Di tutto ciò che la sapienza procura per la felicità completa, il bene più grande è il possesso dell'amicizia.
Epicuro, Lettera a Meneceo.
Per il mercato europeo dell'auto non conta la crisi greca, il pericolo del terrorismo o le tensioni interne ed internazionali. Giugno si è chiuso con 1.413.911 immatricolazioni nell'Unione europea e nei tre Paesi Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) ed un incremento del 14,8%. “E' la ventiduesima crescita consecutiva – ricorda Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor – e segue il modesto incremento di maggio (+1,3%)”. Complessivamente le consegne del primo semestre sono 7.414.958, con un progresso dell'8,2%.
Con questo trend, sostiene Quagliano, l'intero 2015 potrebbe chiudersi con 14.500.000 immatricolazioni nella zona Ue. Il risultato di giugno è stato trainato da una crescita a due cifre nei 5 maggiori mercati continentali: Germania (+12,9%), Gran Bretagna (+12,9%), Francia (+15%), Italia (+14,4%) e Spagna (+23,5%). Ma tutti i mercati sono risultati in crescita, con l'eccezione di Finlandia (-2,5%) ed Irlanda (-14%). La Grecia, nonostante tutto, registra un incremento del 13% ed i progressi sono sostanzialmente omogenei in ogni parte del Vecchio Continente. I Paesi della zona euro crescono del 14,6% e quelli che non adottano la moneta unica progrediscono del 14,3% mentre per i Paesi Efta l'aumento è del 20,8%.
Un'euforia che è legata alla necessità di sostituire un parco auto invecchiato a seguito della prolungata crisi, con misure di sostegno agli acquisti in alcuni Paesi, ma che per il momento non è ancora stata sufficiente a far davvero ripartire l'economia europea.
Per quanto riguarda l'andamento dei costruttori, giugno vede rafforzarsi la leadership continentale del gruppo Volkswagen, in crescita del 17,2%, con una quota che sale dal 24 al 24,5%. In seconda posizione i francesi di Psa scavalcano, con una quota del 10,8% (+12,8% a giugno), i cugini di Renault che conquistano il 10,7% del mercato mensile (+5% il mese scorso). A seguire gli americani di Ford (+16%) sorpassano Opel (+7,6%): la quota, 7,3%, è identica per i due gruppi, ma Ford chiude il mese con qualche centinaio di consegne in più.
Sesta posizione per Bmw, in progresso del 15,2% e con una quota stabile al 6,5%. In crescita Fca che a giugno cresce del 17,7% e vede la quota salire dal 6 al 6,2%. Un progresso legato all'ennesimo exploit di Jeep che cresce del 176,3% e sale dallo 0,2 allo 0,6% di quota. Ma aumentano anche le consegne del marchio Fiat (+14,8%) mentre calano Lancia-Chrysler ed Alfa.
Si rafforza Daimler (+22,2% e la quota in salita dal 5,2 al 5,6%), con un incremento dell'87,8% di Smart. Tra le asiatiche l'unica in flessione è Honda (-7,4%) mentre Nissan conquista il 3,8% di quota e si avvicina a Toyota che scende dal 4 al 3,9%. Hyundai e Kia crescono, ma meno del mercato, così come Volvo. Risultati superiori alla media, invece, per Mazda, Suzuki, Jaguar Land Rover e Mitsubishi.
SEGNO DI RIPRESA????
www.ilsole 24ore.it - 16-07-2015