«Umana cosa è aver compassione degli afflitti; e come che a ciascuna persona stea bene, a coloro è massimamente richiesto, li quali già hanno di conforto avuto mestiere, et hannol trovato in alcuni: fra’ quali, se alcuno mai n’ebbe bisogno, o gli fu caro, o già ne ricevette piacere, io son uno di quegli.»
(Giovanni Boccaccio, Decameron, Proemio)
GRANDI PERSONAGGI STORICI Ritengo che ripercorrere le vite dei maggiori personaggi della storia del pianeta, analizzando le loro virtù e i loro difetti, le loro vittorie e le loro sconfitte, i loro obiettivi, il rapporto con i più stretti collaboratori, la loro autorevolezza o empatia, possa essere un buon viatico per un imprenditore come per una qualsiasi persona. In questa sottosezione figurano i grandi poeti e letterati che ci hanno donato momenti di grande felicità ed emozioni.
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William Butler Yeats
Yeats nel 1903
William Butler Yeats (Dublino, 13 giugno 1865 – Roccabruna, 28 gennaio 1939) è stato un poeta, drammaturgo e scrittore irlandese. Spesso indicato come W. B. Yeats, fu anche senatore dello Stato Libero d'Irlanda negli anni venti.
Nacque a Dublino nel 1865, primo figlio del pittore John Butler Yeats e di Susan Pollexfen. Quando William ha due anni, per permettere al padre di proseguire la carriera di artista, la famiglia si sposta da Sandymount, dalla contea di Dublino alla contea di Sligo e infine a Londra. William e i fratelli studiano in casa e la madre, nostalgica di Sligo, racconta loro le storie e le fiabe della loro contea di origine.
Nel 1877, a Londra, entra nella Scuola Godolphin che frequenta per quattro anni. È qui che nasce in lui il nazionalismo. Continua la sua educazione alla Erasmus Smith High School di Dublino. L'atelier di suo padre non è tanto distante e William vi passa molto tempo, avendo modo di frequentare diversi artisti e scrittori della città. Durante questo periodo comincia a scrivere poesie. Nel 1885 le sue prime poesie e il saggio "Sir Samuel Ferguson" vengono pubblicati sulla rivista Dublin University Review. Dal 1884 al 1886 frequenta la Scuola Metropolitana d'Arte.
In questo periodo la poesia di Yeats è impregnata di miti e folclore irlandese. Percy Bysshe Shelley esercita su di lui una grande influenza e continuerà a farlo per tutta la vita.
Nel 1889, Yeats incontra Maud Gonne, una giovane ereditiera che aveva iniziato a consacrarsi al movimento nazionalista irlandese. Maud Gonne apprezza particolarmente i suoi poemi The Isle of Statues. Yeats concepisce un'infatuazione ossessiva per Maud. Due anni più tardi le propone di convivere ma lei rifiuta. In tutto le propone tre volte di stare insieme: nel 1899, 1900 e 1901, ricevendo sempre un rifiuto. Invece Maud, dopo diverse relazioni, sposa il nazionalista cattolico John MacBride nel 1903. Quello stesso anno Yeats soggiorna in America per un giro di conferenze e incontra Olivia Shakespeare con cui ha una relazione, durata un anno, seguita da un'amicizia duratura. Nell'ottobre del 1917, dopo un ennesimo rifiuto di Maud, Yeats sposa la giovane Georgie Hyde-Lees.
Nel 1896 Yeats viene presentato a Lady Augusta Gregory dal loro amico comune Edward Martyn. Lady Gregory ospita Yeats nella tenuta di Coole Park presso Galway, incoraggia il suo nazionalismo e lo persuade a continuare a scrivere opere teatrali. Anche se influenzato dal simbolismo francese, Yeats si concentra su testi di ispirazione irlandese. Questa tendenza è rafforzata dall'emergere di una nuova generazione di autori irlandesi.
Yeats nel 1908
Con Lady Gregory, Martyn ed altri scrittori tra cui J. M. Synge, Seán O'Casey, e Padraic Colum, Yeats fonda il movimento letterario Irish Literary Revival o Celtic Revival. Questo gruppo acquista una proprietà a Dublino dove il 27 dicembre 1904 apre l'Abbey Theatre. Nella serata inaugurale vanno in scena i drammi Cathleen Ni Houlihan di Yeats e Spreading the News di Lady Gregory. Yeats si occupa di teatro fino alla sua morte sia come membro del comitato direttivo, sia come drammaturgo.
