Non è una vergogna diventare ricchi. Ma è una vergogna morire ricchi.”
Andrew Carnegie.
INVENTORI E GRANDI IMPRENDITORI
In questa corposa sottosezione illustro la vita di quei grandi capitani d'industria e/o inventori che hanno sostanzialmente contribuito al progresso industriale del mondo occidentale con particolare riguardo dell'Italia e del made in Italy. Anche con riferimento alle piccole e medie imprese che hanno contribuito al progresso del Paese.
Biografie precedenti
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E - Thomas Edison - Erba -Esterle -
F - Enrico Falck - Fassini - Fastigi - Feltrinelli - Anna Fendi - Ferragamo - Ferrari - Ferrero - Ferruzzi - Figari - Florio - Henry Ford - Enrico Forlanini - Fumagalli -
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H - Hewlett e Packard - Ulrico Hoepli -
I - Ferdinando Innocenti -Isotta e Fraschini -
J - Steve Jobs
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S - Angelo Salmoiraghi - Savoia e Verduzio - Isaac Merrit Singer - Alfred Sloan - Luisa Spagnoli - Otto Sundbäck
T - Franco Tosi - Nicola Trussardi -
V - Gianni Versace - Vittorio Valletta - Alfredo Vignale - Carlo Vichi - Giuseppe Volpi
W - Edoardo Weber
Z - Ugo Zagato - L. Zambeletti - Lino Zanussi - E. Zegna
Andrew Carnegie
Carnegie nel 1919
Andrew Carnegie (Dunfermline, 25 novembre 1835 – Lenox, 11 agosto 1919) è stato un imprenditore e filantropo scozzese naturalizzato statunitense.
Andrew Carnegie è l'industriale dell'acciaio del '900: è ricordato per avere costruito una delle più influenti aziende della storia degli Stati Uniti.
Negli ultimi anni di vita fu celebre per la sua filantropia, che permise la fondazione di università, biblioteche e musei (sia negli Stati Uniti che all'estero).
Carnegie ha rappresentato inoltre il sogno americano in voga nei primi dell'Ottocento: egli infatti partì giovanissimo dalla natia Scozia per andare negli Stati Uniti in cerca di fortuna e dopo avere svolto vari lavori (alcuni di questi molto umili e faticosi) riuscì ad arricchirsi grazie al suo talento negli affari (per questi motivi alcuni hanno individuato in Carnegie una sorta di ispirazione per il personaggio di Paperon de' Paperoni).
Nel 1848 emigrò con la famiglia negli Stati Uniti ad Allegheny, una cittadina che nel 1907 sarebbe stata annessa a Pittsburgh (Pennsylvania). Cominciò a lavorare a tredici anni per un cotonificio, per poi passare attraverso una serie di lavori con la Western Union e alla Pennsylvania Railroad. A partire dal 1853, Andrew viene impiegato da Thomas A. Scott della Pennsylvania Railroad Company come segretario e operatore del telegrafo con un salario di quattro dollari alla settimana: Carnegie accetta tale mansione sperando in un avanzamento di carriera. E così accade, visto che all'età di diciotto anni il ragazzo prodigio si ritrova a migliorare rapidamente e a scalare le gerarchie della compagnia per cui lavora, diventando il soprintendente della Divisione di Pittsburgh. In questo periodo egli impara molto a proposito di gestione e controllo dei costi, accumulando competenze che gli torneranno utili in futuro. Scott, per altro, lo aiuta con i suoi primi investimenti: nel 1855, per esempio, gli permette di investire cinquecento dollari nella Adams Express. Prima della Guerra Civile Americana, un altro investimento che coinvolge George Pullman gli permette di ottenere un notevole profitto: a dispetto della sua ricchezza in costante aumento, tuttavia, il giovane Andrew Carnegie continua a lavorare per Scott, introducendo numerose migliorie nel servizio.Nel 1865 fondò la sua società, la Carnegie Steel Company, che avrebbe fatto di Pittsburgh la capitale dell'industria siderurgica e di Carnegie uno degli uomini più ricchi del mondo. Nel 1892 fu uno dei fautori del conflitto di Homestead, chiamato anche Homestead Strike. Nella primavera del 1861 egli viene nominato da Scott, nel frattempo diventato assistente segretario di guerra per i trasporti militari, come soprintendente delle ferrovie militari e delle linee telegrafiche dell'Unione governativa a Est. In questo ruolo, tra l'altro, Carnegie interviene nell'apertura di linee ferroviarie a Washington che i ribelli avevano interrotto.
