La felicità è desiderare quello che si ha.
Sant'Agostino
Il secondo volume dedicato alle
tematiche riguardanti impatti,
adattamento e vulnerabilità ai
cambiamenti climatici del Quinto
rapporto di valutazione (AR5) dell’Ipcc
(Intergovernmental Panel on Climate
Change) è stato approvato nelle sue parti
(Summary for Policy-Makers, Technical
Summary e il volume completo) nel corso
della 38esima Plenaria generale dell’Ipcc,
tenutasi a Yokohama (Giappone) lo
scorso 30 marzo.
Questo volume è solo
una parte del rapporto completo AR5
che consiste di 4 volumi:
- il primo volume dedicato alle basi
scientifiche dei cambiamenti climatici,
già approvato a settembre 2013 a
Stoccolma (Svezia)
- il terzo volume dedicato alla
mitigazione dei cambiamenti climatici,
approvato lo scorso aprile a Berlino
(Germania)
- il volume di sintesi che riassume i
3 precedenti volumi, che dovrà essere
approvato in ottobre a Copenhagen
(Danimarca).
Il secondo volume è composto da due
parti: una parte sugli aspetti globali
e settoriali (20 capitoli) e una parte
sulle diverse aree del pianeta (10
capitoli). Questo volume si concentra
sull’analisi e la valutazione del rischio
dei cambiamenti climatici che possono
provocare sia disastri che benefici ai
sistemi umani e naturali. Inoltre, il
volume cerca di fare il punto su come
gli impatti e i potenziali rischi legati ai
cambiamenti climatici possano essere
ridotti e gestiti, ma non eliminati
completamente (non esiste il rischio
nullo) mediante l’adattamento in costante
sinergia con la mitigazione.
Si possono delineare i seguenti principali
messaggi-chiave:
- le attività umane mediante le emissioni
di gas-serra e la modifica dell’uso del
suolo stanno interferendo con il sistema
climatico e insieme alla variabilità
climatica naturale e altri fattori di stress
non climatico (quali urbanizzazione
non pianificata, mancanza di efficace
governance politica, conflitti sociali,
problematiche economiche) possono
provocare seri rischi per la società e i
sistemi naturali in varie aree del pianeta
- in molte aree del pianeta i sistemi
idrologici stanno già cambiando a causa
delle modificazioni nelle precipitazioni
e nei ghiacciai montani, causando seri
impatti alle risorse idriche (qualità e
quantità)
- in generale, le coltivazioni agricole in
molte aree del pianeta tendono a subire
gli impatti negativi dei cambiamenti
climatici; ciò provoca seri problemi alla
sussistenza alimentare nelle aree più
povere
- gli impatti di recenti eventi estremi
(onde di calore, siccità, inondazioni,
nubifragi e incendi boschivi) hanno
mostrato una grande vulnerabilità della
nostra società e di alcuni ecosistemi
- l’adattamento ha il potenziale di ridurre
molti rischi, ma non può eliminarli
completamente; pertanto, è necessario
continuare a intraprendere azioni di
mitigazione, che possano almeno in parte
ridurne le cause
- la stima dei costi socio-economici a
scala globale e regionale degli impatti dei
cambiamenti climatici è una ricerca in
corso e i risultati presentano ancora molte
incertezze
- i cambiamenti climatici potranno
provocare aumenti nelle immigrazioni
dalle aree più povere verso le aree più
ricche del nostro pianeta.
In conclusione, come viene mostrato nel
volume, molti impatti dei cambiamenti
climatici sono già in corso in molte aree
del pianeta; si rende, quindi, necessario
attuare efficaci azioni di adattamento
e garantire che la problematica dei
cambiamenti climatici sia contemplata
nei diversi processi di pianificazione.
Si richiede l’impegno di trasformare il
rischio causato dai cambiamenti climatici
attuali e futuri in una piattaforma di
azioni per lo sviluppo sostenibile della
nostra società.
Sergio Castellari
Ipcc Focal Point per l’Italia, Centro euromediterraneo
sui cambiamenti climatici
(Cmcc), Istituto nazionale di geofisica e
vulcanologia (Ingv)
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... Tratto da Ecoscienza 2/2014
7 luglio 2014
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