Ogni passione è debole al suo nascere, poi, col progredire, acquista ardire e forza.
Seneca Lettere morali a Lucilio
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I GRANDI IMPRENDITORI
Karl Benz
Karl Benz nacque a Karlsruhe nel 1844 in una famiglia destinata a un triste destino. Il padre morì quando Karl aveva appena due anni, lasciando la giovane moglie in serie difficoltà economiche e con Karl in tenera età.
Questo tragico evento non scoraggiò la madre, Josephine Vaillant, la quale al prezzo di notevoli sacrifici e privazioni, riuscì a provvedere a una solida educazione e preparazione per il figlio. I primi studi avvennero alla scuola ad indirizzo grammaticale di Karlsruhe. Benz si iscrisse, poi, al liceo di Karlsruhe nel 1853, a soli nove anni di età. La sua grande propensione per le discipline tecniche e scientifiche lo spinse poi a frequentare il politecnico dal settembre del 1860, e dove sviluppò tali attitudini sotto l'occhio dei professori Redtenbacher e Grashof, i quali prepararono Karl Benz allo studio dei motori. In realtà la madre avrebbe desiderato per il figlio una carriera come impiegato, ma la passione del giovane Karl per la tecnica ebbe alla fine la meglio: il 9 luglio 1864, Karl Benz conseguirà il diploma.
I biografi sostengomo che Karl Benz abbia cominciato a focalizzare nella sua mente i concetti basilari della costruzione di una vettura non mossa da cavalli, osservando il funzionamento della meccanica della sua bicicletta tutte le volte che percorreva la distanza tra casa e scuola.
Al termine degli studi presso il politecnico di Karlsruhe, Benz entra come apprendista in quella Karlsruher Maschinenfabrik che un paio di anni più tardi, pochissimo tempo dopo che Benz lascerà questa esperienza lavorativa, vedrà Gottlieb Daimler come direttore tecnico. Circostanze come questa faranno parte dei rarissimi punti di contatto tra i due personaggi, che avranno ruoli fondamentali nella nascita dell'automobile, ma che di fatto, pur risiedendo e lavorando a poca distanza l'uno dall'altro, non avranno mai modo di conoscersi di persona.
Nel 1866, quindi, Karl Benz lascia la Karlsruher Maschinenfabrik per trasferirsi a Mannheim come progettista di bilance e in seguito, nel 1869, a Pforzheim come direttore in una ditta costruttrice di ponti. In questo periodo conosce Bertha Ringer, destinata a divenire sua moglie: anch'essa avrà un ruolo non trascurabile per quanto riguarda la nascita dell'automobile. Karl Benz, sempre a Pforzheim, fonderà assieme all'amico August Ritter una società di costruzioni, che però avrà vita breve a causa di dissidi nati ben presto tra i due. Karl Benz ha bisogno di un cospicuo fondo economico per rilevare la quota societaria di Ritter e Bertha Ringer convince il padre a concederle la dote, che verrà impiegata da Benz proprio per liquidare Ritter e registrare la ditta, ora di sua esclusiva proprietà, come Karl Benz Eisengießerei und mechanische Werkstätte (Officina Meccanica e Fonderia Karl Benz). Il 20 luglio del 1872, Karl Benz sposa l'intraprendente Bertha Ringer ed il 1º maggio dell'anno seguente nasce il primogenito della famiglia Benz, Eugen, seguito dal secondogenito Richard il 21 ottobre del 1874.
Se dal punto di vista strettamente famigliare, la situazione appare felicissima, non si può dire lo stesso per quanto riguarda gli affari e la situazione comincia a precipitare, fino a che nel 1877, la fonderia di Benz è costretta a chiudere con un "buco" di 2000 marchi dell'epoca. Il 1º agosto dello stesso anno viene alla luce Klara Benz, terzogenita di Karl e Bertha.
