Il mio umile lavoro è stato mostrare alla gente in che modo risolvere le proprie difficoltà.
Gandhi
1. Complessità dello scenario economico
Lo scenario dei sistemi economici e sociali è caratterizzato, oggi, da un elevato grado di complessità derivante, in gran parte, dalla sua dinamicità.
Il sistema delle imprese deve affrontare uno scenario articolato che le costringe ad una continua reinvenzione della propria mission e quindi della propria operatività e della propria organizzazione.
Oggi si parla di impresa virtuale, di impresa aperta, di hollow enterprise, di impresa a rete, di impresa snella, tutti modi di interpretare l'impresa:
- valorizzando prodotti e processi di natura immateriale;
- trasferendo all'esterno alcune o tutte le attività operative;
- privilegiando, come risorsa principale, il capitale intellettuale e sostenendo, in ogni fase operativa, l'imprenditorialità delle persone;
- basando i processi dell'impresa sulla information technology;
- puntando, nei rapporti interpersonali, sul coinvolgimento dei dipendenti, sulla forza della motivazione e sul modello dell'open-book management;
- utilizzando l'automazione per lavori manuali, pesanti, routinari o rischiosi;
- sostituendo al taylorismo, che tende a ingessare l'azienda, la lean production, che prevede il continuo miglioramento delle mansioni affidate agli operatori, il processo di delega delle responsabilità anche ai livelli inferiori, la job rotation e l'apprendimento continuo;
- adottando processi di lavorazione a basso impatto ambientale e a basso consumo energetico.
La nuova impresa leggera è completamente diversa da quella vecchia pesante (fisicamente demarcata e compatta, caratterizzata da grandi investimenti materiali, da propri canali di distribuzione, da grande rigidità, da grandi riserve, da assoluta autonomia produttiva); l'impresa moderna è caratterizzata da un'organizzazione reticolare in grado di orientare il proprio ambiente interno su un'area sempre più vasta verso la quale indirizzare attività che non fanno parte del proprio core business.
Non è compito di questo articolo analizzare quali siano gli strumenti per una gestione dell'impresa moderna, ma giova, comunque sottolineare che una moderna gestione deve concentrarsi su.
2. L'impresa a rete
L'impresa non è più un'isola, ma è inserita nella rete delle relazioni che la legano con i clienti, con i fornitori, con i consulenti, con le aziende alleate e, più in generale, con gli attori del territorio; ecco perché è difficile stabilirne i confini.
La partecipazione ad una rete esprime la capacità di un'impresa, specie se Pmi, sia di utilizzare le proprie relazioni per accedere ad una maggiore varietà di risorse tecnologiche e di mercato, che da sola non sarebbe in grado di raggiungere, sia di migliorare il proprio vantaggio competitivo.
3.L'outsourcing
Tutti i modelli di impresa a rete basano, fondamentalmente, il proprio modello gestionale sull'esternalizzazione delle attività che non fanno parte del core business se non quando, anche, sull'esternalizzazione di parte delle attività del core business.
Le esternalizzazioni che un'impresa può mettere in pratica sono sostanzialmente quattro:
- L'esternalizzazione di una quota di attività del proprio core business. In questo caso l'obiettivo aziendale è quello di minimizzare i rischi di eventuali cadute della domanda; la minaccia di una simile politica può venire dai sub-fornitori che possono diventare competitori. L'azienda dovrà evitare questo rischio realizzando con i/il subfornitori/e una stabile partnership, che preveda per il subfornitore stesso una diversificazione della produzione grazie a sistemi di produzione flessibili.
- Il facility management. L'azienda fa un monitoraggio di tutte le attività che non concorrono al core business e che rientrano nel segmento delle facility: servizi elettrici, idraulici, telefonici, di traslochi interni, di guardiania, di giardinaggio, di catering, di pulizia, di gestione del parco macchine, di gestione degli impianti termici e di climatizzazione, di gestione di fax e stampanri ecc. e li affida ad aziende esterne. L'esternalizzazione delle facility ha creato un nuovo segmento di mercato: il Global service di facility aziendali. L'azienda preferisce infatti stipulare un contratto con un unico fornitore, piuttosto che con più fornitori.
- L'esternalizzazione della gestione immobiliare. Tutte le grandi aziende stanno scorporando i beni immobili in una Real Estate Co. indipendente, cui è affidata la gestione e/o la vendita degli immobili.
- Il project financing. Si tratta dell'esternalizzazione dell'attività di ricerca di finanziamenti per importanti progetti industriali; l'azienda si rivolge ad un consorzio di banche, affiancate da uno o più technical advisor (società inglesi si sono specializzate in questo tipo di attività), che analizzano il progetto di investimento sia dal punto di vista tecnico che da quello economico e finanziario. Il consorzio di banche seguirà, mediante i technical advisor, il progetto lungo il corso della sua reralizzazione.
4. Outsourcing dell'information technology
I cambiamenti in corso nel rapporto tra sistemi informativi aziendali e modelli di business emergenti suggeriscono nuovi scenari per gli operatori del settore e per il mercato IT in generale. Ad esempio, l'evoluzione del commercio elettronico rappresenta una nuova tipologia d’azione e ridefinisce le opportunità per le imprese che intendono affrontare e investire in esso. Questi fenomeni economici interessano sempre più l’attività delle aziende, ma generano per molti operatori alcune difficoltà di comprensione. Questo non solo perché, inevitabilmente, sono poste in discussione regole e modalità d’azione da sempre utilizzate, ma anche perché cambiano in modo irreversibile le strategie d’impresa, quelle commerciali e quelle di marketing.
L’outsourcing dei sistemi informatici rappresenta, pertanto, una grande opportunità quando permette l’introduzione di know-how utile al business aziendale e il mercato è sempre più sensibile al valore aggiunto portato da questi sistemi. L’outsourcing permette alle aziende di godere dei vantaggi indotti da una tecnologia evoluta senza gravare sulla struttura interna dell’impresa costringendola a un significativo impegno di risorse. Questo significa che i sistemi di ottimizzazione della supply chain possono essere utilizzati non solo dalle grandi aziende, ma anche dalla piccola e media impresa.
D’altro canto le barriere o i rischi che le aziende percepiscono nel fruire di servizi di outsourcing, che vanno a coprire processi strategici come le pianificazioni commerciale, della produzione e della distribuzione, esternalizzando, necessariamente, dati sensibili sono in prevalenza di tipo culturale, in quanto l'azienda deve metabolizzare una forte attitudine alla partnership. Non è un caso che questa materia sia oggetto di una contrattualistica ad-hoc.
Il tema dei “livelli di servizio”, da sempre critico, anche nei rapporti fra la gestione dei sistemi informativi aziendali e i clienti interni, diventa cruciale nel momento in cui alcuni servizi sono resi da soggetti esterni all’azienda. In tale situazione è fondamentale avere definito interfacce chiare fra cliente e fornitore per poter dirimere, in modo inequivocabile e senza strascichi, gli eventuali contenziosi. La misura delle prestazioni è il presupposto necessario su cui operare per poter prima definire i livelli di servizio, poi verificarne il rispetto e gestire gli eventuali risvolti contrattuali.
Per approfondire le caratteristiche che dovrebbero distinguere l'impresa moderna si rimanda al seguente successo editoriale:
L'impresa in un mercato che cambia.
Eugenio Caruso
Tratto da