Balzo del pil usa.


Chi è un amico? Un altro io.
Zenone

Gli Stati Uniti sono usciti definitivamente dalla crisi e ora sono pronti a rivestire il ruolo di locomotiva mondiale. L’economia americana nel terzo trimestre è infatti cresciuta del 5%. Lo afferma il Dipartimento del Commercio, rivedendo al rialzo la precedente stima del 3,9%. Il dato è superiore alle attese degli analisti. Il +5% del Pil americano nel terzo trimestre è l’aumento maggiore dal terzo trimestre 2003. «La revisione» del pil nel terzo trimestre «indica che l’economia è cresciuta al tasso più veloce da oltre un decennio», afferma la Casa Bianca, sottolineando che il 2014 è stato l’anno della «svolta» per gli Stati Uniti ma «c’è ancora molto da fare per assicurarsi che tutti gli americani possano condividere la ripresa».
Anche se il ritmo di crescita è destinato a diminuire nel quarto trimestre, un rapido rafforzamento del mercato del lavoro e un calo dei prezzi dei carburanti dovrebbero dare abbastanza slancio all’economia nel 2015 per lasciare invariato l’orientamento della Federal Reserve di iniziare ad alzare i tassi di interesse entro metà del prossimo anno. A sottolineare la robustezza dei fondamentali economici, la crescita della domanda interna è stata rivista al rialzo al 4,1% nel terzo trimestre, rispetto al precedente 3,2%. Si tratta del ritmo più sostenuto dal secondo trimestre del 2010. La spesa per i consumi, che rappresenta oltre due terzi dell’attività economica Usa, si è espansa a un ritmo del 3,2%, il più rapido dal quarto trimestre del 2013, rispetto al precedente 2,2%. La crescita negli investimenti delle aziende è aumentata al ritmo dell’8,9% ,dal 7,1% del trimestre precedente. Riviste al rialzo anche le scorte e la spesa per le costruzioni residenziali. Tagliate invece la crescita dell’export al ritmo del 4,5%, rispetto alla precedente lettura del 4,9%, e le importazioni.
Immediati gli effetti del balzo del Pil Usa sul fronte valutario, con l’euro che scende sotto gli 1,22 dollari. La crescita del Pil Usa infiamma anche Wall Street. Con il Dow Jones che tocca e supera per la prima volta quota 18.000 punti. Dai minimi storici del marzo 2009, il Dow Jones è salito del 178%. I dati americani dimostrano che puntare su investimenti e crescita funziona. Altro che austerità! Ecco perché l'Europa deve cambiare.

da il corriere.it - 23 dicembre 2014

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