Quando ho iniziato a operare in Internet l'unico Browser si chiamava Mosaic (nato nel 1992 al National Center for Supercomputing Applications - NCSA) e il primo motore di ricerca era Excite, fondato nel 1994 da un gruppo di studenti della Stanford University. Per trasmettere e ricevere file con molti contenuti ci si rivolgeva a quelle università o centri del CNR che si erano attrezzati per collegarsi con organizzazioni simili. Il computer che usavo era un Commodore, con sistema operativo MS-DOS; successivamente utilizzai un Macintosh con sistema operativo macOS.
La storia dei social network inizia nel 1997, quando uno statunite, Ellison, lancia il sito SixDegrees.com; l’obiettivo del primo social network era quello di creare relazioni fra persone. Dopo questo primo tentativo di social network (per inciso il termine non era ancora stato “coniato”), nel 2003, ancora negli Usa, nasce il termine “Social Network” grazie a un nuovo social: Friendster.
Il Social ebbe un gran successo, tanto che Friendster non era preparato a sopportare il numero di utenti e di richieste che arrivavano, e le pagine, di conseguenza, erano molto lente nel caricamento. Molti utenti da Friendster si spostarono verso un altro social: MySpace, nato da Tom Anderson e Chris De Wolfe con uno scopo preciso: dare ai giovani uno spazio dove poter fare ciò che volevano. MySpace nasce nel 2003 e conteneva inizialmente un blog, dei giochi e l’oroscopo. Per colpa di un bug del sistema si poteva personalizzare ogni pagina a piacimento: quando in MySpace se ne accorsero videro anche che moltissimi utenti si divertivano personalizzando le pagine e coinvolgevano altri utenti, e MySpace stava prendendo la giusta piega, proprio per questo motivo il bug non fu mai eliminato Devo dire che mi divertii molto in My space, si discuteva di tutto specie di filosofia, arte e molta poesia. MySpace venne poi venduto nel 2005 alla News Corporation di Rupert Murdoch e da quel momento in realtà MySpace scomparve sotto l'incalzare di Facebook.
Facebook fu fondato ad Harvard da Mark Zuckerberg e alcuni colleghi; originariamente era stato progettato esclusivamente per gli studenti dell'Università di Harvard, ma fu presto aperto anche agli studenti di altre scuole e poi a chiunque dichiarasse di avere più di 13 anni di età. Da allora, Facebook ha raggiunto un enorme successo. Ha cambiato profondamente molti aspetti legati alla socializzazione e all'interazione tra individui, sia sul piano privato che su quello economico e commerciale.
Il nome "Facebook" prende spunto da un elenco con nome e fotografia degli studenti, che alcune università statunitensi distribuiscono all'inizio dell'anno accademico per aiutare gli iscritti a socializzare tra loro. Facebook è disponibile in oltre 100 lingue (in italiano dal 14 maggio 2008) e nel giugno del 2017 ha raggiunto quota 2 miliardi di utenti attivi mensilmente, classificandosi come primo servizio di rete sociale per numero di utenti attivi.
Il Network svolge un'ottima funzione di comunicazione interpersonale, è utilizzato dalle imprese ed è un efficace strumento di marketing, ma è anche diventato strumento negativo e spesso pericoloso in mani di persone che ne hanno stravolto la funzione.
Mi sono permesso di individuare otto categorie di utenti che utilizzano il network in maniera impropria. Probabilmente la mia analisi pecca per difetto.
1) LE MAMME. Queste utilizzano Facebook per mostrare (direi meglio sbandierare) immagini dei propri incolpevoli figli, dal battesimo ai compleanni, dalle feste con gli amici agli episodi salienti della loro vita; è come una gara a chi ha il figlio più bello e più capace; è la spettacolarizzazione della vita di questi bambini ed è intesa come la loro prima socializzazione. Attente signore alcune di queste foto con opportuni ritocchi con photoshop possono finire su siti di pedofili. Ad alcune "vere" amiche ho fatto presernte questo pericolo; non ho avuto alcun riscontro positivo.
2) LE DONNE SEXY. Queste pubblicano immagini delle proprie gambe, del proprio sedere, dei propri seni per la felicità di voyeur giovani e vecchi. Non ho ancora capito il significato di queste esibizioni. Le prime esibiscono i figli, queste le gambe.
3) I FANNULLONI. Questi dànno il buooooooon giorno, la buooooooooona sera, la buoooooooooona notte a tutti gli amici. E poi: buon lunedì, buon martedì, buon mercoledì ... buon pranzo e buona cena, qui colazione con torta e caffè, ecc.. Non mancano mai di mandare "Buon copleanno" a gente che non hanno mai conosciuto e delle quali non gliene importa proprio niente. Si sentono obbligati a mettere "mi piace" a qualsiasi stupidaggine venga postata.
