Oramai le mie sventure hanno sconfitto ogni paura.
Seneca, Agamennone
In Europa ogni anno la metà
dell’energia totale consumata è
utilizzata per il riscaldamento di
case e uffici o per scopi industriali
che richiedono l’uso di calore. La
maggior parte di questa energia
è prodotta con fonti fossili, con
conseguenti problematiche ambientali
(emissioni climalteranti e non solo),
socio-economiche (il 4,2% del Pil
europeo è destinato all’importazione
di combustibili fossili) e geo-politiche
(dipendenza energetica dell’Europa
da paesi esportatori di combustibili).
Il potenziale delle energie rinnovabili
per riscaldamento e raffrescamento è
quindi ancora ampiamente inutilizzato
in Europa. La Commissione europea
è seriamente impegnata a promuovere
l’uso di queste fonti e tecnologie
energetiche, come dimostrato dalla
direttiva Rinnovabili 2009/28/CE e dalla
direttiva Efficienza energetica 2012/27/
EU, in particolare all’art. 14 (Promozione
dell’efficienza per il riscaldamento e il
raffreddamento).
In questo contesto, le Regioni e i Comuni
devono affrontare la sfida di un processo
di pianificazione che possa valorizzare e
far crescere le energie rinnovabili.
A tal fine, il progetto Res H/C Spread
mira a fornire assistenza e supporto
alle amministrazioni pubbliche nella
pianificazione di azioni strategiche per
la diffusione di sistemi di riscaldamento
e raffrescamento alimentati da fonti
rinnovabili (www.res-hc-spread.eu/
home-it.asp).
Il progetto, iniziato ad aprile 2014 e
finanziato dal programma Intelligent
Energy Europe, coinvolge sei regioni
europee che ben rappresentano le
principali zone climatiche dell’Unione
europea: Emilia-Romagna
(Italia), Castilla y Leon (Spagna),
Regione di Riga (Lettonia), Rhodope
(Bulgaria), Macedonia Occidentale
(Grecia) e Regione di Salisburgo
(Austria). I partner italiani sono la società
Isis di Roma, che coordina il progetto,
Arpa Emilia-Romagna e il Comitato
termotecnico italiano (Cti).
Obiettivo fondamentale del progetto
è quello di rafforzare lo sviluppo di
un processo di pianificazione efficace,
favorendo la partecipazione attiva degli
attori locali, regionali e nazionali. A
tal fine, in ogni regione coinvolta è
istituito un Comitato di governance, con
lo scopo di raccogliere le visioni e le
aspettative degli amministratori e attori
locali per sostenere lo sviluppo delle
rinnovabili termiche. La messa a punto
di mappe regionali di domanda e offerta
di riscaldamento e raffreddamento (le
cosiddette “heat map”), nonché linee guida
ulteriori strumenti operativi a
supporto dell’attività di pianificazione.
È attualmente allo studio una
metodologia per elaborare una heat
map per l’Emilia-Romagna, in maniera
coerente con le recenti modificazioni
della legge regionale 26/2014, in
particolare per quanto riguarda le
disposizioni in materia di cogenerazione
e reti di teleriscaldamento e
teleraffreddamento la metodologia ha già
dato primi risultati e importanti risultati:
è stato realizzato un sistema informativo
geografico (Gis) che permette la
consultazione e sovrapposizione della
domanda e offerta esistente di energia e
del potenziale di sviluppo (in termini di
energie rinnovabili).
La domanda di energia termica è stata
suddivisa in tre settori: residenziale,
terziario e industriale e stimata in
Megawattora (MWht) per l’anno 2010.
Fonte principale per la stima del
consumo di combustibili a livello
comunale è il database Inemar progettato
per realizzare l’inventario delle emissioni
in atmosfera in Emilia-Romagna
(Servizio IdroMeteoClima, Arpa ER).
