Varata la Banca del Mezzogiorno

Abbiamo registrato il nome "Banca del Mezzogiorno" perché "Banca del Sud" era già stato registrato a Napoli (registrato dallo stesso Tremonti anni prima) ». Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti annuncia così il via libera del Consiglio dei ministri al disegno di legge per la creazione della Banca del Sud. La Banca, fortemente voluta dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, avrà l'obiettivo di aumentare la disponibilità del credito destinato al Mezzogiorno. È anche prevista l'emissione di bond per canalizzare il risparmio a sostegno di progetti imprenditoriali e a incrementare l'occupazione al Sud. «L'idea di fondo - ha detto il ministro - é che il Sud é l'unica regione in Europa che non ha una banca propria regionale e questa é un'evidente differenza tra il Sud e il resto d'Europa». Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti auspica una discussione «intensa ma veloce in Parlamento» sul provvedimento.  Il piano per il credito al Sud ha in previsione una fiscalità vantaggiosa per i titoli di risparmio finalizzati all'economia meridionale. Si tratta di titoli di risparmio sotto varie forme con aliquota fiscale agevolata al 5%: «titoli di risparmio per l'economia del Mezzogiorno» la cui forma sarà «da definire» e andrà dai certificati ad altri titoli. Sarà un canale molto importante, ha detto il ministro, per lo sviluppo dell'economia del Mezzogiorno. I titoli potranno essere emessi dalla Banca del Mezzogiorno, ma anche da altri istituti di credito. Il modello, ha spiegato il ministro, «è un po' come è stato in Francia il Credit Agricole, che nasce dal territorio ma poi confluisce in una struttura unica …  è un modello disegnato dallo Stato ma realizzato dai privati. Lo Stato avrà il ruolo del socio promotore». In pratica sottoscriverà una quota simbolica e poi uscirà: «la scommessa é che la banca vada avanti con le sue gambe». Al Sud, ha detto il ministro, «è fondamentale il piccolo e medio credito», perché «i grandi numeri si fanno con i piccoli numeri». Nella Banca del Sud «non si parlerà inglese» e la logica «sarà quella dell'albergo che vuole ampliarsi o del'esercente balneare che vuole aprire una pizzeria». Il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, sarà il coordinatore del Piano per il Sud messo a punto dal Governo, all'interno del quale rientra il progetto della Banca del Sud. Le competenze della Banca restano invece appannaggio del Tesoro. In Consiglio dei ministri, come era prevedibile, c'é stata una discussione accesa sull'istituzione della Banca del Sud e sul piano per il Mezzogiorno. I più insistenti i ministri meridionali Raffaele Fitto e Stefania Prestigiacomo, che comunque hanno dato alla fine il loro placet al provvedimento. In particolare il ministro degli Affari regionali, in qualità di ministro concertante, ha avuto un acceso scambio di battute con il titolare del Tesoro, Giulio Tremonti. Fitto ha contestato nel merito il provvedimento e ha chiesto di mettere a verbale le sue critiche. Poi l'invito alla coesione del premier Silvio Berlusconi e il voto positivo di Fitto e Prestigiacomo.

17 ottobre 2009

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