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Risultati regionali e comunali, maggio 2014.

I piemontesi saranno con me e cercherò di essere il loro sindaco”. Con queste parole Sergio Chiamparino esprime la sua soddisfazione per l’elezione a governatore della Regione Piemonte. Il candidato del centrosinistra ed ex sindaco Pd di Torino ha raggiunto il 47,1% dei voti, staccando di oltre 25 punti il candidato di centrodestra. Ancor più lontano il Movimento 5 Stelle con Davide Bono, che si ferma a poco più del 20 per cento. Il Pd prende anche l’Abruzzo, dove Luciano D’Alfonso (46,2%) supera il presidente uscente di centrodestra Gianni Chiodi (29,3%). Il Partito democratico, che alle europee ha stravinto e doppiato il Movimento di Grillo, fa il pieno di voti anche alle regionali e alle comunali.
Gli scrutini sono iniziati dalle Regionali per il rinnovo del Consiglio e l’elezione del presidente della Giunta di Piemonte e Abruzzo. Poi sono seguiti gli spogli in oltre 4mila Comuni al voto tra cui 27 capoluoghi di provincia (Biella, Verbania, Vercelli, Bergamo, Cremona, Pavia, Padova, Ferrara, Forlì, Modena, Reggio Emilia, Firenze, Livorno, Prato, Perugia, Terni, Ascoli Piceno, Pesaro, Pescara, Teramo, Campobasso, Bari, Foggia, Potenza, Caltanissetta, Sassari, Tortolì). Bari e Firenze erano le città più grandi chiamate a eleggere sindaco e Consiglio comunale: nel capoluogo pugliese per il post Michele Emiliano, i fiorentini per il successore di Matteo Renzi. L’affluenza alle urne è stata del 70,99%. Un dato in calo rispetto alla scorsa tornata elettorale, quando la partecipazione era stata del 76,44.
In tutto sono quattordici i comuni che vanno al ballottaggio, nove vanno al Pd e solo uno (Ascoli Piceno) a Forza italia. Torneranno alle urne tra due settimane Padova, Foggia, Potenza, Perugia, Bari, Terni, Livorno, Bergamo – dove al secondo turno la sfida è fra il sindaco uscente di centrodestra e il candidato del centrosinistra, Giorgio Gori -, Cremona, Pavia, Biella, Vercelli, Verbania e Civitavecchia. Il Pd si è invece già affermato a Pesaro (Matteo Ricci con il 60,5%), Sassari (Nicola Sanna con il 65,3%), Firenze (fino a febbraio amministrata dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e dove ora il candidato Pd Dario Nardella ha raggiunto il 59,29%), Ferrara (Tiziano Tagliani con il 55,6%), Forlì (Davide Drei con il 54,85%), Reggio Emilia (Luca Vecchi con il 56,78%), Prato (Matteo Biffoni con il 58,52%) e Campobasso (Antonio Battista con il 61,37%). Forza Italia, invece, vince ad Ascoli Piceno, dove il candidato sindaco Guido Castelli, Forza Italia, si è affermato con il 58,9%. Eletto il sindaco di Tortolì, Massimo Cannas, della Lista civica-Obiettivo uno, che si aggiudica la poltrona di primo cittadino con 30,65% staccando di pochissimo il candidato di Lista Civica-Svolta Adesso Fabrizio Selenu con il 30,17%.
A contendersi la carica di sindaco di Padova saranno il candidato sindaco del centrosinistra Ivo Rossi, che è al 33,55%, e il candidato del centrodestra, Massimo Bitonci, che è al 31,64%. A Foggia il testa a testa è tra il candidato del centrodestra Franco Landella con il 32,55% e il candidato Augusto Umberto Marasco con il 29,94%. Ballottaggio tra M5S e Pd a Livorno dove Marco Ruggeri, candidato del centrosinistra è al 40,25% seguito da Filippo Nogarin del Movimento 5 Stelle con il 19,12%, quando sono state scrutinate 141 sezioni su 172. Si va al ballottaggio anche a Bari; il candidato sindaco del centrosinistra Antonio Decaro, infatti, si è fermato al 49,4%, seguito dal candidato del centrodestra Mimmo Di Paola con il 35,8%.
A Perugia si contenderanno la carica di primo cittadino il sindaco uscente Wladimiro Boccali del Partito Democratico, che si ferma 46,6%, e il candidato di centrodestra Andrea Romizi con il 26,4%. A Terni si profila un ballottaggio tra centrosinistra e centrodestra anche se resta ancora l’incognita del Movimento 5 Stelle. Il sindaco uscente Leopoldo Di Girolamo, candidato del Pd, infatti è al 48,28% mentre Paolo Crescimbeni del centrodestra è al 19,49% e Angelica Trenta del Movimento 5 Stelle al 18,01%. Ballottaggio tra Pd e Fratelli d’Italia a Potenza, dove il Pd con Luigi Petrone ha ottenuto il 47,8%. Fratelli d’Italia guadagna la seconda piazza con Dario De Luca al 16,8%. Scivola in terza posizione la lista civica Potenza Condivisa di Roberto Falotico al 14,6%. A Cremona il ballottaggio sarà tra il candidato del centrosinistra Galimberti Gianluca (45,8%) e il candidato del centrodestra Oreste Perri (33,3%). Si tornerà al voto anche a Pavia, dove a sfidarsi saranno Alessandro Cattaneo del centrodestra (46,97%) e Massimo Depaoli del centrosinistra (36,06%). A Bergamo terminato lo scrutinio di tutte le 109 sezioni Giorgio Gori, della coalizione di centrosinistra, ha ottenuto il 45,48%. Dovrà scontrarsi al secondo turno con Franco Tentorio, della coalizione di centrodestra, che ha ottenuto il 42,17%. Per Civitavecchia, invece, lo scontro sarà tra Pietro Tidei del Pd (26,62%) e Antonio Cozzolino del Movimento 5 Stelle (18,33%).
Per la lista dui tutti i comuni clicca qui.
Tra le notizie di questa tornata elettorale, Ciriaco De Mita viene eletto a 86 anni sindaco di Nusco, Vittorio Sgarbi perde a Salemi col suo Partito della Rivoluzione e la sorella di Matteo Renzi diventa assessore a Castenaso, in provincia di Bologna. In alcuni comuni, tra cui Platì in provincia di Reggio Calabria - sciolto per mafia nel 2012-, non si è raggiunto il quorum e le elezioni sono state annullate.
27 maggio 2014

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www.impresaoggi.com