In seguito alla sconfitta delle forze dell'Unione a Bull Run, Andrew si occupa personalmente di supervisionare il trasporto delle forze sconfitte. Con la sua organizzazione, il servizio telegrafico assicura il massimo dell'efficienza alla causa dell'Unione e contribuisce in maniera significativa al suo successo finale.
La vittoria sulla Confederazione richiede, per altro, una vasta quantità di munizioni, ma anche ferrovie e linee telegrafiche indispensabili per il trasporto delle merci: la guerra, insomma, dimostra l'importanza dell'industria.
Andrew Carnegie e lo sviluppo industriale
Nel 1864 investe quarantamila dollari a Venango County, in Pennsylvania, nella Story Farm di Oil Creek, che nel giro di un anno assicura più di un milione di dollari in dividendi.
Nel 1865 egli fonda la sua società, grazie alla quale Pittsburgh diventerà la capitale americana dell'industria siderurgica. Si tratta della Carnegie Steel Company, che permette al suo fondatore di divenire uno tra gli uomini più ricchi al mondo.
Nel 1886, all'età di cinquantuno anni, Andrew si sposa con Louise Whitfield, una ragazza più giovane di lui di ventuno anni. Nel 1892 è tra i fautori del cosiddetto Homestead Strike, cioè il conflitto di Homestead. Cinque anni dopo - nel 1897 - diventa padre di Margaret (così chiamata in onore della madre di Andrew), che sarà la sua unica figlia.
Fu un uomo molto ricco: secondo una comparazione effettuata dalla rivista online AskMen il suo patrimonio (rivalutato in dollari del 2008) sarebbe il secondo più alto di sempre e secondo Forbes ha raggiunto il quinto più alto patrimonio in rapporto al prodotto interno lordo statunitense.
Nel frattempo, il giovane Andrew matura una passione sempre più grande per la lettura, anche grazie a una biblioteca aperta dal Colonnello James Anderson. Ciò gli permette di maturare sia dal punto di vista intellettuale che dal punto di vista culturale. Carnegie è così grato ad Anderson che promette che se in futuro dovesse diventare benestante garantirà ai ragazzi poveri la possibilità di usufruire delle stesse opportunità di cui lui ha potuto beneficiare.
All'età di sessantacinque anni vendette le sue società al banchiere J.P. Morgan per 480 milioni di dollari e dedicò il resto della sua vita alle attività filantropiche e alla scrittura, prima di morire a Lenox (Massachusetts). Nel corso della sua vita donò 350 milioni di dollari per opere filantropiche, 59 milioni furono usati per finanziare o cofinanziare la costruzione di 2.509 biblioteche, mentre il resto finì in musei, università e fondazioni quali la Carnegie Corporation, la Carnegie Foundation e il Carnegie Endowment for International Peace. Egli comprò la biblioteca di Lord Acton, consistente in 59.000 volumi, alcuni con sue annotazioni, e composta da alcuni manoscritti rari, e donò il tutto all'università di Cambridge.
Citazioni nella letteratura
- Nel racconto The Way Up to Heaven di Roald Dahl è citato per la forte somiglianza a Mr. Eugene Foster, il marito della protagonista, venendo citato anche nel libro di Ken Follet Il terzo gemello.
