N - Z
Narrowcasting: costruzione di messaggi personalizzati in base al profilo del target.
Net marketing: Non è possibile parlare di impresa moderna se non si affronta il rapporto tra l'impresa e la Rete. Un'inchiesta pubblicata da Booz-Allen and Hamilton, dopo aver intervistato circa mille dirigenti di alto livello, sull'influenza della Rete sulle imprese, ha messo in evidenza i seguenti dati. Il 92% dei dirigenti ha affermato che la Rete trasformerà completamente il mercato. Il 37% si attende una forte concorrenza da parte di aziende di nuova costituzione. Il 16% si attende concorrenza dagli stessi clienti. L'86% afferma che la Rete imporrà modifiche significative nelle strutture organizzative.Il marketing è la funzione aziendale più sensibile alle trasformazioni del mercato e, pertanto è la funzione che sta traendo i maggiori benefici dalla Rete. Vedi articolo.
Netiquette: insieme di regole, principi e linee guida di buon comportamento da seguire nell’uso di internet, sviluppatesi fra gli utenti di internet nel corso del tempo.
Newsletter: pubblicazione che contiene notizie scritte in maniera sintetica. Ha per oggetto settori specifici ed è distribuita su abbonamento o allegata a giornali. La newsletter può essere anche l'house organ dell'impresa.
Nicchia di mercato: piccolo segmento di mercato, considerato come gruppo di acquirenti che presentano caratteristiche comuni verso cui, in genere, le piccole e medie imprese concentrano i loro sforzi differenziando in modo significativo il prodotto. Sono i segmenti di mercato non occupabili dalle grandi imprese, a causa della poca flessibilità o della mancanza di convenienza economica.
Nostalgia: il marketing della nostalgia.
Occasioni d'uso di un prodotto: si intendono le volte che il consumatore lo utilizza, mentre le funzioni d'uso (vedi) identificano le esigenze, anche diverse, che il prodotto soddisfa.
Offerta: insieme di prodotti e servizi che sono venduti su un mercato a un determinato prezzo.
One to one, 1To1, One2One, o2o : principio di marketing secondo il quale ogni cliente deve essere considerato in modo unico e speciale, ciò si concretizza nella personalizzazione del singolo cliente, attraverso un rapporto uno a uno con il venditore, dell’offerta aziendale, prodotto, prezzo, assistenza post vendita etc.
Operazione a premi: azione promozionale che prevede la consegna di premi a coloro che compiono una determinata azione, spesso comprare un prodotto o una certa quantità di prodotti.
Opt-in (permission marketing): modalità di iscrizione alla newsletter. L’interessato si abbona fornendo il proprio consenso a ricevere i messaggi.
Opt-out: modalità di iscrizione alla newslwtter. L’utente è stato abbonato a sua insaputa senza aver fornito il suo consenso. Questa modalità, in base alle regole della Netique, va considerata spamming.
Osservazione etnografica: metodo qualitativo basato sull’osservazione dei comportamenti dell’utente, che permette la costruzione di narrazioni finalizzate ad illustrare l’esperienza delle persone con le cose, cioè col sistema funzionale dei manufatti e con il sistema simbolico dei valori.
Outbound marketing: è il marketing "convenzionale" il focus delle aziende è trovare clienti. Ciò avviene attraverso tecniche che sono ben poco “targettizzate” e decisamente invadenti: cold calling, pubblicità a stampa, pubblicità televisiva, posta indesiderata e fiere. La tecnologia ha reso oggi queste costose tecniche decisamente meno efficaci di quelle dell'inbound marketing.
Outcome: all’interno del processo di misurazione e di valutazione, è il cambiamento osservato nelle opinioni, nei comportamenti e nelle abitudini di quegli individui verso i quali è stato indirizzato uno sforzo programmato di relazioni pubbliche.
Outgrowth: è l’ultimo livello di valutazione, e rappresenta il risultato finale che le relazioni pubbliche si prefiggono.
Out-of-home: è la pubblicità presente nelle strade, nelle vie delle città, come cartelli, poster, affissioni.
Outsourcing: assegnazione della gestione di certe attività o processi produttivi a imprese esterne, con l’obiettivo di concentrare le proprie risorse su attività con maggior valore aggiunto e/o sul core business.