Yeats oscilla a lungo tra la Londra decadente del XIX secolo e l'Irlanda in piena ebollizione indipendentista. Le sue prime poesie si caratterizzano per l'uso marcato di simboli ripresi da diverse tradizioni: irlandese, kabalistica, cattolica, grecoromana. In seguito si focalizza sulla realtà storica e personale.
Yeats stringe rapporti di amicizia con molti letterati e artisti. È conosciuto e stimato da Oscar Wilde, John Millington Synge, James Joyce, Thomas Stearns Eliot e Virginia Woolf. Per alcuni anni, intorno al 1913, Ezra Pound gli fa da segretario. La comune passione per la poesia e per l'occultismo lo mette in contatto con il poeta siciliano Lucio Piccolo, con il quale avrà un lungo rapporto epistolare.
Nel 1923 riceve il Premio Nobel per la letteratura «Per la sua poetica sempre ispirata, che con alta forma artistica ha dato espressione allo spirito di un'intera nazione.»
Nel 1931 accoglie a Dublino il filosofo italiano Mario Manlio Rossi, che dedicò il libro Viaggio in Irlanda (1932) a questa sua prima visita dell'isola.
Yeats fu molto interessato al misticismo e allo spiritualismo (la moglie stessa si occupava assiduamente di scienze esoteriche). Fu membro della Società teosofica e uno dei primi membri della società segreta inglese magico-iniziatica di ispirazione rosacrociana nota come "The Hermetic Order of the Golden Dawn" (Ordine Ermetico dell'Alba Dorata). Affermò di essere stato iniziato nel 1887, ma sembra che l'iniziazione risalisse al marzo 1890, circa tre mesi prima del suo venticinquesimo compleanno. Assunse il nome di Festina Lente. Dopo aver raggiunto il grado di Adeptus Minor si fece conoscere come Frater D.E.D.I.: Daemon Est Deus Inversus. La sua carriera all'interno dell'Ordine fu rapida, tanto che nel 1900 divenne Magister Templi dell'Hermetic Order of the Golden Dawn.
Lady Lavery and W.B. Yeats.
Dopo i sessant'anni Yeats soffrì di diversi disturbi cardiaci e respiratori. Trasferitosi a Rapallo nel 1928-1930, vi si ammalò gravemente di febbre maltese. Continuò tuttavia la sua intensa attività di poeta, drammaturgo e saggista fino agli ultimi giorni di vita, completando fra l'altro nel 1937 la seconda edizione, radicalmente riveduta, del trattato A Vision, che espone il suo complesso sistema storico-astrologico.
Statua di Yeats a Sligo, Irlanda
Il 28 gennaio 1939 morì a Cap Martin, in Francia; fu sepolto a Roquebrune. Nel settembre 1948 la sua salma venne trasferita a Drumcliff, Sligo. Yeats aveva detto: "Il posto che più di ogni altro ha influenzato la mia vita è Sligo". Infatti a Sligo, città della madre, Yeats trascorse lunghi periodi nell'infanzia e tornò periodicamente. Oggi la cittadina ospita una statua del poeta e organizza annualmente la Yeats International Summer School. La tomba di Yeats si trova ai piedi del monte Ben Bulben e reca un'iscrizione dettata dal poeta stesso nella chiusa del poemetto Under Ben Bulben:
«Cast a cold eye
On life, on death.
Horseman, pass by!»
(William Butler Yeats, Under Ben Bulben, Last Poems, 1939)
Nel 2015 si è celebrato in Irlanda e nel resto d'Europa il centocinquantesimo anniversario della nascita dello scrittore, con mostre, convegni e pubblicazioni.
Letteratura
Poco dopo la scomparsa di Yeats, Wystan Hugh Auden dedicò alla sua memoria il componimento In Memory Of William Butler Yeats, pubblicato nel 1940 nella raccolta Un altro tempo. Nel 2002 è stato pubblicato un romanzo scritto a più mani da vari autori irlandesi (Roddy Doyle, Joseph O'Connor e Frank McCourt per citare solo i più noti) dal titolo Yeats is dead: si tratta di un mistery un po' umoristico e molto innovativo, dedicato ai grandi della letteratura irlandese.
