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Una smart city all'interno di Expo 2015


L'alba ti vede superbo, ti vede umiliato il tramonto.
Seneca, Tieste


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Numerosi studi e diversi operatori concordano sul fatto che Expo 2015 rappresenti per l’Italia una grande opportunità di rilancio economico e di attrazione degli investimenti: 2,7 miliardi di euro, pari allo 0,2% del PIL nazionale e allo 0,3% dei consumi totali, sono alcuni dei dati che, secondo Confcommercio, misurano l’impatto positivo che Expo porterà all’economia italiana. I Paesi stranieri stanno investendo 1,2 miliardi di euro per partecipare e la manifestazione, secondo gli organizzatori, porterà un’ondata positiva di produttività al sistema nazionale che dal 2012 (anno in cui Milano si è aggiudicata l’Esposizione) arriverà al 2020 con 23,6 miliardi di euro di produzione aggiuntiva, 191.000 persone impiegate direttamente o indirettamente, e circa 4,5 miliardi di euro di valore aggiunto per il turismo, che interesserà oltre 20 milioni di visitatori. Questo è quello che Expo 2015 rappresenta per l’Italia. Ma è interessante provare a vedere anche cosa porta il nostro Paese all’Esposizione Universale e a tutti i suoi visitatori, un’esperienza che va ben oltre la cultura dell’alimentazione che ci viene universalmente riconosciuta. A Milano è infatti possibile scoprire un Made in Italy meno noto: un’eccellenza tecnologica e industriale in settori apparentemente non collegati al cibo, ma di grande attualità e rilevanza globale. Tra questi c’è l’energia, un “ingrediente” determinante per lo sviluppo di tutte le economie. Enel ha scelto proprio Expo per realizzare la prima smart city “green field” al mondo, una rete elettrica costruita da zero per uno spazio paragonabile a una città di oltre 100.000 abitanti, come la maggior parte dei centri urbani italiani. Nella smart grid di Rho, 100 cabine collegate in fibra ottica trasportano elettricità e informazioni in tempo reale e alimentano la “città” al 100% con energia elettrica. Expo usa solo elettricità per qualsiasi attività: per illuminare e alimentare le tecnologie espositive, garantire le temperature ideali dei padiglioni, cucinare, muoversi nell’area perimetrale; e tutta l’energia dell’Esposizione Universale è monitorata e gestita in maniera intelligente dall’Energy Management System, che governa l’intero sito, fino ai singoli padiglioni.
È la prima volta che queste tecnologie vengono applicate tutte insieme in uno spazio così grande, contribuendo a un’esperienza urbana completamente nuova e finalmente concreta: una vera smart city, più pulita, efficiente, digitale, costruita su misura per le persone che la vivono. Non è un caso che questo modello di architettura urbana sostenibile nasca in Italia: il nostro è il Paese con la rete elettrica più automatizzata e digitalizzata del pianeta. Enel ha una leadership internazionale nel settore e, prima al mondo, ha introdotto soluzioni come il telecontrollo e i contatori digitali che hanno radicalmente trasformato il modo di distribuire l’energia. Questo modello di smart grid sarà applicato anche in altri Paesi, tra i quali alcuni in cui Enel è presente con la rete di distribuzione, e diventerà una soluzione italiana esportata in tutto il mondo. È questo “il Made in Italy che non ti aspetti”: la tecnologia e l’innovazione che possiamo diffondere e che costituiscono un traino dell’industria nazionale. A Expo presentiamo tutte le innovazioni del sistema elettrico, che partono dalla rete e coinvolgono l’intera filiera produttiva, dagli impianti al consumo, fino agli strumenti nelle mani dei cittadini. Grazie ad esse, abbiamo la possibilità di ridisegnare il modello di produzione e di adattarlo alle nuove dinamiche di mercato e di consumo più partecipato da parte dei clienti: le centrali sono più piccole, distribuite sul territorio, il consumatore stesso produce l’energia che gli serve e trova sempre più spazio la produzione green. Già oggi in Italia oltre un terzo dell’elettricità consumata è rinnovabile e la rete intelligente che mostriamo a Expo ne supporterà ancora di più la crescita.
