La ragione è condannata a porsi degli interrogativi ai quali sa di non poter rispondere.
Immanuel Kant
Nell’ottobre 2008 veniva
autorizzato dalla Giunta
dell’amministrazione provinciale
di Parma la costruzione del progetto Paip,
ovvero il Polo ambientale integrato per la
gestione dei rifiuti della provincia di Parma.
Tale insediamento comprende al suo
interno la realizzazione di due linee di
incenerimento di rifiuti urbani, di rifiuti
speciali non pericolosi e di rifiuti sanitari
(Rot), con annesso recupero energetico,
per un quantitativo totale pari a 130.000
tonnellate/anno, in un impianto gestito
da Iren Ambiente Spa.
L’impianto è praticamente concluso nelle
sue parti impiantistiche e di depurazione
fumi e acque di scarico e annessi
sistemi di monitoraggio in continuo e
di controllo del processo. A fine aprile
2013 è stata effettuata una prima prova di
combustione sulla linea 2 e l’avvio della
messa in esercizio provvisoria è iniziata a
fine giugno. Il 4 luglio 2013 tale attività è
stata sospesa, dopo qualche giorno, dalla
Provincia a seguito di provvedimenti
comunali di diniego dell’agibilità parziale
degli impianti.
È importante osservare che controllare
un termovalorizzatore non significa
esclusivamente tenere sotto controllo il
funzionamento dell’impianto all’atto della
sua accensione, ma richiede un lungo
e specifico percorso di valutazione del
medesimo, in modo da individuare, prima
dell’avvio, tutti i parametri necessari per la
gestione di ogni aspetto del processo.
I sistemi messi a punto durante questa
fase preliminare debbono poi essere
operativi e collaudati ben prima della
messa a regime dell’impianto. È in queste
fasi preliminari che le conoscenze di Arpa
e le professionalità dei suoi operatori
divengono fondamentali.
Individuare i parametri rilevanti
dell’impianto, le sinergie tra i sistemi
di monitoraggio in continuo degli
inquinanti misurati a camino e quelli per
la qualità dell’aria delle stazioni di misura
sul territorio, pianificare i collegamenti
con Arpa, definire le modalità di
pubblicazione di tutti questi dati in modo
da garantirne la massima trasparenza, è
una delle attività che ha maggiormente
impegnato gli operatori di Arpa nel corso
di questo lungo percorso di attivazione
del termovalorizzatore.
Quattro le stazioni fisse di monitoraggio
delle immissioni, situate rispettivamente
nei Comuni di Parma, Sorbolo, Mezzani/
Torrile e Colorno; un mezzo mobile
appositamente predisposto che misurerà
la qualità dell’aria nei comuni limitrofi;
in modo più capillare, controlli a camino
specifici effettuati dagli operatori di
Arpa e un sistema di monitoraggio in
continuo all’avanguardia: questo è quanto
è stato richiesto per garantire il corretto
funzionamento dell’impianto, tutto
quanto proposto e studiato all’interno
del progetto Moniter (www.moniter.
it) di Regione Emilia-Romagna e Arpa,
e utilizzato al meglio per controllare la
salute dei cittadini dell’area.
Per quanto riguarda le stazioni di
monitoraggio della qualità dell’aria, è stata
stipulata una convenzione in cui viene
affidata ad Arpa la loro gestione e la relativa
validazione e pubblicazione dei dati.
Polveri, ossidi di azoto, ossidi di zolfo,
acido cloridrico, acido fluoridrico,
composti organici volatili, ossido di
carbonio, anidride carbonica, ammoniaca,
mercurio assieme ad alcuni parametri
indispensabili per la valutazione dei fumi
dell’impianto quali ossigeno e umidità
sono i parametri fondamentali misurati in
continuo a camino.
Tutto questo senza dimenticare che
oltre al sistema di controllo in continuo
dell’impianto gestito da Iren, Arpa
prevede di effettuare ulteriori controlli e
verifiche sia dell’impianto stesso che degli
strumenti utilizzati, mediante specifici
prelievi a camino realizzati dai suoi
operatori a garanzia di quanto previsto
nell’Autorizzazione e che a Iren sono
stati imposti auto controlli trimestrali
(il primo anno) e quadrimestrali (dal
secondo anno) sia per tali parametri che
per i metalli e microinquinanti organici
previsti in autorizzazione.