4) I MATEMATICI. E' da un po' che vengono proposti giochi matematici che, sostengono i proponenti, "il 95% delle persone sbagliano", si tratta quasi sempre degli stessi quiz proposti con immagini diverse che la minima conoscenza dell'algebra permette di risolvere in pochi secondi. Altrettanto semplici e ripetitivi sono i giochi basati sui vasi comunicanti. Se proprio vogliono far divertire si procurino un libro di quiz matematici e allora il gioco potrebbe essere divertente.
5) GLI IRACONDI. Questi, che consentitemi di chiamare "sfigati" ce l'hanno con tutti e con tutto. Nel Paese, nella loro città, nel loro paesino nulla funziona: i colpevoli possono essere i politici, gli emigranti, i sindacati, le banche, il governo, gli imprenditori, la scuola, la pubblica amministrazione, i cambiamenti climatici, i magistrati, non c'è limite alla fantasia degli irosi. L'aspetto inquietante è che i loro post ricevono molti "mi piace".
6) I POLITICIZZATI "FURIOSI". In questa categoria, nella quale compaiono sovente, i forzisti, i pentastellati, i nostalgici del regime, vige la regola dell'insulto spietato; spesso sono gruppi ristretti che tra loro se la cantano e se la suonano. L'aspetto fastidioso è il linguaggio da trivio, alcuni sostengono che sono assimilabili alle "quattro chiacchiere al bar" ma al bar non ho mai notato tanta volgarità.
7) GLI AVVERSARI DELLE TECNOLOGIE. Si tratta, per lo più, dei NIMBY (Not In My Back Yard, lett. "Non nel mio cortile") che protestano contro opere di interesse pubblico, che essi temono possano avere effetti negativi sui territori in cui verranno costruite, come ad esempio grandi vie di comunicazione, cave, insediamenti residenziali o industriali, termovalorizzatori, centrali elettriche e simili. Quelli più paranoici diffondono fake news sull'ipotesi che multinazionali, governi o sette segrete utilizzino le tecnologie per questioni di potere e per sottomettere l'umanità. Tra questi, i più pericolosi sono quelli contrari alle vaccinazioni, portando testimonianze di sedicenti luminari.
Quella delle scie chimica è una delle fake-news tecnologiche che da qualche anno ha ricevuto sicuramente più click e attenzioni. Eppure il fenomeno non ha nessuna base scientifica: le scie vengono prodotte dagli aerei in volo e non sono altro che vapore acqueo condensato. Anche quello dei microchip sottocutanei per il controllo della mente è stato un argomento ricercatissimo: negli Usa molti avrebbero parlato addirittura di un’ipotetica installazione obbligatoria entro il 2018.
Le bufale riguardanti i gradi di magnitudo dei terremoti hanno spopolato sui social network. Sismologi dell’ultima ora sono comparsi sul web sostenendo come lo Stato avesse intenzionalmente fornito dati errati riguardo l’entità delle diverse scosse, abbassando la magnitudo per non pagare i danni ai cittadini. In questo ambito mi piace sostenere che fb si sta lentamente trasformando nella "repubblica dei cretini"
8) GLI ANIMALISTI ARRABBIATI. Oltre agli onesti amanti degli animali, quali siamo mia moglie e io, che diamo riparo e assistenza veterinaria a randagi abbandonati, esiste una schiera di pericolosi fanatici che insultano chi mangia carne chiamandoli "mangiatori di cadaveri"; tra questi i vegani sono i più aggressivi. Ora è ben noto che per un lunghissimo lasso di tempo che abbraccia tutti i periodi paleolitici, l’umanità ebbe una nutrizione basata esclusivamente sulla caccia, sulla pesca e sulla raccolta dei prodotti spontanei del mondo vegetale. Vi fu una fase iniziale in cui i primi ominidi furono essenzialmente predatori di carcasse di animali abbattuti da grandi carnivori della savana.
In seguito gli animali cacciati furono i grandi mammiferi tra cui elefanti, rinoceronti, cervidi, felini, orsi, mentre più facile era la caccia a mammiferi di taglia minore, quali marmotte, caprioli, castori, e lepri. Frequente dovette essere la caccia ai bovidi e agli equidi nel paleolitico superiore, come attestano le numerose manifestazioni d’arte parietale. Se una persona vuole essere vegetariana, vegetaliana o vegana non disturba, diventa insopportabile quando aggredisce verbalmente coloro che non lo sono. Bisogna leggere per credere gli insulti rivolti ai cacciatori.
Dall'epoca nella quale internet era la repubblica della democrazia e dell'etica in pochi anni, per colpa di pochi "sfigati" si è trasformata nella sede del turpiloquio, dell'arroganza idiota e delle bufale.
Eugenio Caruso - 20-11-2017