso rendimento stanno, man mano, per essere sostituiti dai sistemi a ciclo combinato che uniscono ai più elevati rendimenti termodinamici minori emissioni inquinanti in atmosfera; inoltre si stanno moltiplicando gli impianti di cogenerazione. La cogenerazione che in Italia aveva avuto una forte flessione negli anni '80 ritorna d'attualità con il Pen 87-88, anche sotto la spinta dei risultati ottenuti in Usa, quando nel 1979 il Purpa (Public utility regulatory policy act) aveva lanciato la cogenerazione su precise basi di valorizzazione economica e di utilità per la collettività; purtroppo in Italia siamo ancora molto indietro nel campo del teleriscaldamento che pure è un elemento di razionalizzazione e di risparmi notevoli. In una logica di marketing, quando il mercato sembra poco reattivo è necessario cercare di individuare nicchie di mercato. Ad esempio esistono reali possibilità nel campo della produzione di energia elettrica da rifiuti, così come nell'utilizzo delle energie rinnovabili. In questo settore si aprono interessanti prospettive di business anche per le Pmi. Tab. 1 Sviluppo delle energie rinnovabili, secondo il "libro verde" 1998.
In Italia il provvedimento Cip n. 6, già dal 1992, si era posto nell'ambito di un quadro normativo diretto ad una sempre maggiore integrazione tra il sistema pubblico e i privati nel campo della produzione di energia elettrica. Questa liberalizzazione, con la contestuale possibilità di circolazione di elettricità tra imprese collegate nell'ambito di raggruppamenti societari, offre ai privati la possibilità di cogliere opportunità economiche. Il concetto del risparmio energetico è entrato pesantemente nel sistema produttivo poiché il valore economico di tale politica è facilmente quantificabile. Essa si è rivelata un potente strumento di marketing: si pensi, ad esempio, alle notevoli riduzioni dei consumi di combustibile nel settore autoveicolare, ai risparmi di energia elettrica dei più moderni elettrodomestici bianchi, alle macchine per ufficio (stampanti, fotocopiatrici, fax) a bassi consumi elettrici, ai vetri basso emissivi, alla riduzione della bolletta elettrica per l'illuminazione degli ambienti grazie alle innovazioni introdotte nel settore delle lampade e lampadine. Se si parla di energia non si può non affrontare il discorso in termini di grandi numeri e di prospettive per il futuro. Tab.2 Consumi di elettricità nel mondo e Pil pro capite.
Esiste quindi un problema energetico che può essere affrontato o nel mantenere nell'indigenza le popolazioni dei Pvs o nell'affrontare in modo completamente diverso il problema energetico. Si prospetta quindi uno scenario nel quale nuove tecnologie ed energie rinnovabili dovranno giocare un ruolo fondamentale nell'ambito delle politiche energetiche mondiali. (1) Convenzionalmente 1 tep (tonnellata equivalente di petrolio) = 10 milioni di kcal |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
www.impresaoggi.com | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||