Non può essere nobile un'azione che non è libera.
Seneca Lettere morali a Lucilio
Nell’esperienza internazionale
l’accompagnamento ambientale
di un progetto inizia dalle
valutazioni ambientali preventive,
prosegue con la sorveglianza in corso
d’opera, le verifiche di ottemperanza delle
prescrizioni e la soluzione di difformità
e anomalie, senza tralasciare la revisione
a posteriori per capitalizzare l’esperienza
che ne può derivare.
Si tratta quindi di un insieme di azioni
coordinate, svolte da soggetti diversi,
orientate a sorvegliare l’esecuzione delle
opere, esaminare i dati di monitoraggio,
stabilire e verificare le azioni correttive a
seguito di eventuali anomalie e trovare
una soluzione a imprevisti ed emergenze
ambientali.
I soggetti responsabili coinvolti in queste
fasi sono gli enti che hanno funzione
autorizzativa, il proponente/realizzatore
dell’opera – ai quali si accompagna una
struttura terza – e l’Agenzia regionale
per la protezione dell’ambiente quale
struttura tecnica che interviene sia su
aspetti metodologici (ad es. modalità di
monitoraggio e di campionamento, scelta
dei parametri, scale di valutazione dei
risultati), sia nel merito delle rilevazioni
condotte (ad es. verifica dei dati, analisi
delle anomalie) o della conduzione dei
lavori (ad es. verifiche in campo con
ruolo ispettivo).
Mentre in altri paesi, come la Svizzera,
questa attività è regolata da una norma
tecnica specifica, in Italia i soggetti
e le loro responsabilità sono definiti
di volta in volta in ragione dell’iter
amministrativo e tecnico del progetto.
La difficoltà pratica di seguire sul
territorio lo sviluppo delle grandi
opere, la verifica degli impatti previsti
e imprevisti, la messa in opera
delle mitigazioni necessarie e delle
compensazioni negoziate, ha portato
nel decennio passato, all’utilizzo
dello strumento degli Osservatori
ambientali con il compito di verificare
il rispetto delle prescrizioni e delle
condizioni particolari dettate durante
la valutazione di impatto ambientale
(Via) e lo svolgimento dei monitoraggi
ambientali. Si tratta di organismi
in cui sono presenti rappresentanti
dei ministeri competenti in tema di
ambiente e di infrastrutture, delle
Regioni, delle Province territorialmente
interessate e dei Proponenti responsabili
della realizzazione delle opere. Gli
Osservatori svolgono di fatto le attività
di “accompagnamento ambientale” del
progetto nelle fasi di realizzazione (corso
d’opera) e in quelle immediatamente
successive (post opera) dedicate allo
smantellamento delle opere provvisionali
e ai ripristini ambientali.
Il sistema delle Agenzie per l’ambiente è
chiamato a fornire supporto tecnico agli
Osservatori per eseguire materialmente
i controlli dei documenti di progetto,
di dati di monitoraggio dei cantieri,
delle fasi di lavorazione e dei ripristini
ambientali.
Grandi opere e controllo ambientale in Piemonte
Attualmente, nel caso di alcune grandi
opere e in particolare delle infrastrutture
di trasporto di rilevanza nazionale, il
ministero dell’Ambiente e la Regione
Piemonte si avvalgono di Arpa Piemonte
quale struttura tecnica che garantisce
un supporto adeguato a forme di
accompagnamento ambientale in corso
d’opera. L’Arpa Piemonte offre alle
pubbliche amministrazioni servizi tecnici
nel campo delle valutazioni di impatto
ambientale per ogni tipo di opera
sottoposto a procedure di VIA sulla base
della legge regionale 40/1998, da quelle
di modeste dimensioni – che comportano
pressioni ambientali localizzate e impatti
ben conosciuti – alle grandi opere che
hanno ripercussioni simultanee a diverse
scale territoriali e su diversi sistemi
ambientali e per le quali è necessario
ricorrere al supporto di molte e diverse
professionalità che operano normalmente
in numerose strutture di Arpa, con
competenze tecniche e territoriali differenti.
Arpa Piemonte ha eseguito
l’accompagnamento ambientale,
nell’ambito degli Osservatori ambientali,
per la prima volta nel 2001 per la
realizzazione della tratta ferroviaria
Alta capacità Torino-Milano. L’attività
è proseguita con il completamento del
collegamento autostradale Asti-Cuneo e la
tratta Alta velocità/Alta capacità Milano-
Genova; ultimo, il Terzo valico dei Giovi.
Un discorso a parte merita il progetto
del nuovo collegamento internazionale
Torino-Lione per il quale il ruolo di
accompagnamento ambientale da parte
di Arpa Piemonte è esplicitato all’interno
delle delibere Cipe con prescrizioni
specifiche sia per il cunicolo esplorativo
della Maddalena, sia per la parte comune
italo-francese, tratta in territorio italiano.
