L'idea di una Grande Muraglia fu avuta durante la dinastia Ming nel XIV secolo, dopo la sconfitta dell'esercito Ming da parte degli Oirati, nella battaglia della Fortezza di Tumu
La Grande Muraglia Cinese è così lunga che potrebbe coprire la distanza da New York a Madrid, da Madrid a Mosca e infine da Mosca a Pechino... e avanzerebbero ancora circa 7.000 km!
La sua lunghezza totale, sommando tutte le sezioni conosciute, è di circa 21.196 chilometri.
Questo significa che la Grande Muraglia misura più della metà della circonferenza terrestre, che è di circa 40.075 km.
Costruita a partire dal III secolo a.C. e continuamente ampliata nei secoli successivi, la muraglia serviva a proteggere l'impero cinese dalle incursioni dei popoli nomadi delle steppe del nord.
Non è un'unica linea continua, ma un sistema di mura, torri, fortificazioni e barriere naturali, che si estendono attraverso montagne, deserti e pianure.
Curiosità:
Il tratto più famoso vicino a Pechino, spesso fotografato immerso nella nebbia come vedi nell’immagine, si chiama Badaling.
Durante la costruzione, si stima che abbiano lavorato fino a un milione di persone, tra soldati, contadini e prigionieri.
Oggi è uno dei Patrimoni dell'Umanità UNESCO più iconici, simbolo della determinazione, ingegno e grandezza della civiltà cinese.
L'idea di una Grande Muraglia fu avuta durante la dinastia Ming nel XIV secolo, dopo la sconfitta dell'esercito Ming da parte degli Oirati, nella battaglia della Fortezza di Tumu. I Ming non erano riusciti a ottenere una vittoria chiara sulle tribù della Manciuria e della Mongolia dopo le battaglie successive, e il conflitto che ormai durava da lungo tempo stava indebolendo l'impero; i Ming adottarono una nuova strategia per tenere lontane le tribù nomadi: la costruzione di muri lungo il confine settentrionale della Cina. Riconoscendo il controllo mongolo stabilito nel deserto di Ordos, il muro seguì il bordo meridionale del deserto invece di incorporare la piegatura del Fiume Giallo.
A differenza delle fortificazioni precedenti la costruzione Ming era più forte e più elaborata impiegando mattoni e pietra piuttosto che terra battuta.

Si stima che siano state costruite fino a venticinquemila torri di guardia lungo il muro. Poiché le incursioni mongole continuarono periodicamente nel corso degli anni, i Ming dedicarono notevoli risorse per riparare e rinforzare le mura; le sezioni vicino alla capitale Ming di Pechino furono particolarmente fortificate. Anche il famoso generale Qi Jiguang, grazie al sostegno del primo ministro Zhang Juzheng, riparò e rinforzò il muro, tra il 1567 e il 1570: aggiunse mattoni a sezioni in terra battuta e costruì milleduecento torri di guardia da Shanhaiguan a Changping per la vigilanza riguardo all'avvicinamento di predoni mongoli.
Fra il 1440 e il 1460, i Ming costruirono anche un cosiddetto "Muro di Liaodong"; simile in funzione alla Grande Muraglia (della quale, in un certo senso, era un'estensione), ma più semplice nella costruzione, il Muro di Liaodong racchiudeva il cuore agricolo della provincia Liaodong, proteggendolo contro eventuali incursioni dai mongoli Jurchen, Oriyanghan da nord-ovest e gli Jurchen dello Jianzhou da nord. Mentre pietre e piastrelle furono utilizzate in alcune parti del Muro Liaodong, la maggior parte del muro era in realtà semplicemente realizzato con terra battuta e corredato di fossati su entrambi i lati.

Un'area delle sezioni della Grande Muraglia a Jinshanling
Verso la fine della dinastia Ming la Grande Muraglia contribuì a difendere l'impero dalle invasioni Manciù che ebbero inizio intorno al 1600. Anche dopo la perdita di tutta la regione Liaoning, l'esercito Ming mantenne il controllo dell'altamente fortificato passo Shanhai, impedendo ai Manchu di conquistare il cuore della Cina. I Manciù furono finalmente in grado di attraversare la Grande Muraglia, nel 1644, dopo che Pechino era già stata conquistata dai ribelli di Li Zicheng; già precedentemente i Manciù avevano attraversato la Grande Muraglia più volte per razziare, ma questa volta fu per conquistare.
Il 25 maggio le porte a Shanhaiguan furono aperte dal comandante generale Ming Wu Sangui alleatosi con i Manciù, nella speranza di usarli per espellere i ribelli da Pechino. I Manciù s'impadronirono velocemente di Pechino, e dopo aver sconfitto sia la dinastia Shun (fondata dai ribelli) sia la restante resistenza Ming, stabilirono il governo della dinastia Qing su tutta la Cina.
Sotto il governo Qing i confini della Cina si estesero oltre le mura e la Mongolia fu annessa all'impero, quindi, si interruppe la costruzione della Grande Muraglia. D'altra parte, il cosiddetto Salice Palisade, seguendo una linea simile a quella del muro Ming Liaoning, è stato costruito dai governanti Qing in Manciuria; il suo scopo, però, non era per difesa ma per il controllo delle migrazioni.

18 aprile 2025 - Eugenio Caruso