Relazione dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali

L'11 giugno l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha presentato la Relazione sul sedicesimo anno di attività e sullo stato di attuazione della normativa sulla privacy. La Relazione sull’attività 2012 traccia il bilancio del lavoro svolto dall’Autorità ed indica le prospettive di azione verso le quali occorre muoversi al fine di aumentare sempre più l’effettiva protezione dei dati personali, con particolare riferimento all’uso delle nuove forme di comunicazione e dei nuovi sistemi tecnologici. Il Presidente dell’Autorità ha passato in rassegna i più significativi campi di intervento dell’Autorità stessa: dall’esigenza di trasparenza della Pubblica amministrazione on line e le connesse tutele dei cittadini al fisco e alla tutela della riservatezza dei contribuenti; dai social network e i problemi posti dal cyber bullismo, gli smartphone, i tablet alla tutela dei minori, abituali fruitori di tali strumenti, nel mondo dell’informazione; dal telemarketing invasivo ai diritti dei consumatori; dalle semplificazioni per le imprese alla sanità elettronica; dal mondo della scuola alla propaganda elettorale; dalle intercettazioni ai dati di traffico telefonico e telematico; ed, infine, dall’uso dei dati biometrici alla ricerca medico-scientifica. Particolare importanza ha, poi, rappresentato il lavoro svolto dall’Autorità riguardo al mondo della Rete: il Garante ha adottato le Linee guida per il corretto trattamento dei dati per blog, forum, social network e siti web che si occupano di salute; ha aperto un procedimento nei confronti di Google per la gestione non trasparente relativa alle nuove regole privacy adottate; ha avviato e concluso una consultazione per regolare l’uso dei cookie da parte dei siti visitati dagli utenti; è intervenuto per garantire maggiore trasparenza rafforzare il diritto delle persone interessate a vedere aggiornati gli archivi giornalistici on line. Meritevole, poi, di menzione è il rinnovo delle autorizzazioni generali sull’uso dei dati sensibili e giudiziari da parte di diverse categorie, dell’autorizzazione generale sull’uso dei genetici e di quella sulla ricerca medico scientifica. Non meno rilevante è stata, infine, l’attività del Garante a livello internazionale, a partire da quella svolta nel Gruppo delle Autorità per la privacy europee (Gruppo Articolo 29). I Garanti europei si sono occupati, in particolare, del nuovo Regolamento in materia di protezione dati che sostituirà la Direttiva del 1995 e della Direttiva che dovrà disciplinare il trattamento di dati per finalità di giustizia e di polizia.

LOGO Impresa Oggi - 14 giugno 2013




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