“[…] la distinzione tra passato, presente e futuro è soltanto un’illusione, anche se ostinata”. Einstein
Il James Webb Space Telescope della NASA ha rilevato un pennacchio di vapore acqueo prodotto da Encelado, un satellite di Saturno, pennacchio che si estende per oltre 9.600 chilometri - una lunghezza pari a tre quarti del diametro terrestre. Questa emissione d'acqua (la più ampia che sia mai stata osservata) alimenterebbe l'intero sistema di Saturno con i suoi anelli. Encelado, un mondo oceanico grande circa il quattro percento della Terra, con un diametro di soli 500 chilometri, è uno degli obiettivi scientifici più entusiasmanti del nostro sistema solare per quanto concerne la ricerca della vita oltre la Terra.
Tra la sua crosta ghiacciata esterna e il suo nucleo roccioso c'è un immenso serbatoio di acqua salata, un vero e proprio oceano che potrebbe contenere forme semplici di vita. Inoltre questo strano mondo possiede vulcani simili a geyser che emettono getti di particelle di ghiaccio, vapore acqueo e sostanze chimiche organiche.
A sinistra i getti di vapore che escono dalla superficie, a destra le fratture della superficie.
Nuovi indizi che l'oceano nascosto sotto i ghiacci di, Encelado, mostrano che la luna è in grado di ospitare la vita. A rivelarlo le analisi della composizione dei geyser della luna, basate sui dati della sonda Cassini. Pubblicata sulla rivista Geophysical Research Letters la ricerca è stata condotta sotto la guida di Christopher Glein, del Southwest Research Institute di San Antonio, in Texas (Swri).
"Le condizioni chimiche dell'oceano di Encelado offrono un allettante suggerimento che potrebbero esistere condizioni favorevoli alla vita sotto la crosta ghiacciata della luna"
ha rilevato uno degli autori, Hunter Waite dello Swri, responsabile scientifico dello spettrometro di massa INMS (Ion and Neutral Mass Spectrometer) di Cassini. Comprendendo la composizione dei geyser della luna, i ricercatori possono infatti avere informazioni sull'oceano e capire se fornisce condizioni ospitali per la vita. La ricerca si è basata sui dati raccolti dalla sonda Cassini. Essa mostra che la CO2 presente nei geyser potrebbe essere il frutto di reazioni chimiche che avvengono tra il nucleo roccioso della luna e l'acqua dell'oceano. Questo indica che il nucleo e l'oceano sono chimicamente complessi.
A rafforzare l'ipotesi che l'oceano abbia una composizione chimica ospitale per la vita è stata anche la scoperta nei geyser di silice e idrogeno molecolare (H2), che sono spie della presenza di sorgenti idrotermali sul fondale. Nell'oceano terrestre, per esempio, le sorgenti idrotermali emettono fluidi caldi, ricchi di energia e minerali, che permettono a ecosistemi unici di prosperare. V
"L'interfaccia tra un nucleo complesso e l'acqua di mare, secondo Waite, "potrebbe potenzialmente creare fonti di energia che potrebbero sostenere la vita".
Encelado orbita attorno a Saturno in sole 33 ore, e mentre lo fa spruzza acqua e lascia dietro di sé una “ciambella” di materiale. Di recente, l’alta sensibilità della NIRCam (Near InfraRed Camera) del Webb ha permesso di produrre immagini che mostrano un pennacchio di vapore acqueo esteso per circa 10 mila km, oltre 20 volte il diametro della luna.
Questo pennacchio esce dal polo sud di Encelado. Non solo è la prima volta che una tale espulsione d’acqua è stata osservata estesa su una distanza così ampia, ma Webb sta anche dando agli scienziati uno sguardo diretto, per la prima volta, su come questa emissione alimenta l’approvvigionamento idrico per l’intero sistema di Saturno e i suoi anelli.
Encelado, uno dei primi candidati alla ricerca della vita nel nostro Sistema Solare, è un mondo oceanico grande circa il 4% della Terra. Tra la crosta ghiacciata esterna della luna e il suo nucleo roccioso, c’è un serbatoio globale di acqua salata. Vulcani simili a geyser emettono getti di particelle di ghiaccio, vapore acqueo e sostanze chimiche organiche dalle fessure della superficie lunare.
In precedenza sono stati mappati getti lunghi centinaia di chilometri oltre la superficie lunare, ma la sensibilità di Webb rivela una nuova storia, quella di un pennacchio che non solo è il più lungo mai osservato finora, con i suoi quasi 10mila chilometri. Ma che ha anche una portata di fuoriuscita del vapore acqueo mai misurata prima: circa 300 litri al secondo. Ritmo a cui si potrebbe riempire una piscina olimpionica ogni paio d’ore.
La potente emissione da Encelado alimenta un esteso toro d’acqua attorno a Saturno.
La vista unica di Webb dal punto L2 del sistema Terra-Sole, a 1.5 milioni di chilometri da noi, insieme alla notevole sensibilità del’IFU (Integral Field Unit) a bordo del NIRSpec (Near-Infrared Spectrograph), sta offrendo una prospettiva completamente nuova rispetto a quella data dalla missione Cassini.
Le osservazioni di Webb dimostrano direttamente come i pennacchi di vapore acqueo della luna alimentino il toroide, una “ciambella” d’acqua che si trova insieme all’anello E di Saturno. Analizzando i dati di Webb, gli astronomi hanno determinato che circa il 30% dell’acqua rimane all’interno di questo toroide e l’altro 70% fugge per fornire acqua al resto del sistema saturniano.
Nei prossimi anni Webb servirà come strumento principale per osservare Encelado. Le scoperte che permetterà di fare aiuteranno a informare le future missioni di esplorazione del Sistema Solare, che cercheranno di studiare in profondità l’oceano sotto la superficie della luna, e di determinare quanto è spessa la crosta di ghiaccio.
Le osservazioni di Webb su Encelado sono state completate nell’ambito del programma 1250 della Guaranteed Time Observation (GTO). L’obiettivo iniziale di questo programma è dimostrare le capacità di Webb in una particolare area della scienza e preparare il terreno per studi futuri.
VIDEO CASSINI
VIDEO ENCELADO
IMPRESA OGGI - 14 luglio 2023