I fratelli Nardi e la passione per gli aerei. Io lavoro sempre con la convinzione che non esista, in fondo, nessun problema irrisolvibile.
INVENTORI E GRANDI IMPRENDITORI In questa corposa sottosezione illustro la vita di quei grandi capitani d'industria e/o inventori che hanno sostanzialmente contribuito al progresso industriale del mondo occidentale con particolare riguardo dell'Italia e del made in Italy. Anche con riferimento alle piccole e medie imprese che hanno contribuito al progresso del Paese. Biografie precedenti A - Abarth - August Abegg - Adamoli - Giovanni Agnelli - Franco Angeli - Agusta - Alemagna - Amarelli - Amato - Angelini - Ansaldo - Aponte - Richard Arkright - Auricchio - La Fratelli Nardi, divenuta successivamente Nardi SA per Costruzioni Aeronautiche, era un'azienda aeronautica italiana fondata a Milano dai fratelli Euste, Elio e Luigi Nardi. Nel 1934 i fratelli Nardi, giunti da Venarotta, da grandi appassionati di motoristica, decidono di entrare nel mercato aeronautico fondando a Milano l'impresa che porterà il loro nome. Il primo progetto, ad opera di Luigi Nardi, è l'FN.305, un monomotore monoplano da addestramento il cui prototipo venne portato in volo per la prima volta dal pilota Arturo Ferrarin il 19 febbraio 1935. Il modello riscosse l'interesse della Regia Aeronautica ma, non avendo i Nardi le sufficienti risorse per effettuare una produzione nei propri stabilimenti siti presso l'aeroporto Enrico Forlanini a Linate, concessero il prototipo alla Rinaldo Piaggio per la produzione di serie. La produzione si intensifica con la realizzazione del successivo FN.315, sviluppo dell'FN.305, e che obbliga l'impresa a ricercare una soluzione per poter evadere in proprio le commissioni che le arrivano anche dall'estero. Decide quindi di sfruttare degli incentivi messi a disposizione dal Ministero dell'Aeronautica e di creare una propria succursale a Loreto occupando, in attesa della costruzione di nuovi stabilimenti alcuni edifici non più utilizzati presso il locale aeroporto. Nel periodo successivo verranno realizzati parti dei velivoli a Loreto che verranno poi assemblati a Milano per la costruzione finale. NARDI modello FN 305
Produzione
Il Nardi FN.305 fu un aereo da addestramento caccia e trasporto leggero sviluppato dalla Fratelli Nardi negli anni trenta e prodotto dalla Rinaldo Piaggio.
Il Nardi FN.305 fu progettato come aereo da addestramento caccia e collegamento, il prototipo venne portato in volo per la prima volta il 19 febbraio 1935 (Matricola MM277 - pilota Arturo Ferrarin). L'FN.305 era un monoplano ad ala bassa a sbalzo con struttura mista. Aveva un carrello d'atterraggio con slitta di coda e ruote retrattili nella fusoliera. La propulsione era assicurata da un motore radiale Fiat A.70S da 200 CV montato nella parte anteriore della fusoliera. Il prototipo era un biposto in tandem con abitacolo chiuso. Dovevano essere prodotte sia la versione mono che la biposto, e il secondo prototipo fu un monoposto da addestramento caccia, seguito da un biposto da addestramento di base, entrambi avevano l'abitacolo aperto. Fu prodotta la versione a lungo raggio FN.305D dotata di radiale 9 cilindri Walter Bora da 200 CV. Il primo esemplare di questa versione era un biposto, e nel marzo 1939 fu utilizzato per un volo Roma-Addis Abeba, conquistando il record di classe per aver coperto 4.463,8 km alla media di 240 km/h. Il secondo FN.305D fu un monoposto acquistato dalla Romania per un tentativo, fallito, di trasvolata atlantica senza scalo. Il Nardi FN.310 fu un aereo da turismo quadriposto, monomotore monoplano ad ala bassa, sviluppato dall'azienda italiana Fratelli Nardi negli anni trenta e rimasto allo stadio di prototipo. Realizzato per il mercato dell'aviazione generale, pur riscontrando buone prestazioni e successo commerciale non riuscì a essere avviato alla produzione in serie per lo scoppio della seconda guerra mondiale. Il solo esemplare costruito venne valutato e acquisito dalla Regia Aeronautica, l'aeronautica militare del Regno d'Italia, e destinato all'uso come aereo da collegamento. Fu sviluppata una versione migliorata denominata Nardi FN.315. NARDI FN 310 Il Nardi FN.333 o Nardi FN.333 Riviera o SIAI-Marchetti FN.333 Riviera è stato il prototipo di un piccolo aeroplano quadriposto interamente metallico di tipo anfibio, progettato per usi multiruolo sia civili che militari, costruito nel 1952.
Fu costruito nel 1952, venne portato in volo il 4 dicembre del 1952 con un motore da 147 Hp. dal Pilota Collaudatore Nello Valzania. Successivamente venne rimotorizzato con un più potente Continental O-470-H da 240 Hp, un terzo esemplare riuscì a volare solamente nel 1956. A causa delle difficoltà economiche per lo sviluppo dell'aereo si preferì cederne i diritti di costruzione alla SIAI-Marchetti nel marzo del 1959.
La SIAI-Marchetti di Sesto Calende, Varese mise subito in produzione un lotto di 10 esemplari che furono venduti alla clientela americana dopo aver ottenuto nel 1963 la certificazione dalla Federal Aviation Agency USA. Il primo esemplare arrivò negli Stati Uniti interamente montato in nave, i successivi esemplari, invece, smontati venivano rimontati in loco dal concessionario locale (Airmotive Southwest) nel New Jersey.
La totalità dei velivoli sono stati venduti negli USA e in Svezia dove la presenza di agglomerati urbani lungo corsi d'acqua, difficilmente raggiungibili via terra, favorisce questo tipo di aereo.
NARDI FN 333 Riviera Giova ricordare che nella prima metà degli anni novanta l'Italia primeggiava nel mondo nel settore aeronautico, tra Piemonte e Lombardia fiorivano le imprese del settore; basta ricordare, ad esempio: Alfa Romeo, Agusta, Ansaldo SVA , Aermacchi, Caproni , Isotta Fraschini, Fiat, Forlanini, Fratelli Nardi, Pomilio, Siai Marchetti, Piaggio. Le due guerre mondiali fecero sì che le industrie anglo americane venissero coinvolte nella realizzazione di immense flotte di aerei militari e nei dopoguerra le rispettive industrie, grazie a una enorme disponibilità finanziaria, si dedicarono alla produzione di velivoli civili, l'Italia perse la posizione di grande produttore di aeromobili ottenuta, all'inizio del XX secolo, grazie al genio di quegli imprenditori. Le competenze in campo aeronautico derivavano da quelle specifiche del settore automobilistico, nel quale l'Italia aveva il kow-how, sia nella realizzazione delle carrozzerie, sia nell'ideazione dei motori.
Eugenio Caruso - 17 giugno 2022
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