Tutto questo è quanto previsto all’interno
dell’Autorizzazione integrata ambientale
(Aia), in cui è fissata la frequenza degli
autocontrolli che sono a carico del
gestore e dei controlli che Arpa è tenuta
a eseguire con l’ispezione programmata
annuale per verificare il rispetto della
medesima.
Gli inquinanti misurati, a esempio, dalla stazione mobile sono: PM10/PM2,5, Hg, NOx, BTX, SO2, NH3.
A conclusione del processo di
monitoraggio, è importante evidenziare
che la pubblicazione dei dati e la
definizione delle garanzie di trasparenza
del funzionamento dell’impianto sono
per Arpa fondamentali e a questi ha
quindi dato la massima importanza,
predisponendo “report” con i dati delle
stazioni fisse di monitoraggio dell’aria
validati giornalmente e pubblicati sul suo
sito web, nonché report mensili sui dati
delle emissioni a camino.
Va inoltre tenuto presente che è previsto
che il gestore comunichi in tempo reale
alla Provincia e ad Arpa tutti gli eventi
che si discostano dal normale esercizio
dell’impianto.
Al fine di poter esercitare una maggiore
azione di controllo, prima dell’inizio
delle operazioni di introduzione di
rifiuti nell’impianto è stata richiesta a
Iren, in qualità di Gestore dell’impianto,
la stesura e l’invio ad Arpa per la loro
valutazione sia del Manuale di controllo del
sistema di monitoraggio delle emissioni che
di tutte le procedure messe in atto per il
controllo dei rifiuti in ingresso e in uscita
dall’impianto, nonché della radioattività
sui rifiuti in ingresso, al fine del rispetto
di tutte le prescrizioni di autorizzazione.
Tutto quanto previsto è indispensabile sia
pronto e funzionante già dall’inizio delle
prime prove di incenerimento dei rifiuti,
depuratore delle acque reflue compreso,
e Arpa ha più volte sottolineato questa
esigenza in molti dei pareri rilasciati.
Arpa a tutt’oggi e solo dall’inizio
dell’anno 2013 ha stilato e trasmesso
alla Provincia di Parma 20 pareri
specifici, oltre a una serie innumerevole
di Conferenze dei servizi, sedute della
Commissione tecnico-amministrativa,
incontri sia con le autorità locali che con i
gestori dell’impianto.
Le ulteriori attività di Arpa nel 2013
si sono già concretizzate in ispezioni
mensili, in cui è stato verificato lo stato
di avanzamento dei lavori sia per la
realizzazione dei sistemi di abbattimento
degli inquinanti emessi in atmosfera
che per i dispositivi previsti per il
monitoraggio in continuo.
Dalle fasi di messa esercizio alla fase
di messa a regime, che dureranno
diversi mesi a causa della complessità
impiantistica sono state previste, oltre
a quelle mensili programmate, una
serie di ispezioni finalizzate alla verifica
dell’applicazione delle procedure
gestionali, dei limiti delle emissioni a
camino, dello scarico idrico e dei rifiuti
prodotti dall’impianto.
Quanto sopra illustrato evidenzia lo
sforzo organizzativo e le competenze
messe in campo da Arpa per il controllo
del termovalorizzatore dai primi passi,
ma anche con una visione di lungo
termine. Tale controllo va ben oltre le
normali attività di vigilanza previste per
gli altri impianti industriali, ma risulta
indispensabile, per un impianto di questo
tipo, sia per il rispetto della normativa
vigente sia, soprattutto, per tutelare
sempre più la salute dei cittadini.
Paolo Maroli
Responsabile del Servizio territoriale,
Sezione di Parma, Arpa Emilia-Romagna
Vista dell'inceneritore di Parma
... Tratto da Ecoscienza 3/2013
23 settembre 2013