Non è esatto dire che Alessandro Magno doveva andare avanti; egli non sapeva stare fermo.
Seneca. Lettere morali a Lucilio
In totale controtendenza rispetto alla stagnazione generale dei consumi, il mercato italiano dell'auto vola a febbraio, con un incremento superiore alle più rosee aspettative: 172.241 immatricolazioni e un aumento del 27,3%. Per Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor, il boom del mese scorso è dovuto a una serie di fattori concomitanti: “Un forte contingente di sostituzione insoddisfatta, la fiducia, le promozioni dei concessionari e delle case, il calo dei costi di esercizio, le novità di prodotto oltre agli immancabili chilometri zero”.
Indubbiamente l'austerità degli anni passati aveva portato a un invecchiamento del parco circolante che non poteva essere protratto ancora a lungo. A questo si aggiungono le novità immesse sul mercato e che fanno presagire la rivoluzione del concetto stesso di auto. Proposte in grado di tornare ad affascinare un consumatore a lungo rassegnato. “Senza dimenticare – prosegue Quagliano – il forte calo dei costi di esercizio degli autoveicoli, con punte del 9,7% per la benzina e del 12,2% per il gasolio”.
Un mix che ha spinto a livelli da record l'indicatore di fiducia degli operatori dell'auto, “uno dei livelli più elevati – assicura Quagliano – nelle 278 inchieste congiunturali condotte da Csp a partire dal 1993”. Qualche dubbio in più viene invece espresso dall'Osservatorio Findomestic che rileva un calo della propensione all'acquisto di auto nuove ed anche una diminuzione della spesa prevista.
In attesa di vedere come reagirà il mercato, nei prossimi mesi, quasi tutti i marchi si godono un febbraio di successi. A partire da Fca, con Fiat che cresce del 33,77%, Lancia-Chrysler del 30%, Jeep del 47,7% ed Alfa Romeo del 7,75%. Positivo anche il mercato statunitense per Fca che ha messo a segno il 71° incremento mensile consecutivo, con una crescita del 12% lo scorso mese, il miglior febbraio dal 2006. Un mese record per il marchio Jeep mentre è in calo Fiat.
Ma, in Italia, vola anche la Volkswagen che supera le polemiche e cresce del 30,03%. Con Audi in progresso del 36,37% , Skoda del 36,96% e Seat del 13,17%. Sopra il 33% anche l'incremento per Ford mentre, a fronte di questi progressi record, Renault deve “accontentarsi” di un incremento del 17,89%, con Dacia a +21,55%. Per Psa la crescita è del 29,29% per Peugeot e del 36,54% per Citroen. Mese positivo anche per Opel (+25,06%), per Mercedes (+31,53%) e Smart (+35,30%), per Bmw (+22,94%) e Mini (+22,76%). Tra le asiatiche guida la classifica la Toyota (+23,19%) mentre Nissan è in calo del 7,54%. Progressi, ma inferiori alla media del mercato, per Hyundai e Kia e per Volvo. Mentre Suzuki cresce del 33,82% e Mazda e Honda chiudono con un incremento a tre cifre.
Editoriale da il sole 24 ore - 15 marzo 2016
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