Musica
- Nel 1962 la cantautrice statunitense Judy Collins incise Golden Apples Of The Sun, versione da lei stessa musicata di The Song Of Wandering Aengus, includendola nell'album omonimo. Anche il famoso cantautore scozzese Donovan musicò la poesia nel 1971, pubblicandola nell'album H. M. S.. La stessa canzone fu poi tradotta in italiano anche da Angelo Branduardi nel suo Branduardi canta Yeats.
- Una delle sue poesie, The Two Trees, è stata musicata da Loreena McKennitt e inserita nel suo album The Mask and Mirror, uscito nel 1994. Anche Stolen Child è stata messa in musica nel suo album Elemental del 1985.
- Il cantautore italiano Angelo Branduardi ha prodotto un album dal titolo Branduardi canta Yeats, in cui diverse liriche del poeta irlandese sono messe in musica.
- Il rapper romano Briga inserisce nella sua canzone Tu contenuta nell'album Malinconia della partenza un'introduzione dove recita la poesia He Wishes for the Cloths of Heaven.
- Il gruppo rock irlandese The Cranberries gli dedicò la canzone Yeats' Grave pubblicata nell'album No Need to Argue (1994) dopo che la cantante del gruppo, Dolores O'Riordan visitò la tomba dello scrittore a Drumcliff, nella contea di Sligo.
- Il gruppo rock inglese The Smiths nel brano Cemetry Gates dell'album The Queen is Dead (1986) cita Yeats nel testo.
- Il gruppo rock irlandese Thin Lizzy nel brano Black Rose dell'omonimo album, cita Yeats nel testo insieme ad altri scrittori irlandesi quali Oscar Wilde e James Joyce.
- L'opera del compositore Rhys Chatham A Secret Rose è ispirata all'omonima poesia di Yeats.
- La poesia The Rose of the World, musicata da Michele Moramarco, è stata inclusa da Ludovico Parenti nella pièce Scheletro d'amore (1982).
- Sailing to Byzantium dei Liars è ispirata alla sua poesia omonima.
- Il gruppo folk rock anglo-irlandese The Waterboys canta e recita una poesia di W. B. Yeats, The Stolen Child, nell'album Fisherman's Blues (1988), mentre nel 2011 gli dedica un intero album, An Appointment with Mr.Yeats, in cui alcune opere del poeta vengono adattate, musicate e trasformate nelle 14 canzoni che compongono l'album.
- La cantautrice folk-prog norvegese Tirill ha realizzato nel 2011 un album basato sui testi di alcune sue poesie intitolato Nine and Fifty Swans.
- Il doppio album Like a Flame (Come una fiamma, 2010) con la musica d'organo da Frederik Magle prende il nome da una citazione da Yeat giochiamo a The Land of Heart's Desire.
- La cantautrice italo-francese Carla Bruni ha adattato in musica le poesie Those Dancing Days Are Gone e Before the World Was Made nel suo secondo album No Promises.
- Il gruppo svizzero The Vad Vuc ha tradotto in dialetto ticinese e musicato la poesia An Irish Airman Forsees His Death nell'album La parata dei secondi.
- Il gruppo inglese dei Kean ha pubblicato , nel 2007 il singolo A bad dream contenuto nell'album Under the iron sea, il cui testo è parzialmente ispirato all poesia “ An irish airman foresees his death “.
""""1889 - Dublino. Quando Yeats aspettava l'amore impossibile della sua vita di Cesare Catà
Noi siamo stati fortunati perché le amare poesie che Yeats dedica a Maud Gonne sono tra i versi d'amore più belli che mai siano stati pensati; ma possiamo chiederci: perché lei non lo voleva? Perché lei amava gli uomini d'azione. Ma se Yeats non avesse connesso mondi invisibili al foglio tramite la forza magica della sua penna, mai l'Irlanda sarebbe stata libera. Maud non aveva capito.
