Se la saggezza mi venisse data alla condizione esclusiva di tenerla racchiusa in me e di non poterla esprimere, la rifiuterei: senza un compagno nessun bene è un possesso piacevole.
Seneca Lettere morali a Lucilio
Metà delle famiglie residenti in Italia ha percepito nel 2004 meno di 1.863 euro al mese (meno di 22.353 euro l'anno). E' la fotografia scattata dall'Istat, dopo un’accurata ricerca condotta nel biennio scorso e presentata il 28/12/2006, su Reddito e condizioni economiche in Italia.
L'indagine è stata condotta sulla base del regolamento dell'Ue, relativo alla realizzazione di statistiche sul reddito e sulle condizioni di vita nei paesi membri. La ricerca ha raggiunto un campione di 22.032 famiglie per un totale di 56.105 persone. L'indagine, armonizazta da Eurostat per tutti i paesi membri dell'Ue, non ha riscontro con precedenti indagini statistiche; si dovranno, pertanto, attendere le indagini degli anni successivi al 2004 per confrontatre tra loro dati ottenuti con le stesse metodologie.
Nel 2004 le famiglie residenti in Italia hanno percepito un reddito netto, pari in media a 28.078 euro, circa 2.340 euro al mese. Tuttavia, la maggioranza delle famiglie (il 62,3%) ha conseguito un reddito inferiore all'importo medio appena indicato, a causa della distribuzione diseguale dei redditi: considerando, oltre alla media, anche il valore mediano del reddito, risulta che il 50% delle famiglie ha percepito, nel 2004, meno di 22.353 euro, cioè, meno di 1.863 euro al mese.
Il reddito medio delle famiglie che abitano nelle regioni del Sud e Isole è pari a circa tre quarti di quello delle famiglie del Nord. Il reddito netto familiare è inferiore alla media nazionale in tutte le regioni meridionali e insulari, mentre è superiore alla media nazionale in tutte le regioni centro-settentrionali, a eccezione della Liguria e dell'Umbria.
La Lombardia presenta il valore più alto di tutte le regioni italiane, mentre quello più basso è in Sicilia (20.996 euro).
Il valore mediano della distribuzione suddivide il totale delle famiglie, ordinate in base al reddito, in due parti eguali: la prima metà con redditi inferiori alla mediana, la seconda con redditi maggiori o uguali. Quindi si può dire che il 50% delle famiglie ha guadagnato nel 2004 almeno 22.353 euro.
Il reddito, poi, varia a seconda del numero dei percettori presenti e dalla tipologia della fonte principale di entrata. Nel 2004, le famiglie con un solo percettore hanno guadagnato in media 16.385 euro, rispetto ai 48.542 euro delle famiglie con tre o più percettori (i corrispondenti redditi mediani risultano rispettivamente pari a 13.919 euro e a 42.282 euro).
Le famiglie in cui il lavoro autonomo costituisce il reddito principale possono contare, in media, su un reddito maggiore rispetto alle altre: nel 2004, queste famiglie hanno guadagnato 36.613 euro (3.051 al mese), rispetto ai 31.699 euro (2.642 mensili) delle famiglie con redditi prevalenti da lavoro dipendente. Se si confrontano, tuttavia, i valori mediani si nota che il 50% delle famiglie con redditi prevalenti da lavoro autonomo ha guadagnato nel 2004 meno di 27.685 euro l'anno (2.307 al mese), rispetto a un valore di 28.165 euro (2.347 euro mensili) per le famiglie la cui entrata principale è il lavoro dipendente.
Se il reddito prevalente è una pensione o altri trasferimenti pubblici, il reddito è invece pari a 15.922 euro (1.327 al mese). Le famiglie il cui reddito più importante è una pensione prosegue la ricerca, sono relativamente più concentrate nella fascia con redditi inferiori ai 30mila euro, mentre quelle che vivono prevalentemente di redditi da lavoro dipendente e autonomo sono distribuite su un intervallo più esteso, che include anche il segmento centrale della distribuzione (dai 30 ai 60 mila euro).
Confrontando le tipologie familiari, emerge che gli anziani soli dispongono di un reddito netto meno elevato: nel 2004 è in media pari a 12.322 euro (1.027 euro al mese).Il valore mediano indica, inoltre, che il 50% di queste famiglie ha guadagnato nel 2004 meno di 10.735 euro (895 euro mensili). Le persone sole con meno di 65 anni invece hanno potuto contare su un reddito più consistente, pari in media a 17.274 euro (la mediana è di 15.124 euro).
Nell'Italia di oggi ci sono ancora famiglie cui può capitare di avere difficoltà a metter qualcosa in tavola. Nei dodici mesi precedenti l'intervista, spiega il rapporto, «in almeno un'occasione» il 5,8% delle famiglie «non ha avuto i soldi per comprare il cibo necessario».
Le difficoltà possono essere anche di altro genere, così il 9% delle famiglie si è trovato in arretrato con il pagamento delle bollette; il 12% non ha avuto i soldi per pagare le spese mediche ed il 17,8% per comprare i vestiti necessari. Inoltre, il 10,9% delle famiglie ha dichiarato di non potersi permettere di riscaldare adeguatamente l'abitazione. Le situazioni di disagio emergono soprattutto in relazione a determinate caratteristiche familiari e territoriali.
Eugenio Caruso
28 dicembre 2006
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Tratto da Rapporto ISTAT presentato il 28/12/2006