La burocrazia è un grande meccanismo azionato da pigmei
Honoré De Balzac
L’Istat presenta i risultati economici del settore agricolo per l’anno 2005 con riferimento all’universo delle imprese agricole stabilito dall’Unione Europea (Universo UE). Le stime sono state elaborate sulla base delle informazioni raccolte con la Rilevazione sui risultati economici delle imprese agricole (REA) e con la Rilevazione della rete contabile agricola (RICA) condotte in collaborazione con l’Istituto nazionale di economia agraria (INEA), attraverso modalità coordinate con le Regioni e le Province autonome.
Le indagini sono svolte in attuazione di due distinti regolamenti comunitari: il regolamento CEE 2223/96, che introduce il Sistema europeo dei conti nazionali (SEC/95) e il regolamento CEE 79/65 e successive modificazioni, che istituisce la rete di rilevazione contabile europea (FADN) e prevede la trasmissione alla Commissione europea di dati contabili aziendali (scheda CEE).
I dati, raccolti su un campione casuale di 23.336 imprese agricole, forniscono le informazioni di base sui risultati economici dell’attività aziendale e consentono di stimare le principali variabili secondo schemi concettuali analoghi a quelli adottati per l’analisi dei risultati economici delle imprese operanti nei settori dell’industria e dei servizi.
I risultati si riferiscono alle imprese che svolgono come attività economica prevalente quella agricola (sezione A della Classificazione delle attività economiche ATECO 2002).
Principali risultati
Nel 2005 le imprese agricole italiane appartenenti all’Universo UE (circa 1,6 milioni) occupano quasi 1,3 milioni di unità di lavoro (ULA) di cui 199 mila unità di lavoro dipendente (15,6%), con una produzione di 37,9 miliardi di euro, e un valore aggiunto di 22,8 miliardi di euro, valutati ai prezzi di base. Rispetto al 2004, diminuisce dell’11,4% il numero di imprese. Si tenga presente che tale diminuzione dipende in parte dalla restrizione del campo di osservazione. L’occupazione aumenta invece del 5,6%, mentre si riducono sia la produzione (-4,8%) che il valore aggiunto (-6%).
Osservando la distribuzione delle imprese agricole per classi di ULA si nota una forte concentrazione nella classe più bassa. Il 10,5% delle imprese produce esclusivamente per l’autoconsumo, mentre appare significativo il peso delle unità produttive multifunzionali, in termini di numerosità (10,2%), ULA (17%), produzione (23,2%) e valore aggiunto (21,9%).
Nel 2005, in termini di valori medi, le imprese agricole hanno realizzato 23.262 euro di prodotto (di cui il 92,7% commercializzato), occupando meno di una ULA (0,8) e solo 0,2 ULA di lavoro dipendente.
Rispetto al 2004 la produzione risulta mediamente aumentata del 7,5% in termini di valore, mentre il risultato lordo di gestione (RLG) (pari a 13.279 euro) registra una crescita complessiva del 16,2%.
Trovi la relazione completa nel formato pdf.
Tratto da Rapporto ISTAT del 16 gennaio 2008