L’efficacia della funzione di
accompagnamento ambientale, a
prescindere dall’esigenza di una
leale collaborazione tra le pubbliche
amministrazioni, consente di passare da
una verifica di attuazione, soprattutto
documentale e a posteriori, a un’attività
che segua in tempo reale l’avanzamento
dei lavori, il monitoraggio ambientale
e la messa in opera di mitigazioni
e compensazioni, oltre che rilevare
tempestivamente eventuali criticità
impreviste, contribuendo a definire le
strategie di soluzione.
Considerato l’impegno richiesto dalle
delibere Cipe, Arpa verifica e analizza
i dati derivanti dalle campagne di
monitoraggio con particolare attenzione
alle principali problematiche ambientali
che possono avere risvolti diretti e
indiretti sullo stato dell’ambiente e sulla
sicurezza dei cittadini e dei lavoratori del
cantiere, tenendo sotto osservazione i dati
delle stazioni di monitoraggio collocate
presso i recettori sensibili nell’area vasta
circostante l’area di scavo e le stazioni di
monitoraggio interne al cantiere stesso.
Arpa effettua inoltre campionamenti
per la verifica della eventuale presenza
di amianto e radiazioni per accertare la
corretta esecuzione dei campionamenti
effettuati dal proponente e garantire la
corretta gestione delle attività di cantiere.
In sintesi, le attività di Arpa Piemonte
per il progetto del nuovo collegamento
internazionale Torino-Lione sono:
- verifica la conformità del progetto
esecutivo con quanto prescritto dalla
delibera Cipe per quanto concerne gli
aspetti di monitoraggio ambientale
dell’opera
- verifica il piano operativo nell’ambito
del sistema di gestione ambientale e
propone eventuali integrazioni o attività
aggiuntive e/o azioni correttive da
mettere in atto in caso si evidenziassero
specifiche criticità
- verifica, mediante sopralluoghi in campo
e campionamenti in parallelo, la corretta
esecuzione delle attività di monitoraggio
in accordo con quanto contenuto nel
Piano di monitoraggio ambientale e nel
rispetto delle prescrizioni della delibera
Cipe (amianto, qualità, aria)
- effettua sopralluoghi presso il cantiere
e nei siti direttamente o indirettamente
interessati dai lavori
- analizza i dati ambientali e i referti
analitici ottenuti dalle campagne di
monitoraggio ambientale in capo
al proponente e da monitoraggi
direttamente eseguiti da Arpa Piemonte
- verifica della realizzazione di
mitigazioni e compensazioni ambientali
ai sensi della delibera Cipe
- sviluppa sistemi informativi verticali per
la gestione e dei dati di monitoraggio.
I monitoraggi ambientali delle grandi
opere, molto strutturati e di lunga durata,
hanno una notevole mole di dati che
deve essere gestita. Per ciascuna opera si
stimano migliaia di misure effettuate ogni
mese, quando non ogni settimana.
La gestione di tali dati passa attraverso
i gruppi di lavoro interdipartimentali,
condivisi e accessibili a tutti gli attori,
i quali risiedono in strutture diverse e
distanti fra loro.
È ormai indispensabile disporre di dati
in una forma che consenta di fare calcoli,
grafici e rappresentazioni geografiche
delle misure effettuate. Per queste
esigenze è stata implementata una base
dati da condividere all’interno di Arpa
che conterrà tutte le misure derivanti
dai monitoraggi delle opere oggetto di
valutazione ambientale. La banca dati,
realizzata con un sistema open source per
la gestione di basi di dati relazionali e
dei dati spaziali, è stata organizzata per
contenere i dati geografici dei punti
di campionamento, o le informazioni
geografiche riferite ad habitat, alla fauna
o alla vegetazione.
Questo strumento permette un controllo
più snello ed efficace dell’andamento dei
monitoraggi ambientali.
L’esperienza maturata da Arpa Piemonte
nel tema delle grandi opere sottolinea
come il sistema delle Agenzie ambientali
possa essere lo strumento che opera in
campo l’accompagnamento ambientale
e che contribuisce alla redazione delle
istruttorie alla base dei provvedimenti
di competenza ministeriale, senza
duplicazioni di competenze e utilizzando
appieno il potenziale tecnico scientifico
di Ispra, del Sistema delle Agenzie e della
Commissione ministeriale Via/Vas.
Angelo Robotto
Direttore generale Arpa Piemonte
Scavo esplorativo della Maddalena. TAV Lione-Torino
... Tratto da Ecoscienza 1/2014
27 aprile 2014
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