Una premessa al saggio dell'economista Thomas Piketty


Tutto, o Lucilio, è al di fuori dell’uomo:solo il tempo è
nostro; di quest’unico bene fugace la natura ci ha
affidato il possesso e ne può escludere chi vuole.


Seneca Lettere morali a Lucilio


Una premessa al saggio di Thomas Piketty
Sono interessato al tema dello sviluppo perché aiuta a capire. L’idea iniziale era di avanzare nello sviluppo per creare un equilibrio migliore, per questo si realizzavano obiettivi di crescita. Ora la situazione è cambiata e le cose non sono più per la crescita, stiamo vivendo una crisi.
Ma perché c’è la crisi? I motivi sono tanti. E dobbiamo incominciare a parlarne. Credo sia utile parlare di queste cose con un linguaggio semplice. La crisi inizia sul finire degli anni Ottanta quando con la fine della Guerra Fredda il sistema internazionale sembrava obbligato dagli eventi a cambiare il proprio leit motiv.
Sono problemi molto complessi e la mia preparazione non è tanto aggiornata. Però mi sento di parlarne. I dibattiti che ho seguito mi hanno fatto capire molto di queste questioni e forse dovrei riportarne gli atti di qualcuno di quelli. La politica era la protagonista e gli Stati giocavano un ruolo importante. Un ruolo che noi cerchiamo di evidenziare per uno sviluppo culturale e positivo. Si tratta di un progresso che ci aiuta a capire.
Per questo motivo è utile guardare ad alcuni passaggi culturali. Cultura come risposta ai problemi. Un capire e un conoscere sono la strada per imparare. Queste sono le cose da dire. L’economia internazionale dello sviluppo era stata ed è al centro dei miei interessi, perché riguarda da vicino il tema della democrazia. Lo sviluppo internazionale centra e riguarda il confine di verità e di comprensione reciproca tra gli Stati e il tema del dialogo. Il vero nome della pace è lo sviluppo. Uno sviluppo sostenibile e realizzabile nel rispetto degli equilibri e dell’equilibrio.
Sono parole importante che tanti economisti e studiosi hanno affrontato. Inizio, pertanto, a parlare del libro di Thomas Pikkety, Il capitale nel XXI secolo di cui ho fatto cenno in precedente articolo. Egli nel suo saggio quando spiega il problema dello Stato sociale nel prossimo futuro ci introduce anche al tema dello sviluppo nei paesi poveri ed emergenti. Che è uno degli aspetti più interessanti della futura economia politica. Leggiamo cosa dice a questo proposito, alcune frasi. Sono dei punti di lettura utili per spiegare la sua idea di economia. Una idea che condivido: non può essere che in nome di una delle ideologie più forti si possano ridurre i diritti sociali conquista delle moderne economie di mercato. Una economia di mercato che l’economista francese studia e confronta tra paese a paese da epoca a epoca con grande competenza. Sono convinto che si tratti di un saggio molto interessante che tutti dovremmo studiare e leggere. Perché, lo ripeto, la lettura aiuta a far crescere non solo una economia, con il suo prodotto interno lordo, ma anche una persona con i suoi sentimenti e ideali.
Sono parole quelle che si ripetono che devono mettere in relazione i temi passati e presenti in modo utile al bene comune. Un bene che si può realizzare con impegno per un progresso civile ed etico sempre auspicabile. Un progresso dicevamo. Ma in che senso? Un impegno sociale e politico dunque. Un impegno importante per l’economia dei popoli emergenti quella di Thomas Pikkety. Una economia solidale di mercato per uno sviluppo sostenibile e duraturo della società e dell'economia. Nel prossimo articolo, forti di questa premessa, potremo leggere i contenuti, alcuni, e le parole, importanti, dell’economista francese. Ritengo utile questa lettura di economia per imparare a conoscere i meccanismi che regolano il Mercato e le nostre Istituzioni democratiche.

Biografia di Piketty. E' nato nel 1971 a Clichy, un sobborgo di Parigi. A 18 anni venne ammesso alla École Normale Supérieure (ENS) dove ha studiato matematica ed economia. A 22 anni Piketty conseguì il dottorato di ricerca alla École des hautes études en sciences sociales e alla London School of Economics con una tesi sulla redistribuzione del reddito, scritta sotto la supervisione di Roger Guesnerie.
Piketty è autore del best seller internazionale Il capitale nel XXI secolo che riprende i temi dei suoi studi sulla concentrazione e sulla distribuzione della ricchezza negli ultimi 250 anni. Nel libro sostiene la tesi secondo cui, nei paesi sviluppati, il tasso di rendimento del capitale è stato sempre maggiore del tasso di crescita economica, una circostanza che porterà in futuro a un aumento della disuguaglianza in termini di ricchezza e disponibilità di beni e servizi. Per affrontare questo problema, Piketty propone di attuare una redistribuzione della ricchezza attraverso una tassa globale sulla ricchezza.

Corrado Caruso - 4 giugno 2018

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