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Venti anni dalla nascita del www


Cosa c'è di più dolce che avere qualcuno con cui parlare così come con se stessi?
Cicerone, De amicitia


Quando agli inizi degli anni novanta, con l'assistenza di un geniale informatico della mia Direzione, iniziai a utilizzare il browser Mosaic, guardato con scetticismo dai colleghi del Board dell'azienda, non potevo certo immaginare che sarei diventato uno dei pionieri della navigazione nel ciberspazio. Eppure, oggi, 30 aprile 2013 sono passati vent'anni da quel 30 aprile 1993 che segnò una tappa significativa per il w.w.w.. Il Cern rese accessibili alcuni strumenti fondamentali per lo sviluppo della rete che avvolgerà il pianeta. È nell'istituto di ricerca di Ginevra che due ricercatori, Tim Berners-Lee e Robert Cailliau, a capo di un piccolo gruppo di pionieri nello sviluppo delle prime tecnologie del web, resero di pubblico dominio il W3 basic client, il W3 basic server e una library di codici. La scelta del Cern accelerò la diffusione globale del World wide web che, per la prima volta, era stato descritto da Tim Berners-Lee alla fine degli anni Ottanta. All'inizio il w.w.w. deve confrontarsi con rivali come Gopher che poteva contare su una comunità più ampia, ma che, nei primi mesi del 1993, introduce un modello a pagamento mentre il World wide web raccoglie consensi fra gli informatici ed è gratuito. In occasione del ventennale il Cern ha avviato un'iniziativa per ricostruire il primo sito web, progettato con il sistema operativo del Nextstep che sarà alla base del Mac Os X. Nei primi anni Novanta i browser come Mosaic facilitano la navigazione online fino a renderla accessibile fuori dal perimetro dei laboratori e arrivare anche nelle case degli utenti. Mosaic fu chiamato «la killer application degli anni novanta» perché fu il primo programma a fornire uno strumento leggero di navigazione multimediale per Internet al fine di fornire servizi informativi (precedentemente limitati per lo più a FTP, Usenet e Gopher) nel momento in cui l'accesso a Internet si stava espandendo rapidamente al di fuori dei precedenti ambiti accademici e aziendali. Mosaic fu il trampolino di lancio di una prima ondata di startup: il browser confluirà in Netscape che a sua volta evolverà in Mozilla Firefox. Nessuno aveva previsto quali sarebbero state le conseguenze: nei primi tempi il web facilitava la gestione di database che potevano contenere i documenti di ricerche scientifiche. Ma presto diventano chiare le enormi potenzialità del web. I primi sei spazi online più visitati al mondo, secondo la classifica di Alexa, devono il loro successo al web. Giova ricordare che la Alexa Internet Inc. è un'azienda statunitense sussidiaria di Amazon.com che si occupa di statistiche sul traffico di Internet, Alexa è anche un motore di ricerca con un servizio di web directory. Nella prima metà degli anni Novanta sono presto necessarie directory: saranno un elemento centrale nella rapida crescita di Yahoo!. Si moltiplicano i motori di ricerca per esaminare una galassia in espansione. Saranno decine. Tra i primi a decollare sono Altavista (di cui divenni un entusiasta utente) e Yahoo!. Due ricercatori dell'università di Stanford (che nel 1991 aveva ospitato il primo webserver negli Stati Uniti), Sergey Brin e Larry Page, varano la loro startup e decidono di chiamarla Google: l'algoritmo PageRank al cuore del motore di ricerca è ispirato alle citazioni bibliografiche e si rivela adatto a scandagliare i link nel web. Nel medesimo periodo Robin Li, sviluppatore software per un'azienda di information technology, torna a Pechino per fondare il motore di ricerca Baidu. Il pubblico online cerca spazi espressivi. Collabora all'enciclopedia Wikipedia dove gli utenti possono scrivere voci. E partecipa a una seconda ondata che viene chiamata web 2.0. Conquistano terreno anche i social network: Facebook sarà la prima rete sociale online a tagliare il traguardo di un miliardo di utenti e ha molte pagine pubbliche diventate un luogo di conversazione tra gli iscritti. Inoltre decolla YouTube che supera un miliardo di utenti e rende accessibile sul web un'immensa biblioteca di video.

LOGO ..... Eugenio Caruso - 30aprile 2013



Tratto da

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www.impresaoggi.com