La famiglia Benz che si allargava richiedeva risorse per il suo sostentamento, risorse che iniziavano a mancare. Benz cominciò nuovamente a pensare al nuovo tipo di attività a cui poteva dedicarsi e lo trovò nei motori a gas, consapevole del successo che stavano ottenendo presso la Deutz Gasmotorenfabrik AG di Colonia, azienda fondata da Nikolaus August Otto e nella quale lavoravano due personaggi di enorme spessore come Gottlieb Daimler e Wilhelm Maybach.
Per oltre due anni, Benz si dedica alla creazione e alla messa a punto del suo motore, inizialmente un due tempi (a cui però già dal 1876 stava lavorando Dugald Clerk che nel 1881 lo brevettò), visto che il quattro tempi era protetto dal brevetto di Otto. Fu il 31 dicembre del 1879 che Benz, finalmente, riuscì a far funzionare il suo motore come sperava, dopo aver investito i pochi denari suoi e della moglie.
In seguito, ottenne un finanziamento da un amico, grazie al quale riuscì a perfezionare il motore in maniera definitiva. Nel 1882, Benz riuscì ad aprire una nuova ditta dedita alla costruzione di motori a gas, la Aktiengesellschaft Gasmotorenfabrik in Mannheim con sei persone alle sue dipendenze. Ma i guai finanziari non erano ancora appianati, anzi. Le banche tornarono nuovamente a bussare alla porta di Benz, il quale, dopo pochi mesi dalla sua apertura, lasciò la società, tra l'altro rimanendo con poche risorse in termini di buonuscita. A ciò si aggiunse anche la nascita della quarta figlia, Thilde.
Per fortuna, l'eco dei nuovi motori di Benz si stava già diffondendo, pertanto Benz trovò nuovi finanziatori disposti a concedergli dei fondi per rimettere in piedi una nuova azienda, la Benz e Cie. Rheinische Gasmotorenfabrik in Mannheim, fondata il 1º ottobre del 1883. Stavolta la fortuna girò dalla parte di Karl Benz: la rendita arrivò e Benz poté finalmente mettere da parte le risorse per la famiglia e per il futuro della sua azienda, mentre le banche divennero più fiduciose. Benz cominciò quindi a pensare alla realizzazione di un motore atto a muovere una vettura. Si rese conto ben presto che l'unico modo era di utilizzare un motore a quattro tempi, vincolato però dal brevetto di Otto. Il momento propizio si presentò all'inizio del 1886, in occasione della causa legale in corso tra lo stesso Otto e Gottlieb Daimler. La sentenza emessa dal tribunale, che diede ragione a Daimler, liberò il motore a quattro tempi da ogni vincolo legale e Benz poté così registrare il suo motore e la vettura su cui era montato, la Benz Patent Motorwagen, con un unico brevetto, consacrandosi così come il priogettista della prima autovettura al mondo. Questa era un triciclo con grandi ed esili ruote a raggi, mosso da un motore monocilindrico orizzontale a quattro tempi di circa un litro di cilindrata, che erogava 0,8 cavalli.
Benz Patent Motorwagen del 1886
Inizialmente, per Benz si trattava solo di una semplice soddisfazione personale (quella di rendere la bicicletta semovente) e non pensò a un possibile vantaggio commerciale. Sua moglie Bertha fu invece molto più lungimirante e, convinta del potenziale dell'invenzione e volendo dimostrare la praticità di quest'ultima, rubò di nascosto uno dei tre prototipi e con due dei suoi figli intraprese un lungo e memorabile viaggio all'insaputa del marito (agosto 1888). Guidò da Mannheim a Pforzheim per 104 chilometri per andare a trovare la madre. Durante il viaggio, però, ebbe bisogno di fare rifornimento così, visto che la vettura utilizzava come carburante il Ligroin (un solvente reperibile solo in farmacia), si fermò a comprarlo presso la farmacia cittadina della città di Wiesloch che finì per diventare la prima stazione di servizio della storia. L'exploit di Bertha Benz diede una certa popolarità all'invenzione del marito, che iniziò a prenderne in considerazione la produzione in serie e la vendita. Le impressioni di guida della signora Benz servirono anche a migliorare la vettura: insoddisfatta di come affrontava le salite, chiese al marito, infatti, di aggiungere un cambio di velocità. Nell'estate del 1888, Benz vendette la sua prima auto ad un cliente francese, un costruttore di biciclette di Parigi.
