Si racconta che amò una fanciulla di Paro, di nome Neobule ("Oh, se potessi così toccar la mano di Neobule"), promessagli in sposa dal padre Licambe, che però poi negò il matrimonio. La tradizione vuole che nei propri versi avrebbe attaccato tanto pesantemente il padre della fanciulla da indurre lui e la figlia a impiccarsi. La storicità di tale episodio è assai dubbia, in quanto si tratta di un topos letterario assai ricorrente, presente anche in un altro poeta giambico, Ipponatte.
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