I dati utilizzati sono inoltre coerenti con
quelli recentemente forniti alla Regione
nell’ambito delle attività di supporto
all’iniziativa del Patto dei sindaci in
Emilia-Romagna.
Per quanto riguarda l’offerta esistente
di energia, gli impianti destinati alla
produzione di energia sono raccolti e
aggiornati da Arpa Emilia-Romagna
all’interno del database “Impianti di
produzione enegetica”. Ogni impianto
è georiferito e inserito in una delle
quattro categorie individuate: impianti
a combustibili fossili, a biomasse,
geotermici ed eolici. La mappa degli
impianti censiti in Regione Emilia-
Romagna è consultabile sul portale di
Arpa (http://bit.ly/1BZKyao).
In questo modo si sono creati dei “catasti
energetici” comprendenti la domanda
e l’offerta di energia termica in Emilia-
Romagna. Si tratta di informazioni
geolocalizzate su mappe a licenze e
contenuti liberi che permettono di avere
a disposizione un utile strumento per la
pianificazione territoriale.
Una parte fondamentale del progetto
infatti è quella di rafforzare e rendere
efficace lo sviluppo del processo di
pianificazione favorendo la partecipazione
attiva. Al fine di coinvolgere in modo
partecipativo le realtà territoriali, è stato
creato un “comitato di governance”,
una vera e propria task force costituita
da amministratori regionali e locali,
dai principali attori interessati alla
valorizzazione delle fonti rinnovabili
per usi termici e allo sviluppo di reti di
teleriscaldamento, da ricercatori e da
associazioni di cittadini.
La task force, guidata da Arpa Emilia-
Romagna ha organizzato a dicembre 2014
a Bologna il primo focus group che ha visto
la partecipazione di più di 40 attori.
L’incontro ha anche permesso di creare
una efficace sinergia tra Res H/C Spread
e un altro progetto europeo, Smartreflex
(coordinato da Ambiente Italia) che mira
ad aumentare la diffusione di sistemi di
teleriscaldamento e teleraffrescamento
intelligenti, flessibili e alimentati da
fonti energetiche rinnovabili. La finalità
dell’incontro non era solo quella di
far conoscere gli scopi dei progetti,
condividere e discutere le soluzioni
tecniche proposte, raggiungere il
consenso sulle misure ipotizzate. Il tema
principale del meeting era il “visioning”,
ossia lo sviluppo di una visione positiva
delle energie rinnovabili nell’anno 2030
in Emilia-Romagna. Ai partecipanti al
workshop è stato quindi chiesto di fare
un esercizio avanzato di proiezione nel
futuro, immaginando di essere all’anno
2030 e di osservare una situazione
energetica positiva e desiderabile.
Ogni attore coinvolto ha assunto un
ruolo (anche diverso da quello della
realtà) in uno dei 4 gruppi individuati
(amministratori, cittadini, imprese
nonprofit, imprese profit) descrivendo
la situazione delle energie rinnovabili
termiche, gli aspetti positivi e gli
indicatori di successo. Questo gioco
di ruolo è servito per raccogliere e
successivamente discutere le principali
idee e obiettivi dei diversi stakeholder
coinvolti. In questo modo è stato
possibile attivare un utile dialogo
tra persone con diversi know-how
ed esperienze lavorative differenti.
Quello che è emerso è una sostanziale
convergenza di idee e obiettivi
riguardanti il futuro delle energie
rinnovabili termiche e di uno sviluppo
più sostenibile.
Questo è stato il primo di una serie
di incontri che accompagneranno lo
sviluppo del progetto europeo Res H/C
Spread con l’obiettivo finale di fornire
indicazioni sull’implementazione delle
energie rinnovabili per futuri piani
energetici a livello regionale.
Mattia Gussoni, Michele Sansoni,
Francesca Lussu
Arpa Emilia-Romagna
da www.arpa.emr.it/ecoscienza 2/15
Impresa Oggi - 5 luglio 2015
Tratto da