Il Museo di Storia Naturale di Milano“[…] la distinzione tra passato, presente e futuro è soltanto un’illusione, anche se ostinata”. Einstein
Homo Naledi, L'ominide più antico finora scoperto, visuto circa 7 milioni di anni fa. Naledi, che in lingua Sesotho vuol dire “stella”: è il nome scelto per una specie di ominide scoperta grazie a ritrovamenti in una grotta a pochi chilometri da Johannesburg, in una zona patrimonio mondiale dell’Unesco nota come Culla dell’umanità. Lee Berger, il professore dell’Università di Witswatersrand che ha coordinato gli studiosi, sudafricani e stranieri, ha riferito che la spedizione ha permesso di raccogliere ossa appartenenti a ben 15 scheletri di donne, uomini, anziani e bambini. I resti sarebbero stati riposti nella grotta, chiamata oggi “Della stella nascente”, nel corso di quello che appare come una sorta di rituale funebre. Nel corso di una conferenza stampa, i ricercatori hanno sottolineato che l’Homo Naledi aveva un cervello piuttosto piccolo, delle dimensioni di quello di un gorilla, ma forma di teschio, denti e piedi simili a quelle caratteristiche dell’uomo moderne. In relazione alla scoperta, Berger ha detto di voler evitare la parola “anello mancante” e di preferire invece il termine “ponte”, dunque collegamento tra primati bipedi primitivi e ominidi più evoluti.
I milanesi sanno di avere – com’è normale in tutte le grandi città del mondo – un vero e proprio «tempio» dedicato allo studio e alla narrazione della biodiversità: il Museo di storia naturale (MSNM), fondato nel 1838.
Ardipithecus ramidus
Australopithecus afarensis Australopithecus afarensis è una specie edi ominide del genere Australopithecus vissuta in Africa tra 4 e 3 milioni di anni fa.
La specie fu identificata nel 1974 a seguito di una serie di ritrovamenti di fossili nella Depressione di Afar in Etiopia. Homo habilis Homo habilis è una specie di ominide estinta del genere Homo, apparsa nel Pleistocene, piano Gelasiano, e vissuta da circa 2,4 a 1,44 milioni di anni fa.
L'olotipo di questo ominide è il fossile OH 7, trovato da Jonathan Leakey il 4 novembre 1960 nella Gola di Olduvai, in Tanzania. Homo heidelbergensis Homo heidelbergensis è un ominide estinto vissuto fra 600 000 e 100 000 anni fa.
Il nome è stato attribuito a ritrovamenti fossili precedentemente definiti come Homo sapiens arcaico, con particolare riferimento a quelli trovati in Germania presso Heidelberg, nel Baden-Württemberg, sulle rive del fiume Neckar. Homo neanderthalensis Homo neanderthalensis, comunemente detto uomo di Neandertal, è un ominide strettamente affine all'Homo sapiens che visse nel periodo Paleolitico medio, compreso tra i 200 000 e i 30 000 anni fa. Prende il nome dalla valle di Neander (Neandertal in tedesco) presso Düsseldorf in Germania, dove vennero ritrovati i primi resti fossili. Fu un Homo molto evoluto, in possesso di tecnologie litiche elevate e dal comportamento sociale piuttosto avanzato, al pari dei sapiens di diversi periodi paleolitici. Convissuto nell'ultimo periodo della sua esistenza con lo stesso Homo sapiens, l'Homo neanderthalensis scomparve in un tempo relativamente breve, evento che costituisce un enigma scientifico oggi attivamente studiato. Alcuni parlano di un genocidio da parte del Sapiens. Cro Magnon L'uomo di Cro-Magnon è un'antica forma di Homo sapiens, ascrivibile a popolazioni umane moderne, largamente diffusa nel paleolitico superiore in Europa. È rappresentato da quattro scheletri provenienti dal riparo sottoroccia di Cro-Magnon, rinvenuti nel 1868 presso Les Eyzies-de-Tayac-Sireuil in Dordogna, e da sette scheletri raccolti nelle Grotte dei Balzi Rossi (Liguria), definiti a suo tempo come cromagnonoidi. Questi individui erano abili disegnatori. Dai loro disegni, ritrovati nelle Grotte di Lascaux, si possono osservare le prime forme di estremo realismo.Eugenio Caruso - 28 gennaio 2024
|
www.impresaoggi.com |