Outtake: è la misurazione del grado in cui il destinatario di un messaggio lo riceve, gli presta attenzione, lo detiene nella sua mente, ed è capace di richiamarlo all’occorrenza.
Packaging: insieme dei materiali utilizzati per il confezionamento del prodotto (struttura, etichetta e imballaggio), al fine di renderlo più attraente o per facilitarne l’utilizzo. E’ considerato anche un importante strumento della comunicazione.
Panel: insieme di persone (famiglie,consumatori, esperti) che si prestano ad essere intervistati per una rilevazione di atteggiamenti, comportamenti etc.
Partnership: una delle dinamiche gestionali più avanzate degli ultimi anni si basa sul principio che molte imprese per affrontare la competizione globale e le richieste di un mercato sempre più esigente, hanno iniziato ad operare in collaborazione con altre imprese complementari (lo definirei outsourcing cooperativo). Lentamente e, man mano che si consolidava la collaborazione molte sono diventate imprese che operano in partnership, come se fossero un'unica impresa orientata alla satisfaction del cliente finale.
Partnership (Tipologie di): i principali tipi di collaborazione tra imprese riguardano tre aree fondamentali. La ricerca scientifica e tecnologica, la razionalizzazione produttiva (i partner verificano reciprocamente di utilizzare congiuntamente capacità produttiva, risorse e servizi per ottenere un prodotto finale migliore o meno costoso), la ricerca di benefici nell'approccio al mercato ( le imprese partner si accordano per affrontare congiuntamente il mercato acquisendo capacità contrattuale nei confronti di tutti gli interlocutori).
Partnership di tipo orizzontale: si tratta di accordi che si attuano tra attori dello stesso livello della catena del valore, stipulati tra imprese diverse oppure da imprese dello stesso settore. Le iniziative comuni possono essere: approvvigionamenti, organizzazione dei canali di vendita, promozione comgiunta dei prodotti, comunicazione, partecipazione a eventi.
Partnership di tipo verticale: si tratta di accordi mirati all'integrazione verticale delle imprese costituenti i vari anelli della catena del valore. Dal produttore, al distributore, al cliente.
Pay-off: frase conclusiva di un annuncio pubblicitario.
Peer-to-peer: il termine deriva dal linguaggio di Internet, implica una simmetria fra i partecipanti a una relazione.
Permession marketing: consiste nel richiedere e ottenere in anticipo, dai consumatori che si vogliono raggiungere, la possibilità di inviare loro informazioni sul prodotto o servizio che si vuole vendere.
Pianificazione di marketing: processo formalizzato che si concretizza in piani volti al raggiungimento di determinati obiettivi di mercato. In particolare si intende a quella parte della pianificazione aziendale che si riferisce al rapporto impresa/mercato.
Piano di comunicazione.
Piano di marketing: processo di attuazione dell’attività di marketing che comprende la definizione degli obiettivi (fatturato, quote di mercato, notorietà dell’azienda) e delle strategie cioè delle azioni necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Piggy-back: offerta di acquisto di un prodotto legato all’offerta principale relativa ad un altro prodotto.
Pop: point of purchase, ovvero, punto d’acquisto.
Portale: (portal site) è una vera i propria porta di ingresso attraverso la quale i navigatori possono accedere a una selezione di risorse del web. L'obiettivo dei portali è quello di selezionare e organizzare una serie di contenuti e di itinerari su un determinato argomento o focalizzati su un determinato tipo di clientela.
Portale orizzontale: detto anche generalista, permette al navigatore di trovare tutte le informazioni di cui ha bisogno e di soddisfare un set completo di itinerari sul web. Troviamo i maggiori ISP - Internet Service Provider - Alice, Iol, Tiscali o i motori di ricerca come Google, Yahoo!, Altavista, Lycos o i siti dei maggiori editori.
Portale verticale: (vortal), detto anche tematico cioè focalizzato su aree tematiche delle quali ne sviluppa e ne approfondisce i risvolti. Generalmente il portale presenta le offerte degli attori economici legati a quell'area di interessi. Impresa Oggi è un esempio di portale tematico.
Posizionamento: modalità con cui l’azienda spera che il cliente percepisca il proprio prodotto rispetto agli altri beni che soddisfano gli stessi bisogni, sia con riferimento alla propria offerta competitiva, che riguardo ai prodotti o servizi offerti dalla concorrenza.
