Negli anni settanta, Cefis è uno degli uomini più potenti d'Italia; assunta la guida dell'Eni, nel 1967, e conquistato il controllo della Montedison, Cefis riesce a creare un enorme impero clientelare; sovvenzionando i partiti politici ne compra l'appoggio e con l'acquisto di diversi giornali può influenzare l'opinione pubblica; la sua politica non si discosta da quella che fu di Mattei.
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