La più grande centrale termica a concentrazione del mondo


Mentre in un processo il giudice dà del tempo alle due parti e poi ne chiede un poco per sè, l'ira è frettolosa.
Seneca, De ira


Una striscia ventosa del deserto del Mojave, una volta regno di coyote e tartarughe, è stata trasformata nella più grande centrale solare del suo genere al mondo. 350.000 specchi ricoprono 13 chilometri quadrati di terreno federale vicino al confine tra California e Nevada, negli Stati Uniti. La Ivanpah Solar Electric Generating System rappresenta una pietra miliare per un'industria in espansione, che cerca di coniugare la conservazione della natura selvaggia e la ricerca di energia verde nel West.
La centrale è stata aperta dopo anni di problemi legali e regolamenti da rispettare, dalla necessità di trovare un altro habitat per le tartarughe protette a quella di valutare l'impatto sulle piante del Mojave. "Il progetto è un esempio lampante di come l'America stia diventando leader mondiale nell'energia solare" ha commentato ieri il segretario all'Energia, Ernest Moniz, con un comunicato diffuso dopo la cerimonia di apertura. "Questo progetto dimostra che costruire un'economia a energia pulita crea posti di lavoro, taglia le emissioni di gas serra e promuove l'innovazione". Il complesso da 2,2 miliardi di dollari è di proprietà di Google, Nrg Energy e BrightSource Energy; può produrre quasi 400 megawatt, sufficienti per fornire energia a 140.000 case, e ha già cominciato a funzionare lo scorso anno.
Molti altri progetti sono in fase di realizzazione o sono stati pianificati negli Stati Uniti, dove l'energia solare contribuisce con meno dell'1% al totale prodotto nel Paese, soprattutto nel Southwest; il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha indirizzato il suo secondo mandato verso una più decisa battaglia al cambiamento climatico, proponendo limiti alla produzione di CO2 delle nuove e delle fabbriche già esistenti; il suo progetto è quello di spingere il Paese a usare altre fonti di energia, alternative al carbone, da quella solare alla eolica, dal nucleare al gas naturale.
Secondo i dati a disposizione del governo, però, il costo della costruzione e del mantenimento di una nuova centrale solare è ancora più alto rispetto alla produzione di energia dal carbone, dal nucleare e dal gas (senza contare però gli incentivi statali e federali). Secondo Ken Johnson, portavoce di un'associazione per l'energia solare, i costi sono diminuiti sensibilmente negli ultimi anni. Una buona notizia sicuramente per la California, che entro il 2020 dovrebbe ottenere un terzo della sua elettricità dal solare e altre fonti rinnovabili.
La centrale Ivanpah è un impianto solare termodinamico, anche noto come impianto solare a concentrazione, che sfrutta come fonte energetica primaria la componente termica dell'energia solare, attraverso tecniche di concentrazione e relativo accumulo, per la produzione di energia elettrica. Sfrutta quasi 350.000 specchi controllati al computer, che 'inseguono' il movimento del sole e concentrano le radiazioni solari verso un ricevitore collocato su una torre (il sistema è per questo definito a torre centrale), al cui interno è collocata una caldaia contenente un fluido termovettore che, portato a elevate temperature, produce vapore, che alimenta una turbina e genera energia elettrica.
Nel 2012, il governo federale ha stabilito "17 zone a energia solare" nel tentativo di dirigere lo sviluppo verso aree con pochi ostacoli e rischi ambientali. Le zone coprono un'area di circa 1165 chilometri quadrati in sei Stati: California, Nevada, Arizona, Utah, Colorado e New Mexico. Al momento, secondo il dipartimento dell'Energia americano, l'industria solare dà lavoro a più di 140.000 persone, occupati in circa 6.100 aziende, con un aumento dei posti di lavoro di quasi il 20% dall'autunno del 2012.

solare usa

Impianto solare termico a concentrazione di Ivanpah (USA)



LOGO Tratto da www.lastampa.it ... 11 febbraio 2015


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