Equivalenza tra massa inerziale e massa gravitazionale


Il nostro non è l’unico universo. Anzi, la teoria predice che un gran numero di universi sia stato creato dal nulla. La loro creazione non richiede l’intervento di un essere soprannaturale o di un dio, in quanto questi molteplici universi derivano in modo naturale dalla legge fisica: sono una predizione della scienza. Stephen Hawking e Leonard Mlodinow, Il grande disegno


Albert Einstein riteneva che l’idea più felice della sua vita fosse quella che gli balenò in mente nel 1907, mentre, seduto alla sua scrivania nell’ufficio brevetti di Berna, fantasticava su una persona che cadeva dal tetto di una casa. L’idea, così come la sintetizzò lo stesso Einstein alcuni anni più tardi, era questa: per un osservatore che cade in un campo gravitazionale non c’è nessun campo gravitazionale (almeno nelle sue immediate vicinanze e se si trascura la resistenza dell’aria). La cosa può sembrare vagamente contraddittoria, ma in realtà è una diretta conseguenza di un fenomeno che era già ben noto dai tempi di Galileo: corpi di masse e materiali diversi cadono nello stesso campo gravitazionale con la medesima accelerazione. Secondo la leggenda, il fisico italiano verificò la cosa gettando una sfera di legno e una di metallo dalla Torre di Pisa.

galileo

Ritratto di Galileo di Justus Sustermans (Uffizi)


Nel 1971 il comandante della missione Apollo 15, David Scott, ripeté l’esperimento in modo spettacolare sulla superficie lunare: in assenza di resistenza dell’aria, un martello di alluminio e una piuma, lasciati cadere simultaneamente, toccarono il suolo nello stesso momento.
Il genio di Einstein ricavò da questo fatto, rimasto per secoli sotto gli occhi di tutti, un’importante intuizione, che lo mise sulla strada giusta per formulare la sua teoria generale della relatività. Se ogni massa cade in un campo gravitazionale con la stessa accelerazione, un osservatore che si trovi in un sistema di riferimento in caduta libera non può accorgersi in modo oggettivo della presenza del campo gravitazionale, e può a buon diritto ritenersi in quiete in un sistema senza gravità. Gli effetti della gravità possono dunque essere annullati attraverso la scelta del sistema di riferimento. Ma c’è di più. Di fatto un sistema in accelerazione è, localmente, indistinguibile da un campo gravitazionale, e viceversa.
Questo cosiddetto «principio di equivalenza» è il caposaldo della teoria della gravitazione einsteiniana. Dietro il principio di equivalenza c’è però qualcosa di profondo, e per certi versi misterioso, ovvero l’uguaglianza tra due diverse proprietà fisiche, la massa inerziale (che quantifica la resistenza dei corpi a essere accelerati) e la massa gravitazionale (che quantifica il modo in cui essi risentono degli effetti della gravità).
Queste due quantità, che in linea di principio sono totalmente indipendenti, risultano alla prova dei fatti essere identiche. Gli esperimenti che hanno cercato differenze tra la massa inerziale e la massa gravitazionale non le hanno finora mai trovate, pur essendo diventati sempre più precisi con il passare del tempo.
Attualmente, il record di precisione spetta all’esperimento Microscope, un satellite messo in orbita nel 2016 dal CNES francese, i cui risultati finali sono stati pubblicati nel settembre scorso sulla rivista «Physical Review Letters», a firma di Pierre Touboul e colleghi, e in ottobre in vari articoli apparsi su un numero speciale della rivista «Classical and Quantum Gravity». Microscope ha cercato differenze nell’accelerazione con cui due cilindri di masse e materiali diversi cadono nel campo gravitazionale terrestre, escludendole con una precisione di una parte su 10esp15 (cioè una parte su un milione di miliardi). Ci vorranno almeno dieci anni prima che nuovi esperimenti possano provare a fare di meglio, cercando eventuali violazioni ancora più piccole del principio di equivalenza. Per il momento, quindi, le fondamenta della teoria generale della relatività restano più solide che mai.

 

microscope

Il satellite Microscope (MICROSatellite à traînée Compensée pour l’Observation du Principe d’Equivalence) aveva come obiettivo principale la verifica del principio di equivalenza, con una precisione 100 volte migliore di quella ottenuta dagli esperimenti condotti a terra.


Amedeo Balbi - Le scienze.it - 30 gennaio 2023

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