- È citato da Italo Svevo nella Coscienza di Zeno nel capitolo La moglie e l'amante: Zeno in visita a palazzo Pitti notò come Carnegie e Vanderbilt, probabilmente Cornelius (patriarca dell'omonima famiglia di imprenditori attiva sin dal 1800), assomiglino ai ritratti dei fondatori di casa Medici.
- Nel diciannovesimo capitolo del romanzo "Martin Eden", Jack London lo indica come personaggio di riferimento della coprotagonista Ruth e lo descrive come colui che "da povero piccolo emigrante, era diventato il gran dispensiere di libri dell'universo".
- È stato il principale ispiratore del libro Pensa e arricchisci te stesso (Think and Grow Rich) di Napoleon Hill, che ha dedicato una parte della sua vita a documentare la strada verso il successo.
- Secondo alcune fonti, potrebbe essere stato un ispiratore di Paperon de' Paperoni di Carl Barks.
- È citato nel romanzo "Il 42ºParallelo" di John Dos Passos nel capitolo 'Principe della pace'
- Papa Giovanni Paolo I nel suo breve pontificato lo cita due volte nelle sue udienze, quella sull'umiltà e quella sulla speranza.
Carnagie Hall
La Carnegie Hall è una delle più importanti sale da concerto di musica classica e leggera a livello mondiale. Situata a New York nella 7th Avenue, fu costruita nel 1890 da Andrew Carnegie. È composta da tre sale: l'Isaac Stern Auditorium (2804 posti), la Zankel Hall (599 posti) e la Weill Recital Hall (268 posti). La Carnegie Hall gode di una propria programmazione artistica che presenta circa cento spettacoli per stagione. Non ha una compagnia residente, anche se la New York Philharmonic vi ha risieduto stabilmente fino al 1962.
Carnegie Corporation
La Carnegie Corporation è una fondazione filantropica istituita da Andrew Carnegie nel 1911 con una donazione da 135 milioni di dollari.
Oggi la fondazione vanta un patrimonio di circa 1,9 miliardi di dollari ed è attiva in settori quali l'educazione, la pace e la cooperazione internazionale, lo sviluppo del terzo mondo. La fondazione ha sede al 437 di Madison Avenue, New York.
Il Carnegie Endowment for International Peace (CEIP)
Il Carnegie Endowment for International Peace (CEIP) è un think tank apartitico specializzato in politica estera, con uffici a Washington D.C., Mosca, Beirut, Pechino, Bruxelles e Nuova Delhi. Fondata nel 1910 da Andrew Carnegie, l'organizzazione si propone di favorire la cooperazione tra le nazioni e un attivo impegno internazionale da parte degli Stati Uniti.
Nel 2020 per il Global Go To Think Tanks Report dell'Università della Pennsylvania, il CEIP si è classificato come primo think tank al mondo.
La biblioteca di Lord Acton
Lord Acton morì il 19 giugno 1902, a Tegernsee: gli successe nel titolo suo figlio, Richard. Subito dopo la morte, la sua impressionante biblioteca, composta da più di 59.000 volumi, molti dei quali pieni di sue annotazioni, fu acquistata da Andrew Carnegie e donata all'Università di Cambridge.
Biblioteca Carnegie
Fondazione Carnegie per gli atti di eroismo (Hero Fund)
La “Fondazione Carnegie per gli atti di eroismo (Hero Fund)” è un Ente morale con sede presso il Ministero dell’Interno, istituito con regio decreto 25 settembre 1911, allo scopo di premiare gli atti di eroismo compiuti da uomini e donne in operazioni di pace nel territorio italiano, per mezzo del fondo elargito dal filantropo americano di origine scozzese Andrew Carnegie.
La Fondazione è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da nove membri, dei quali uno è l’ambasciatore pro tempore degli Stati Uniti d’America e gli altri otto sono nominati a vita.
Le ricompense della Fondazione Carnegie consistono nella concessione di medaglie d’oro, di argento e di bronzo, con relativo diploma, attestati di benemerenza ed eventuali premi in denaro.
Eugenio Caruso
- 8 luglio 2022
Tratto da