Presidio della clientela: Le strategie d'impresa rivolte al presidio della clientela sono quelle che maggiormente si sono sviluppate nel marketing degli ultimi anni. L'iter evolutivo parte dalle politiche rivolte all'introduzione del concetto di qualità totale, con la valutazione dei feedback provenienti dal mercato, per giungere alla necessità di adeguare l'impresa alle esigenze espresse dai clienti.
Problem solving: nel marketing è l'atteggiamento da tenere verso il cliente mirato a risolvergli un problema.
Prodotto sistema: L'offerta non è più costituita da singoli prodotti o servizi, ma è definita come la congiunzionne di due componenti quella materiale e quella immateriale (che comprende la componente servizio inclusa in ogni bene e che ne facilita il reperimento, l'acquisto, e soprattutto la fruizione). Spesso è proprio la componente immateriale che determina la scelta del consumatore.
Programmi di fidelizzaione del cliente: a esempio, fidelity card, concorsi a premi, frequent flyer (compagnie aeree), heavy user (carte di credito). Questi programmi, oltre a premiare i clienti più fedeli consentono alle imprese di conoscere meglio il cliente.
Promozione di vendite: complesso di attività che, attraverso tecniche proprie, conferiscono un valore addizionale e provvisorio al prodotto o servizio per la vendita.
Prospect: abbreviazione di prospective client. Indica un “non ancora cliente” cioè chi potrebbe potenzialmente essere interessato al prodotto.
Prosuming: neologismo coniato da Toffler nel 1980 che deriva dalla fusione dei termini producing e consuming ed indica la stretta interazione tra chi produce e chi consuma. Nel contesto culturale indica il ruolo dello spettatore come parte attiva in un processo di erogazione e consumo di un determinato prodotto artistico, ad esempio spettacolo dal vivo, come attore del processo di “creazione del valore”.
Psicologia: marketing e psicologia.
Public affaire: insieme delle attività di relazioni con le istituzioni. L’ambito dei public affairs si occupa di rappresentare gli interessi di un’impresa o di un’organizzazione nei confronti di ministeri, governi, municipi, organismi pubblici etc. In questo settore è compreso anche il compito di gestire le relazioni con le associazioni industriali o altre organizzazioni che rappresentano settori relativi al commercio, alla produzione e ai servizi.
Publicità ingannevole: pubblicità che induce coloro verso i quali è diretta a compiere azioni di scambio commerciale dannose a loro stessi o che indica dati falsi a proposito della merce venduta dalla concorrenza.
Public relation: relazioni pubbliche, cioè attività di comunicazione dell’impresa svolta da professionisti specializzati, attraverso i contatti con persone di una qualche influenza, per ottenere un ambiente positivamente predisposto all’impresa e ai suoi prodotti.. Gli obiettivi delle pr sono: l’ottenimento di articolo redazionali e citazioni nei mass media, la partecipazione dell’impresa a iniziative importanti, gli incontri con opinion leader e con i rappresentanti delle istituzioni.
Public responsibility: è la responsabilità di un’organizzazione e di un individuo verso l’interesse pubblico o, come dice il sociologo tedesco Jurgen Habermas, la sfera pubblica.
Pull: nel marketing indica una precisa strategia dell’azienda volta ad attirare sempre più consumatori sul punto vendita. La leva principale di tale strategia è la pubblicità.
Push: nel marketing indica una precisa strategia dell’azienda volta a spingere il proprio prodotto attraverso i canali distributivi.
Qualità del prodotto commercializzato: si intende proprio la peculiarità del prodotto, i suoi plus, la sua affidabilità e le sue caratteristiche fisiche.
Qualità del prodotto organizzato: si intende il processo che rende il prodotto disponibile al cliente dove e quando ne ha bisogno, che ne facilita la fruizione, che lo assiste dopo la vendita e che rappresenra l'efficienza dell'impresa come organizzazione.
Qualità del prodotto personalizzato: questa componente è focalizzata sulla gestione personalizzzata del rapporto con il cliente.
Rapporto di conversione: termine utilizzato per valutare il valore creato da una campagna di pubblicità attravero i banner. Se su 100 persone che vedono un banner 20 lo cliccano, diremo che il click-tru rate è del 20%. Se delle 20 persone che hanno cliccato il banner 2 comprano on-line dal sito, diremo che il rapporto di conversione e' stato del 10%. Viene detto anche Convertion Rate.
