Ecosistema urbano (Legambiente, il Sole, Ambiente Italia)

 Il tracollo di Roma, lo scatto di reni di Milano, la bella conferma di Belluno, il Sud costantemente in panne, il protrarsi dell'emergenza mobilità, smog, trasporto pubblico. Queste le cinque immagini nitide che emergono dall'esame dei 125 indicatori di Ecosistema Urbano 2009, l'indagine annuale sulla sostenibilità urbana di Legambiente, Sole 24 Ore e Ambiente Italia, pubblicato sul Sole 24 Ore e presentato a Belluno. In particolare Belluno mantiene lo scettro di città regina d'Italia, guidando un pacchetto di testa che tra le prime cinque vede anche Siena, Trento, Verbania e Parma. Frosinone, ultima nella graduatoria, occupa la zona retrocessione insieme a Ragusa, Catania e Benevento. Ecco nel dettaglio lo stato di salute delle 103 città capoluogo di provincia.

Belluno ancora prima su 103. La città veneta ha una discreta qualità dell'aria (la media annuale delle polveri sottili scende da 26 a 23 microgrammi per metro cubo, ampiamente entro i limiti di legge); ha un'ottima raccolta differenziata (il 57,4%), una bassissima produzione di rifiuti, bassi consumi di acqua (136 litri pro-capite) ma perdite eccessive dalla rete idrica (il 36%), un trasporto pubblico sufficiente (76 viaggi a testa ogni anno), una buona dotazione di spazio per le bici (4,6 metri per abitante) e una crescita costante degli spazi interdetti alle auto.

Siena (2/o posto) migliora l'inquinamento atmosferico, la percentuale di acque reflue depurate che arriva al 95%, aumenta i metri quadrati per abitante di superficie dedicati alle bici (dai 3,51 ai 4,51) e quelli limitati alle auto (da 30,79 mq pro capite a 30,94) e in questo caso valgono al capoluogo toscano il primo posto nella classifica di settore; Trento (3/o posto) progredisce nella raccolta differenziata (dal 47% al 50,3%); Verbania conquista il 4/o posto (era 16/a) anche grazie a significativi passi avanti nell'intero settore della mobilità urbana. Parma (5/o posto) abbatte notevolmente lo smog: le medie del PM10 calano da 40 microgrammi/mc a 36,5; l'ozono scende dai 58 giorni di superamento delle soglie dello scorso anno agli attuali 48.

 

Passi indietro di Roma (dal 55/o posto scivola al 70/o) e quelli in avanti di Milano (guadagna circa 10 posizioni ed è 49/a). Le due aree metropolitane italiane erano fino allo scorso anno appaiate. Ora la netta separazione. È vero che Roma ha un inquinamento atmosferico leggermente più basso rispetto a quello del capoluogo lombardo, ma per il resto la Capitale mette in fila una serie di risultati negativi: Milano a esempio batte Roma in raccolta differenziata (31% a 17%), per le isole pedonali, le piste ciclabili. Roma anche tra le peggiori per consumo di acqua: 238 litri per abitante al giorno.

Frosinone, ultima in classifica, ha lo stesso prodotto interno lordo procapite di Verbania che è invece tra le prime cinque, Catania (la terzultima) ha un pil procapite superiore a Campobasso (che è 63 posizioni sopra nella classifica), Catanzaro ha un reddito procapite superiore a Cagliari ma più di 15 punti in meno nella classifica. Nelle città con le più basse performance sono depurate il 70% delle acque contro una media dell'85%, la capacità di trasporto pubblico è meno della metà della media nazionale, la disponibilità di verde urbano è addirittura inferiore del 60%; la raccolta differenziata è a un terzo della media nazionale, le zone a traffico limitato e piste ciclabili sono quasi inesistenti.

Netto il divario tra Nord e Sud. È Cagliari la prima città del sud e delle isole che si incontra in classifica generale conquistando il 35/o posto (era al 52/o la scorsa edizione) ma è al 5/o posto tra le grandi città. Al Sud migliora anche Caserta che si piazza al 37/ø posto, era al 41ø lo scorso anno. Napoli è all'88/o posto e guadagna tre posizioni mentre Palermo dall'89/o posto scende alla 98/a posizione.

 

Impresa Oggi

13 ottobre 2008


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