Tra moti di entusiasmo, sospetti e detrattori, Karl Benz poté espandere i suoi affari e dedicarsi ad autovetture e motori statici, ottenendo in entrambi i casi risultati commerciali brillanti. Le sue autovetture cominciarono anche ad essere prodotte in Francia su licenza.
Il 16 marzo del 1890 vi fu un nuovo arrivo in famiglia: nacque infatti la quinta ed ultima figlia di Karl Benz, Ellen.
Ma ben presto sul fronte autovetture, le ordinazioni cominciarono a scemare e Benz si buttò a capofitto nella realizzazione di una nuova vettura. Da questo progetto nacque la Benz Viktoria (1893), destinata a un successo più rimarchevole, e in seguito anche la Velo (1894), abbreviazione di Velociped. Durante l'ultimo decennio del Secolo XIX, gli affari andarono talmente bene che Benz divenne il primo costruttore di automobili al mondo, superando la stessa DMG, che nel frattempo era stata fondata da Daimler, Maybach ed altri soci. Vennero brevettati vari altri veicoli che lo stesso Benz provvedeva a collaudare sulle strade francesi ritenendole in migliore stato rispetto a quelle del proprio paese.
Benz Victoria del 1893
Nel 1901 si ebbe un improvviso crollo di vendite, dovuto all'agguerrita concorrenza della DMG, che aveva immesso nel mercato le sue Mercedes 35PS, ben più moderne e prestanti rispetto alle Benz che avevano trionfato commercialmente fino a poco tempo prima. Karl Benz, dal canto suo, non era per niente incline ad apportare innovazioni ai suoi modelli, poiché rifiutava l'idea dell'autovettura come mezzo ad alte prestazioni o addirittura da impiegare in gara. Ma stavolta dovette arrendersi all'evidenza e soprattutto alla volontà dei suoi soci, che invece erano decisi a dare una svolta produttiva e a rivoluzionare la gamma Benz.
Fu a quel punto che Benz lasciò la sua azienda per dedicarsi per conto suo alla produzione di motori. Ma i risultati non arrivarono né da una parte né dall'altra. Si giunse a una riconciliazione tra le parti e Benz tornò alla sua azienda. Ma erano tornate le difficoltà economiche e si decise quindi di tagliare parte del personale. Da ciò nacque la gamma Parsifal, dotata di diverse innovazioni tecnologiche rispetto alla precedente gamma, a tal punto da suscitare nuovamente il disappunto di Benz, che nell'aprile del 1903 lascia definitivamente l'azienda, ma le offrì consulenza per tutta la vita, così come per tutta la vita, ed a partire dal 1904, fu accettato a entrare a far parte del suo consiglio di amministrazione.
Qualche tempo dopo aver lasciato la sua azienda, Karl Benz fondò la C. Benz Söhne, che propose alcune autovetture, ma con poco successo. Il 25 novembre del 1914 Benz ottenne la laurea ad honorem, consegnatagli dal Politecnico di Karlsruhe presso cui aveva studiato molti anni prima. Successivamente, nel 1926, la Benz e Cie. si fuse con la DMG. La nuova casa automobilistica, la Daimler-Benz AG appunto, ebbe un grande successo e il nome di Benz è tuttora legato al celeberrimo marchio della Mercedes-Benz. Karl Benz trascorre gli ultimi anni della sua vita con serenità, consapevole di aver fatto sempre la cosa giusta. Muore il 4 aprile del 1929 per una bronchite, un anno funesto per altre personalità legate ai marchi della Daimler-Benz: nello stesso anno morirono infatti Wilhelm Maybach e Mercedes Jellinek, che diversi anni prima aveva dato il suo nome alle prestigiose vetture con la stella a tre punte. Dal 1984, Karl Benz è entrato a far parte del novero dei maggiori personaggi del campo automobilistico inseriti nell'Automotive Hall of Fame.
Eugenio Caruso - 22 agosto 2016