Readership: numero di lettori di un quotidiano o di una rivista.
Redemption: risultato in termini assoluti o percentuali di un’operazione di vendita o promozionale. In termini percentuali è il rapporto tra il numero di risposte ottenute e il numero totale di contatti presi in considerazione per una determinata iniziativa di marketing. In un’azione di Direct Marketing costituisce il rapporto fra numero di risposte e il numero dei messaggi inviati.
Redazionale: articolo che ha contenuto tecnico, ma scopo pubblicitario, realizzato da parte dell'impresa e pubblicato su rivista o quotidiano, a pagamento.
Retail: la vendita al dettaglio.
Rete di vendita: struttura organizzativa aziendale formata dal personale preposto al contatto diretto con la clientela attuale e potenziale. E’ molto importante per quelle imprese che si basano su una politica push. La rete di vendita è formata da venditori che rispondono gerarchicamente a dei responsabili di area e questi, a loro volta, al direttore delle vendite. Tale struttura ha i compiti fondamentali di: ottenere gli ordini, cioè di concretizzare il sell in, offrire servizio e assistenza ai clienti e favorire il sell out e raccogliere informazioni dal mercato e trasmetterle alla direzione aziendale.
Ricerca descrittiva: metodologia di ricerca di mercato che permette di ottenere informazioni di tipo quantitativo attraverso tecniche di raccolta (interviste dirette, interviste telefoniche, questionari).
Ricerca esplorativa: metodologia di ricerca di mercato che permette di ottenere informazioni di tipo qualitativo attraverso tecniche flessibili e volte a stimolare processi creativi.
Ricerche di marketing: metodica raccolta, registrazione e osservazione dei dati relativi al marketing dei beni e servizi. Con le ricerche di marketing l’impresa cerca di aumentare la conoscenza dell’ambiente esterno e della propria attività con lo scopo di ridurre il rischio nelle proprie scelte e di ottimizzare le proprie risorse. Le ricerche di marketing “interne”, hanno fini di ottimizzazione dell’uso degli strumenti del marketing mix e di controllo; invece sono ricerche “esterne” se possono essere raggruppate in due tipologie: quantitative e qualitative. La ricerca di marketing costituisce il punto di partenza dell'attività di marketing. Senza ricerca, un'impresa opera sul mercato, alla cieca.
Ricerche qualitative: studiano il comportamento individuale del consumatore cercando di individuare quali forze permettono di sviluppare un determinato comportamento verso il prodotto o verso una comunicazione pubblicitaria.
Ricerche quantitative: tecniche di ricerca usate per valutare il potenziale mercato, l’entità dei vari segmenti, le quote di mercato. Esse hanno grande importanza in pubblicità per la stima dell’audience dei mezzi di comunicazione e per la sua segmentazione.
Rivista specializzata (Comunicazione).
Segmentazione della clientela: chi ci fa guadagnare di più, chi ci fa fatturare di più, l'area geografica, i dati anagrafici, gli stili di vita, i clienti recenti, i clienti fedeli, i clienti persi.
Segmentazione del mercato: processo di suddivisione di un mercato totale in gruppi (segmenti), costituiti da persone o organizzazioni con bisogni simili rispetto a un dato prodotto. L’obiettivo è quello di permettere a un marketing manager di progettare un mix d’offerta che soddisfi in modo più efficace i bisogni dei clienti del mercato.
Sell-In: logica finalizzata a studiare i metodi e gli strumenti di vendita per facilitare l’ingresso del prodotto industriale nello scaffale del punto di vendita. Una volta che il venditore industriale è riuscito ad ottenere ciò, l’onere di far uscire le merci dal punto vendita ricade sul distributore.
Sell-Out: complesso di attività indirizzate alla vendita dei prodotti dai dettaglianti al cliente finale.
