I matematici che introdussero la geometria non euclidea

La geometria degli spazi curvi sviluppata da Bernhard Riemann nel XIX secolo ha fornito il linguaggio matematico essenziale per la formulazione della teoria della relatività generale di Albert Einstein all'inizio del XX secolo. Einstein, cercando una descrizione geometrica della gravità che superasse la legge di gravitazione universale di Newton, trovò nelle idee di Riemann lo strumento concettuale e matematico di cui aveva bisogno.


La geometria degli spazi curvi sviluppata da Bernhard Riemann nel XIX secolo ha fornito il linguaggio matematico essenziale per la formulazione della teoria della relatività generale di Albert Einstein all'inizio del XX secolo. Einstein, cercando una descrizione geometrica della gravità che superasse la legge di gravitazione universale di Newton, trovò nelle idee di Riemann lo strumento concettuale e matematico di cui aveva bisogno.
Ecco i punti chiave di questa connessione:
La geometria non euclidea di Riemann:
Riemann estese il concetto di geometria oltre gli spazi piatti descritti dalla geometria euclidea. Introdusse l'idea di varietà, spazi che localmente appaiono "piatti" (euclidei) ma che globalmente possono avere una curvatura complessa.
Definì un modo per misurare le distanze e gli angoli in queste varietà attraverso il tensore metrico. Questo tensore descrive la geometria locale dello spazio e può variare da punto a punto, permettendo di descrivere spazi con curvatura variabile.
Riemann sviluppò il concetto di curvatura di uno spazio, un modo per quantificare quanto lo spazio si "piega" o si "deforma" rispetto a uno spazio euclideo. Introdusse il tensore di Riemann, uno strumento matematico che codifica tutta l'informazione sulla curvatura dello spazio.

riemann

Georg Friedrich Bernhard Riemann

L'intuizione fisica di Einstein:
Einstein era convinto che la gravità non fosse una forza nel senso tradizionale, ma piuttosto una manifestazione della geometria dello spaziotempo. La presenza di massa ed energia deforma lo spaziotempo, e questa deformazione è ciò che noi percepiamo come gravità.
Egli cercava un insieme di equazioni che descrivessero come la materia e l'energia influenzano la curvatura dello spaziotempo, e come questa curvatura determina il movimento degli oggetti.
L'applicazione della geometria riemanniana alla relatività generale:
Einstein adottò il formalismo matematico della geometria riemanniana per descrivere lo spaziotempo curvo. Nella sua teoria della relatività generale: Lo spaziotempo è trattato come una varietà quadridimensionale (tre dimensioni spaziali e una temporale) dotata di una metrica.
La presenza di massa ed energia determina la curvatura di questo spaziotempo. Questa relazione è descritta dalle equazioni di campo di Einstein, che mettono in relazione il tensore di curvatura di Ricci (derivato dal tensore di Riemann) con il tensore energia-impulso (che descrive la distribuzione di massa ed energia).
Gli oggetti si muovono lungo le geodetiche dello spaziotempo curvo. Le geodetiche sono i percorsi "più brevi" (o più precisamente, di estremo intervallo spaziotemporale) in uno spazio curvo, e in relatività generale rappresentano le traiettorie dei corpi in caduta libera sotto l'effetto della gravità.
In sintesi, Bernhard Riemann fornì il linguaggio matematico e i concetti geometrici necessari per descrivere gli spazi curvi. Albert Einstein, con la sua profonda intuizione fisica, applicò questa geometria allo spaziotempo, rivoluzionando la nostra comprensione della gravità. La relatività generale è quindi intrinsecamente legata alla geometria riemanniana, che ne costituisce la base matematica fondamentale. Senza il lavoro pionieristico di Riemann sulla geometria degli spazi curvi, la teoria della relatività generale nella sua forma attuale non sarebbe stata possibile.
Post scriptum:
Prezioso fu anche il contributo dell'italiano Gregorio Ricci Curbastro (1853-1925), un matematico di fondamentale importanza, celebre soprattutto per aver sviluppato il calcolo tensoriale, originariamente chiamato calcolo differenziale assoluto.

curbastro

Gregorio Ricci Curbastro

I suoi contributi più significativi includono:
Sviluppo del Calcolo Tensoriale: Tra il 1887 e il 1896, Ricci Curbastro creò sistematicamente le basi dell'analisi tensoriale. Questa struttura matematica descrive relazioni multilineari tra vettori, scalari e altri tensori.
Collaborazione con Levi-Civita: Il suo lavoro ottenne ampio riconoscimento nel 1900 grazie a un articolo fondamentale scritto in collaborazione con il suo allievo, Tullio Levi-Civita. Questo lavoro divulgò il calcolo tensoriale e ne dimostrò la potenza.
Calcolo di Ricci: Le regole della notazione e della manipolazione degli indici per i tensori su varietà differenziabili sono ora chiamate calcolo di Ricci in suo onore. Questo calcolo fornisce uno strumento potente per esprimere e manipolare equazioni tensoriali, spesso utilizzando la notazione di Einstein, dove la somma è implicita sugli indici ripetuti, rendendo le espressioni compatte ed efficienti.
Cruciale per la Teoria della Relatività Generale di Einstein: Albert Einstein riconobbe il ruolo indispensabile del calcolo tensoriale di Ricci nella formulazione della sua rivoluzionaria teoria della relatività generale. Il tensore di Ricci, un tipo specifico di tensore identificato da Ricci Curbastro, è una componente fondamentale delle equazioni di campo di Einstein.
Altri Contributi: Oltre al calcolo tensoriale, Ricci Curbastro diede contributi significativi ad altre aree della matematica, tra cui l'algebra superiore, l'analisi infinitesimale e la teoria dei numeri reali, estendendo il lavoro di Richard Dedekind. Si impegnò anche in opere pubbliche, promuovendo progetti di bonifica nella sua nativa Romagna e lo sviluppo del sistema idrico di Lugo.
Lo sviluppo del calcolo tensoriale da parte di Ricci Curbastro fornì un linguaggio matematico cruciale per la fisica, in particolare per la teoria della relatività, e il suo lavoro continua ad essere fondamentale nella geometria differenziale e nei campi correlati.

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Tullio Levi Civita (1930 circa)


22 aprile 2025 - Eugenio Caruso

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