Negli anni Ottanta la DC, preoccupata di difendere il proprio ruolo di partito-padrone, e la sinistra, ancorata a teorie economiche superate, ampliano a dismisura la sfera pubblica dell’economia, riversando in essa inefficienza, improduttività, assistenzialismo e garantismo, con la conseguenza di rendere asfittici importanti settori industriali in mano pubblica e di porli nelle condizioni di non poter competere sul libero mercato.
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