SEO (search engine optimization): l'attività SEO consente un facile reperimento del sito da parte degli utenti che cercano sui motori e normalmente determina l'aumento del volume di traffico qualificato (utenti specificamente interessati) che un sito web riceve tramite i motori di ricerca. Tali attività comprendono l'ottimizzazione della struttura del sito e degli url (url optmization), dell'accessibilità delle informazioni da parte dei motori degli utenti, spider (robot and sitemap optimization) sia del codice sorgente (code and error optimization), degli approfondimenti link (link optimization), la presenza delle immagini, della pagina web, sia dei contenuti. L'ottimizzazione è parte di un'attività più ampia, il Web marketing (marketing del web e dei motori di ricerca), differente dal Search Engine Marketing (SEM), che invece è una specifica branca del Web marketing che riguarda l'attività di acquisto di traffico svolta nei principali motori di ricerca (detta anche Adwords marketing). Nonostante questo si può ritenere che le tecniche di attività di SEO e quelle di SEM non differiscono in modo basilare, bensì hanno numerosi punti in comune. La caratteristica saliente che li differenzia è solamente l´investimento monetario per il SEM e la "gratuità" delle campagne SEO. L'attività di ottimizzazione per i motori di ricerca comprende varie operazioni tecniche che vengono effettuate sul codice HTML (incluso il markup) e sui contenuti delle pagine web del sito, nonché sulla struttura ipertestuale complessiva (tecnologie di interazione comprese). Indispensabile è anche l'attività esterna al sito, solitamente effettuata con tecniche di link building, diffusione di comunicati stampa e campagne di article marketing di qualità. La figura professionale specializzata in ottimizzazione è il SEO (search engine optimizer, ottimizzatore per i motori di ricerca - che ha il medesimo acronimo dell'attività che svolge). In siti di dimensioni elevate, o particolarmente complessi, il SEO resta in stretto contatto con il team di lavoro, necessitando a seconda degli elementi trattati di specifiche professionalità che difficilmente possono ricadere in una singola persona. L'ottimizzazione di un sito è funzionale al suo posizionamento nelle pagine di risposta dei motori, che a sua volta è funzionale alla visibilità dei prodotti/servizi venduti.
SFA (sales force automation): soluzioni che supportano il mondo delle vendite, pre e post vendita, attraverso software specifici, sales automation software. Un esempio è il controllo dei processi per le vendite (inserimento ordini e creazione schede cliente).
Shareholder relations: relazioni che un’organizzazione, normalmente quotata in borsa, intrattiene con i suoi azionisti, con il mercato finanziario e con autorità, investitori istituzionali, fondi di investimento, operatori di mercato.
Sistema informativo di marketing: insieme di attività volto alla ricerca, conservazione, trattamento, distribuzione delle informazioni pertinenti e valide, provenienti da fonti interne ed esterne all’impresa che fungono da base alle decisioni di marketing.
Sponsorizzazioni: mezzo di comunicazione attraverso il quale uno sponsor fornisce contrattualmente un finanziamento o un supporto di altro genere, al fine di associare positivamente la sua immagine, i suoi marchi, i suoi prodotti o servizi a un evento, un'attività, un'organizzazione o una persona da lui sponsporizzata.
Stakeholder: soggetti che hanno un interesse nei confronti di un'organizzazione e che con il loro comportamento riescono ad influenzarne l'attività.
Stakeholder relationship management (SRM): è il processo manageriale con il quale un’organizzazione complessa integra i propri sistemi relazionali con i segmenti di pubblici influenti, governando con efficacia le dinamiche per raggiungere gli obiettivi definiti dopo aver ascoltato le aspettative degli stakeholder.
Story board: sequenza di immagini con cui si illustrano preliminarmente le fasi principali di uno spot televisivo.
Strategie di marketing.
Strumenti della comunicazione.
Stuffer: inserti pubblicitari allegati a un altro media.
Survey: indagine, sondaggio, osservatorio.
Suspect: da suspectable client. Una persona che potrebbe diventare un prospect e, quindi un client. A esempio il nominativo di una persona in un data base di soggetti da contattare, con buone possibilità di stabilire una relazione.
Swot Analysis: dove s sta per strength “forza”, w, per weakness “debolezza”, o per opportunity “opportunità” e t per threat “minaccia”: è uno strumento utilizzato nella gestione e formulazione della strategia. Può aiutare a identificare i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce di una determinata azienda.
Tabellare (pubblicità): si tratta dei comunicati pubblicitari che vengono pubblicati su quotidiani, settimanali e periodici. Sui giornali on-line si utilizza il termine banner.
Take one: volantino a disposizione del pubblico in un negozio o sul bancone di una reception.
Target: obiettivo che si vuole raggiungere con una determinata azione o campagna. Può anche essere utilizzato come sinonimo di mercato-obiettivo, segmento, pubblico di riferimento.
