Il sovrano si rivolge al mercante e con atteggiamento benevolo e disponibile gli chiede: «Che cosa posso fare per voi?» Il mercante risponde:
«Maestà, dateci buona moneta e strade sicure, al resto pensiamo noi»
Kant
Con questo articolo proseguo la pubblicazione di alcuni stralci del mio libro storico-economico L'estinzione dei dinosauri di stato. Il libro racconta i primi sessant'anni della Repubblica soffermandosi sulla nascita, maturità e morte delle grandi istituzioni (partiti, enti economici, sindacati) che hanno caratterizzato questo periodo della nostra storia. La bibliografia sarà riportata nell'ultimo articolo di questa serie di stralci. Il libro può essere acquistato in libreria, in tutte le librerie on-line, oppure on line presso la casa editrice Mind.
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LA POLITICA NEGLI ANNI SETTANTA
Inizia l'era di Craxi
Nonostante i risultati deludenti alle elezioni, il Psi è maturo per una svolta decisiva; nel luglio 1974, all’Hotel Midas di Roma, viene defenestrato De Martino, accusato di aver appiattito il partito sulle posizioni del Pci, e a sorpresa è nominato segretario Bettino Craxi, delfino di Nenni e leader, nel partito, di una posizione “autonomista” che raccoglie solo il 10% dei voti (Galli, 2001).
La sua elezione ha l’aspetto di un provvedimento transitorio, in attesa dell’accordo su un personaggio di maggior peso politico, ma le immancabili indecisioni del partito dànno tempo a Craxi di rafforzarsi. All’Hotel Midas si compie una vera e propria rivoluzione che porta ai vertici del Psi “un’infornata” di quarantenni: Craxi, Claudio Signorile, Gianni De Michelis e, poco dopo, anche Claudio Martelli e Giuliano Amato. La vecchia guardia è stata relegata nella galleria dei ricordi.
Al congresso di Torino del 1978, il primo della segreteria Craxi, viene ufficialmente proclamata la politica di alternativa di sinistra e va organizzandosi una nuova maggioranza Craxi-Signorile. Il segretario socialista, d’altra parte, si rende conto che il Psi sarebbe sempre in una posizione si sudditanza nei confronti del Pci, cosicché, più che verso un’alternativa alla DC, la sua politica si sposterà verso un’alternanza al potere con la DC.
Craxi, dotato di una smisurata ambizione e di una forte personalità, dimostra ben presto di essere il leader politico più incisivo dopo De Gasperi. Egli riesce a imporre al partito un potere autoritario e il Psi mostra, ancora una volta, di non saper trovare soluzioni politiche al di fuori del frazionismo o dell’autoritarismo di un capo. Dopo Nenni, con la sua vocazione populista e barricadera, dopo il pragmatismo di Mancini e l’astratto intellettualismo di De Martino, Craxi innesta nel partito la concretezza e la capacità di essere sempre sull’obiettivo, oltre a un malcelato e viscerale anticomunismo.
Nel Psdi, a Tanassi, travolto dallo scandalo Lockheed, dopo le segreterie di transizione di Saragat e Pier Luigi Romita, segue Pietro Longo, fortemente ostile al Pci; la sua segreteria avallerà la politica di Craxi, volta a sviluppare rapporti di pari dignità tra la DC e i suoi alleati.
29 novembre 2013
Eugenio Caruso da L'estinzione dei dinosauri di stato.