La vita più dolce è quella di non aver alcun pensiero.
Sofocle, Aiace
Digital Magics lancia la startup innovativa Almadom.us: il nuovo sistema di home automation che – inserendosi all’interno delle scatole elettriche e sostituendo gli interruttori di casa – controlla luci, termostati, prese, tapparelle, valvole e anche altri oggetti connessi a internet.
La neoimpresa digitale è stata fondata da Marco Zanchi e Alessandro Benedetti, che ne detengono l’86%, Digital Magics (10%) e Mario Molinari (4%), CEO di Mover Investimenti e Co-Fondatore di Sorgenia – vanta un’esperienza ventennale nel settore energia. Almadom.us entra nel portfolio dell’incubatore certificato Digital Magics, che supporta la startup innovativa con i propri servizi di accelerazione per la crescita e lo sviluppo tecnologico e strategico della società.
La smart home company italiana offre un prodotto tecnologico aftermarket, che non ha bisogno di interventi e lavori in casa; facile da installare; all-in-one, un solo oggetto con molte funzioni, competitivo in termini di costi.
L’interfaccia innovativa di Almadom.us è user friendly e facile da utilizzare: via touchscreen, smartphone, Tablet, PC o anche tramite comandi vocali. Il suo microcomputer comanda elettrodomestici e dispositivi elettronici direttamente collegati tramite i cavi elettrici, comunica via Wi-Fi con altri Almadom.us e attraverso tecnologie domotiche con device IoT (Internet of Things) presenti in casa.
Almadom.us è pensato per rendere smart piccoli e medi appartamenti, gli uffici delle PMI e le case vacanze. L’obiettivo di Almadom.us è quello di ridurre ogni anno le bollette di luce e gas da 300 fino a 700 Euro e le emissioni di anidride carbonica di 700 kg: per farlo, può contare sul suo software intelligente, sui sensori della presenza nelle stanze e sul monitor dell’energia. L’impianto di Almadom.us impara dalle abitudini degli utenti, senza modificarle, e agisce in autonomia migliorando il comfort delle persone.
Almadom.us sta già lavorando per stringere rapporti con i più importanti operatori del settore dell’energia elettrica e del gas nell’ottica futura di garantire un ulteriore risparmio agli utenti fornendo loro gli strumenti per diventare consumatori attivi.
La startup innovativa ha partecipato – il 24 e il 25 giugno 2015 a Losanna, Svizzera – all’Alpine High-tech Venture Forum (AHVF): evento supportato dal programma di investimento europeo EUREKA. Almadom.us ha presentato il proprio progetto a oltre 50 investitori internazionali. Erano solo in 4 le startup italiane presenti.
Nel 2014 Almadom.us è stata selezionata per l’edizione Spring’14 del programma di accelerazione Lisbon Challenge. Scelti fra oltre 500 startup innovative provenienti da tutto il mondo, i Fondatori di Almadom.us – finalisti con altri 29 team – hanno trascorso tre mesi a Lisbona e sono stati seguiti da mentori e venture capitalist, frequentando workshop, eventi e roadshow.
“Almadom.us è nata quasi da un ‘gioco’: avvicinando lo smartphone a un interruttore a muro, abbiamo notato che era delle stesse dimensioni e ci siamo chiesti perché non esistesse un touchscreen al posto degli interruttori”, dichiarano Marco Zanchi, Fondatore e CEO di Almadom.us, e Alessandro Benedetti, Fondatore e Presidente di Almadom.us, “A quel punto abbiamo iniziato a studiare un sistema con un microcomputer da utilizzare nelle nostre case e abbiamo capito che, applicando la tecnologia dei cellulari alla domotica, potevamo risolvere un problema offrendo un servizio competitivo. Il supporto di Digital Magics è stato fondamentale per noi e ci ha permesso di accelerare molto lo sviluppo della nostra impresa”.
“Dopo un intenso periodo di ricerca e approfondimento sull’Internet delle Cose e sullo Smart Home, abbiamo riconosciuto le potenzialità dell’idea innovativa di Almadom.us e le qualità dei Fondatori Marco e Alessandro”, ha dichiarato Gabriele Ronchini, Co-Founder ed Executive Director di Digital Magics, “L’obiettivo della nostra startup è portare in ogni stanza questo sistema intelligente per rendere ‘smart’ tutte le case italiane. È un progetto che ha un modello estremamente scalabile e una forte valenza internazionale: l’Italia sarà il mercato di test per poi lanciare il prodotto sul mercato europeo e USA”.
Secondo una ricerca Juniper del 2014 il settore dell’IoT e nello specifico quello dello Smart Home ha registrato nel 2013 16,5 miliardi di dollari in tutto il mondo. Si stima un tasso di crescita annuale di quasi il 18%, che porterebbe nel 2020 a oltre 51 miliardi.
A livello europeo invece è un mercato che vale circa 5 miliardi di dollari nel 2013 con un incremento annuo stimato al +16,2% e quasi 14 miliardi nel 2020 (survey MarketsAndMarkets).
Fra il 2014 e il 2015 ci sono state acquisizioni per oltre 5 miliardi di dollari nel settore dell’Internet delle Cose e Smart Home. Le più importanti: Google ha comprato Nest, Samsung ha acquisito SmartThings, Intel ha comprato Lantiq.
Secondo la ricerca “Internet of Things: l’Innovazione che crea Valore” di aprile 2015 realizzata dagli Osservatori del Politecnico di Milano il 2014 è stato un anno di svolta per l’IoT che sta assumendo un ruolo centrale nella strategia delle imprese, sia in Italia che all’estero.
Si registra una forte crescita del mercato in Italia che nel 2014 raggiunge complessivamente 1,55 miliardi di Euro e la Smart Home si propone sempre di più come centro del nuovo ecosistema IoT, grazie al ruolo della casa nella vita delle persone e al valore che è possibile generare in termini di nuovi prodotti e servizi.
Sono 8 milioni gli oggetti connessi tramite rete cellulare nel 2014 (6 milioni nel 2013). Nascono sempre più startup dedicate alla Smart Home: nel 2014 sono cresciute del +42% rispetto al 2013.
Quasi il 50% dei proprietari di casa dichiara di essere intenzionato ad acquistare prodotti per la Smart Home: sicurezza e risparmio energetico le funzionalità più desiderate. 1 su 4 dispone già di almeno un oggetto intelligente all’interno della propria abitazione.
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da www.datamanager.it
07-07-2015
IMPRESA OGGI
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