Un tempo apostrofati con nomignoli non proprio cortesi come "zitelloni" e "zitelle", dal boom economico in poi i single e le single italiani sono aumentati. E anche se hanno piu' tempo per se stessi e piu' reddito per curarsi, la solitudine non conviene al portafoglio.
Dicci come spendi e ti diremo che single sei o almeno ci proviamo. In occasione della festa di San Martino italiani.coop ha analizzato i consumi e la composizione di coloro che l'Istat definisce "persone sole". Cio' che ne e' emerso e' che lo scapolo italico e' tendenzialmente uomo, vedovo o celibe e soprattutto over 65 (quasi uno su due).
Prima di tutto stupisce un po' che siano piu' maschi che femmine. Leggenda, scienza e statistiche vogliono che in media la donna viva due o tre anni piu' dell'uomo e quindi ci saremmo aspettati molte piu' "signorine" piuttosto che "signorini". Ma cosi' non e'. E se guardiamo l'eta', il 47% degli e delle single italiani hanno piu' di 65 anni. Nonni in solitaria? No, almeno non tutti, perche' al 40% di vedovi si affiancano anche un 39% di celibi e nubili e un 21% di separati.
I single d'Italia sono in netta crescita rispetto alla storia del Paese. La vita si e' allungata, la solitudine e' stata in qualche modo socialmente accettata, e cosi', rispetto al numero di famiglie presenti nel Paese, le "persone sole" sono cresciute in percentuale piu' del doppio, in 40 anni. E continuano ad aumentare. In numeri assoluti quadruplicano. Erano 2 milioni nel '71, 7 milioni e mezzo nel 2011 e hanno sfiorato gli 8 milioni e mezzo l'anno scorso.
E come vivono i single italici? I 35-64enni sono i piu' spendaccioni (1985 euro al mese in media, contro i 1675 dei piu' giovani e i 1641 dei piu' vecchi), gli over 65 sono i piu' casalinghi e i 18-34enni i piu' "modaioli".
Partiamo da quelle che il Rapporto Coop definisce le Pantere Grigie. I single che hanno superato i 65 anni preferiscono spendere per la loro abitazione, su cui riversano piu' della meta' dei loro consumi. Forse pensano di aver gia' raccontato abbastanza di se stessi al mondo e quindi risparmiano sulle comunicazioni, ma investono piu' di tutti in spese sanitarie, anche per ovvi motivi di eta'. Eppure anche in questi numeri emerge la passione degli italiani per la tavola e l'idea, sempre piu' radicata, che il benessere passi dal piatto prima ancora che dal medico.
Gli over 65 sono coloro che si trattano meglio in materia di cibo, spendendo piu' del 17% del loro budget mensile in alimenti
E si trattano bene. Non hanno paura della carne di cui sono grandi consumatori, forse anche per la loro tradizione alimentare che affonda le radici direttamente nel secondo dopoguerra. Comprano molta verdura, tanta frutta, molti formaggi e non disdegnano neanche il pesce.
I single Millennials invece (nati tra i primi anni '80 e i primi anni 2000), si prendono cura di loro attraverso altre vie; 18-34enni sono ancora intenti a concludere la loro formazione scolastica e per il resto amano spendere in abbigliamento, calzature e alberghi e ristoranti.
Proiettati verso il futuro, quindi attenti alle mode, curiosi delle diversita' e quindi appassionati ai viaggi, sono quelli che spendono di meno sia per la casa che per il suo mobilio o per i servizi.
I 35-64enni invece, che sono i "solitari" piu' ricchi tra i tre, si prendono cura di se stessi attraverso il tempo libero e lo svago.
Spendono piu' di tutti infatti in comunicazione, per essere sempre aggiornati, in vizietti, sono i primi nella spesa per bevande alcoliche e tabacchi e in viaggi e cene fuori. Amano godersi la vita per capirci.
Eppure essere single non e' neanche conveniente.
Infatti la logica delle economie di scala si applica anche ai nuclei familiari per cui, piu' si e' grandi e minore e' la spesa. Se un single italiano supera i 1600 euro mensili in media di spesa pro capite, una coppia che ha tre figli riesce ad abbassare questo tetto fino a 670 euro a testa, una con due a 792 euro e comunque anche le coppie senza figli spendono meno delle "persone sole", con un budget mensile che varia dai 1200 euro a poco piu' dei 1400.
Ma gli italiani non sembrano farsi spaventare dalle spese. In fondo il numero delle "persone sole" nel Paese continua ancora oggi a crescere.
Italiani.coop - 11-04-2018
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