A Dublino, la pioggia è una compagnia usuale anche d'estate. Guardi il cielo, e tra le nuvole arzigogolate come montagne ricamate vedi la luce cercare una fessura, un varco. Non doveva esserci una vista molto diversa, quel pomeriggio del 18 luglio del 1889, quando un ragazzo da poco ventiquattrenne - che sarebbe diventato il poeta più importante della storia d'Irlanda - scrutava fuori dalla finestra della sua casa dublinese, gli occhi pieni di sogni che si mescolavano alla pioggia.
Quel ragazzo ha pubblicato da poche settimane una raccolta di versi straordinaria, The Wanderings of Oisin, una ripresa visionaria delle antiche saghe celtiche del popolo irlandese. È un momento di grande fermento, nell'Isola. Gruppi armati e associazioni politiche si riuniscono in segreto, discutendo ciò che da sette secoli su quelle rive non ha mai smesso di essere all'ordine del giorno: liberarsi dall'Inghilterra. Sì, d'accordo, ma il problema è: come? Quel ragazzo che guarda alla finestra, in quel luglio di fine Ottocento, ha già in mente una cosa ben chiara, e cioè che la domanda è mal posta. Il punto non è come liberarsi dall'Inghilterra. Bensì: perché. E ciò equivale a chiedersi: cosa significa, davvero, essere Irlandesi? La risposta a questa domanda quel ragazzo l'avrebbe cercata per tutta la vita, e quella ricerca avrebbe prodotto un'opera letteraria senza precedenti. Quel ragazzo si chiamava William Butler Yeats. Affermare che sia stato il più grande poeta d'Irlanda è riduttivo.
Folklorista, scrittore, occultista, drammaturgo e Senatore della Repubblica, Yeats può essere compreso appieno solo se si guarda alla assoluta peculiarità della fondazione dello Stato libero d'Irlanda. Sì, perché l'Irlanda non si emancipò dal giogo inglese in forza di un distacco bellico e violento. Quello venne dopo. Prima, ci fu un grande movimento culturale guidato da Yeats e realizzato con scrittori del calibro di John M. Synge e Lady Augusta Greogory. Si tratta di quel movimento noto come Celtic Revival o Irish Renaissance, in cui Yeats e gli altri andarono a rifondare una vera propria identità irlandese, una irishness.
Ossessionato dalla magia, dal mistero e dall'occulto per tutta la vita, Yeats era convinto, da perfetto neoplatonico preraffaellita, che i corpi non sono che immagini delle anime. Allo stesso modo, non può esistere uno Stato se prima non c'è una Nazione. Prima si facciano gli Irlandesi, e poi l'Irlanda. Per questo, Yeats avrebbe vagato a lungo nei luoghi della sua infanzia, nella campagna dell'Irlanda Occidentale attorno a Sligo dove vivevano i suoi nonni materni e dove, fin da bambino, aveva incontrato quelle presenze assenti, note come Piccolo Popolo (o "Sidhe", secondo la dizione gaelica): Leprechauns, Fate, visioni. Nelle fiabe che narravano di quel passato mitico si nascondeva per Yeats una perduta essenza dell'Irlanda.
Divenuto un eminentissimo scrittore, quel bambino pieno di sogni avrebbe fondato un teatro, l'Abbey Theater (ancor oggi fervente luogo di eventi sulla sponda settentrionale del fiume Liffey, a Dublino), dove drammi squisitamente celtici avrebbero potuto parlare, forse per la prima volta, di una profonda identità irlandese. E da questa prendere le mosse per il movimento politico dell'Indipendenza. La rivolta di Pasqua del 1916 e il successivo trattato di indipendenza di Collins del 1921 sono inscindibili dal lavoro culturale, apparentemente "astratto" di Yeats. E quando nel 1923, all'indomani dell'indipendenza, avrebbe ricevuto il Nobel per la letteratura, il valore "politico" della sua scrittura così mistica fu pienamente riconosciuto.
Ma ora, il 18 di luglio del 1889, è solo un ragazzo al suo esordio letterario che guarda la pioggia di Dublino baciare la finestra del suo salotto. Probabilmente, non sa nulla del fulgido futuro che lo aspetta. E forse gli interessa poco. Perché quel giorno lui aspettava una ragazza che l'aveva folgorato. Il suo nome era Maud Gonne. Attivista per l'indipendenza irlandese, femminista e pasionaria, quel pomeriggio sta recandosi a casa degli Yeats per perorare le sue cause. Non passerà un mese, e quel giovane poeta la chiederà in sposa. Lei rifiuta. Lui le dedica dei versi. Passano quasi due anni. Lui la chiede ancora in sposa. Lei lo respinge ancora. Lui scrive un'altra poesia. Nel corso di un ventennio, la scena si ripeterà a lungo e lui arriverà a chiederla in sposa almeno sette volte (con altrettanti rifiuti, e altrettante poesie), sino poi a chiedere la mano, apice di un'ossessione lunga il tempo di una vita, persino di sua figlia. Che ovviamente lo rifiuta.