L’elettricità si estende sempre più a nuove applicazioni nella quotidianità delle persone, anche in ambiti come mobilità e riscaldamento domestico, come accade nel sito di Expo. Software e device di nuova generazione trasformano il ruolo dei consumatori, che hanno maggiori informazioni sui propri consumi e, quindi, la possibilità di fare scelte più efficienti e consapevoli. Proprio la consapevolezza dei consumi è uno dei grandi temi di Expo 2015: la scarsità di risorse per una popolazione che cresce a ritmi costanti e la sensibilità ambientale spingono infatti i cittadini a essere più responsabili e a cercare un ruolo attivo, a informarsi, a consumare meglio e a riconciliarsi con il territorio. Il modello di consumo dell’energia va in questa direzione e l’Italia ha raggiunto un elevato livello di maturità culturale e tecnologica, grazie anche alle soluzioni per l’efficienza energetica disponibili per i cittadini. Vogliamo che tutti i visitatori di Expo 2015 abbiano la possibilità di acquisire consapevolezza su questi temi e abbiamo lavorato per rendere visibile il nuovo concetto di energia nel nostro padiglione espositivo, per far conoscere a tutti come la tecnologia trasforma la nostra quotidianità. La control room, al centro del padiglione, rende l’Energy Management System uno strumento informativo accessibile ai visitatori tramite un grande display, e un percorso di pannelli e video lungo 107 metri racconta l’evoluzione dell’energia e le soluzioni che ormai le persone hanno nelle loro stesse mani. L’obiettivo non è solo rendere visibile l’energia che alimenta la vita in Expo e fuori, ma anche far provare a ciascuno di noi cosa vuol dire gestire in maniera intelligente una risorsa preziosa. Enel non si è occupata solo della rete elettrica, ma anche dell’illuminazione di Expo: 8500 punti luce a LED intelligenti, fra cardo, decumano e strade interne, coniugano design italiano e risparmio energetico con consumi ridotti del 36% rispetto a soluzioni tradizionali. Molti padiglioni, tra cui il Padiglione Italia, fiore all’occhiello dell’Esposizione, sono inoltre illuminati con le tecnologie di Enel e i visitatori possono godere della bellezza e delle forme più artistiche di una luce che rispetta l’ambiente.
Attraverso l’energia, il nostro Paese diventa quindi un esempio per tutti coloro che intendano approfondire i comportamenti più responsabili: una piccola città che in sei mesi diventa una megalopoli multiculturale in cui transiteranno all’incirca 20 milioni di persone. E se i singoli visitatori possono imparare piccoli gesti, i molti Paesi presenti possono conoscere tecnologie all’avanguardia da importare per rinnovare i sistemi energetici alla base del loro sviluppo. Expo diventa condivisione e circolazione di cultura, conoscenze e tecnologie, anche per le aziende che partecipano. L’Esposizione Universale ha lanciato una sfida a Enel, che l’ha colta per realizzare un progetto mai realizzato prima, almeno in queste dimensioni, e l’ha valorizzata anche come occasione di crescita per chi lavora in azienda. Infatti, accanto alla smart city abbiamo creato un campo scuola per i tecnici, che possono conoscere e testare sul campo la tecnologia che nel prossimo futuro gestirà le nostre realtà urbane. Enel ha realizzato per Milano 2015 un’ultima tecnologia, cruciale per l’evoluzione del sistema elettrico: proprio nel cuore del Padiglione Italia, che alla fine dell’Esposizione diventerà un centro di eccellenza permanente per l’innovazione, abbiamo costruito una grande batteria da 270 chilowatt, un sistema di stoccaggio innovativo che garantirà energia costante e che, speriamo, contribuisca ad alimentare le nuove idee che da qui nasceranno. Innovazione, ricerca, capacità di costruire beni che durano nel tempo e di progettare servizi che migliorino la qualità della vita delle persone e del pianeta: questa è l’energia italiana e questo è il modello industriale e di consumo che l’Italia porta a Expo.

Carlo Tamburi - Direttore Italia Enel da oxygen.enel.com


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Tratto da

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www.impresaoggi.com