Al termine del suo mandato, Prodi lascia al suo successore, l’andreottiano Franco Nobili, una serie di gatte da pelare: dai nuovi fondi di dotazione, solo promessi dal Governo ma già impegnati, al problema della siderurgia; dai grossi crediti inesigibili di Fincantieri, Italstat e Italimpianti, ai grandi programmi di investimento già approvati senza nessuna copertura finanziaria.
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