E Yeats ovviamente scrive una poesia. Ora, noi siamo stati fortunati perché le amare poesie che Yeats dedica a Maud Gonne sono tra i versi d'amore più belli che mai siano stati pensati; ma possiamo chiederci: perché lei non voleva? Perché - diceva - lei amava gli uomini d'azione. Yeats si perdeva in chiacchiere, aveva la testa tra le nuvole, parlava di folletti. Invece lei cercava qualcuno che si battesse per l'Irlanda. E infatti sposerà il maggiore McBride, eroe della Rivolta di Pasqua. Eppure, se Yeats non avesse connesso mondi invisibili al foglio tramite la forza magica della sua penna, mai l'Irlanda sarebbe stata libera. Maud non aveva capito."""".
ALCUNE POESIE
La seconda venuta
Turbinando nel cerchio che si allarga
Il falcone non può sentire il falconiere
Le cose cadono a pezzi, il centro non può tenere.
Pura anarchia dilaga nel mondo
La marea insanguinata s’innalza e dovunque
La cerimonia dell’innocenza è annegata.
I migliori mancano di ogni convinzione mentre i peggiori
Sono pieni di intensità appassionata.
Certo è imminente una rivelazione
Certo è imminente la seconda venuta
La seconda venuta! Difficile pronunciare queste parole
Un ampio squarcio fuor dallo Spiritus Mundi
Tormenta la mia visione;
Da qualche parte nelle sabbie del deserto
Una forma con il corpo di leone e la testa di uomo
Bianco lo sguardo e senza pietà come il sole
Muove le sue cosce lente. Tutto intorno
Spirali fosche di uccelli del deserto.
La tenebra discende: adesso intendo
Che venti secoli di granitico sonno
Erano condannati all’incubo da una culla ondeggiante
E quale bestia orrenda, ora che alfine è venuta la sua ora
Striscia verso Betlemme per venire al mondo?
Canzone dell’amante
L’uccello sospira per desiderio d’aria,
Il pensiero per non so qual luogo,
Per il grembo il seme sospira.
Ora scende un medesimo riposo
Sulla mente, sul nido,
Sulle cosce sforzate.
Quando sarai vecchia
Quando sarai vecchia e grigia e di sonno onusta,
e sonnecchierai vicino al fuoco, prendi questo libro
e lenta leggi, e sogna il dolce sguardo
che avevano un tempo i tuoi occhi, e la loro ombra profonda.
In molti amarono i tuoi attimi di felice grazia
e amarono la tua bellezza con amore falso o vero,
ma un uomo solo amò la tua anima pellegrina,
e amo le pene del viso tuo che incessante mutava.
Piegati ora accanto all’ardente griglia del camino
e sussurra, con qualche tristezza, come l’amore scomparve,
e vagò alto sopra le montagne,
e nascose il suo viso in uno sciame di stelle.
Un poeta alla donna amata
Ti porto con mani religiose
i libri dei miei sogni innumerevoli,
o bianca donna che la passione ha consumato
come la spiaggia bigia consuma la marea,
e con cuore più vecchio del corno
colmato dal pallido fuoco del tempo:
o bianca donna dei sogni innumerevoli,
ti porto le mie rime di passione.
I vecchi che si ammirano nell’acqua
Ho udito i vecchi, i vecchissimi, dire:
‘Tutto muta,
E a uno a uno noi scompariamo’.
Avevano mani simili ad artigli, e le ginocchia
Contorte come i pruni antichi
Presso le acque.
Ho udito i vecchi, i vecchissimi, dire:
‘Tutto ciò che è bello trascorre via
Come le acque’.
La rosa del mondo
Poesie in pillole
Quando tu sarai vecchia
20 dicembre 2022 - Eugenio Caruso