Target group: gruppo di soggetti ai quali è indirizzata un'azione di marketing, in modo particolare una comunicazione pubblicitaria.
Target market: segmento di mercato o insieme di consumatori a cui si rivolge l'azienda.
Target marketing: riguarda le azioni di selezione e segmentazione del mercato.
Targeting: nel mondo dell'advertising e in particolar modo in quello dell'advertising on-line è il termine che indica l'abilità - sviluppata attraverso lo studio delle caratteristiche demografiche, psicologiche e comportamentali del cliente - di fornire all'utente messaggi pubblicitari realmente utili, nei confronti dei quali l'utente si mostra particolarmente recettivo.
Teaser: annuncio pubblicitario che ha l’obiettivo di creare aspettative senza nominare il prodotto al quale l’annuncio fa riferimento. Una seconda parte della campagna svelerà il segreto.
Telemarketing: sistema di comunicazione che utilizza la tecnologia delle telecomunicazioni come parte di un programma di marketing. In un'accezione più restrittiva coincide con l'utilizzo del telefono nell'ambito dei programmi di marketing.
Teoria della preferenza rivelata : Paul Samuelson ha proposto di dedurre le preferenze dei consumatori osservandoli mentre fanno le loro scelte. Invece di porre delle domande sulle loro preferenze, proponendo una serie di panieri o complessi di beni allo scopo di ottenere le curve d’indifferenza, la teoria della preferenza rivelata si limita ad osservare il comportamento del consumatore. Infatti, facendo gli acquisti, il consumatore rivela le sue preferenze. Supponiamo che il consumatore acquista il paniere o complesso di beni A (1 kg di pane, 1 litro di latte e 100 gr di cioccolato) piuttosto che il paniere B (1 hamburger e 100 gr di patate fritte). Se il paniere A costa più caro o altrettanto caro del paniere B, allora il consumatore rivela che preferisce il paniere A. Infatti, aveva abbastanza denaro per comperare il paniere B ma non lo ha fatto. Supponendo che le sue preferenze non cambiano, non deve rivelare il contrario in occasione di un altro acquisto. Per ottenere un comportamento coerente e non aleatorio, Samuelson propone l’assioma seguente: "Assioma debole della preferenza rivelata". Se A è preferito a B allora B non deve essere preferito ad A. Con questo assioma, Samuelson è riuscito a ottenere la negatività dell’effetto di sostituzione.
Testimonial: personaggio, spesso molto noto al grande pubblico, che viene impiegato per dare maggiore credibilità a un'azione pubblicitaria. o promozionale, o di PR, o di sponsorizzazione.
Timing: sono i tempi che scandiscono una campagna di comunicazione. Nella gestione di impresa sono i tempi che scandiscono ogni processo.
Trade:commercio o scambio o, più in generale, intermediario commerciale dell'impresa.
Ufficio relazioni con i media: è sinonimo di ufficio stampa. Il termine è più adatto ai tempi attuali nei quali l'universo dei media si è notevolmente ampliato rispetto alla sola stampa.
Ufficio stampa: ufficio che svolge la funzione di preparare tutti i materiali informativi, inviare i materiali informativi di base alla stampa, scrivere comunicati stampa, richiedere ai media la pubblicazione di interviste, acquisite nuovi clienti, informarsi sulle consociate estere, creare ritratti dell'azienda, inviare informazioni relative a case histories interessanti.
UPA: Utenti Pubblicità Associati. Associa le imprese che fanno pubblicità.
Vantaggio competitivo: per vantaggio competitivo si intende l'insieme delle caratteristiche o attributi detenuti da un prodotto e che gli conferiscono un grado di superiorità in rapporto ai concorrenti più immediati. Tali caratteristiche o attributi possono essere di varia natura e basarsi sul prodotto stesso, sulle funzioni accessorie od opzionali o sulle modalità di produzione, di distribuzione o di vendita.
Viralmarketing: è la messa a punto del network marketing (marketing di rete). Il termine "virale" viene utilizzato perché la tecnica di marketing contiene qualcosa che spinge chi la riceve a diffonderla a sua volta, proprio come fa un virus.
Vision: è la descrizione di quello che l’organizzazione intende diventare, in base a valori di base, aspirazioni e ideali. E' la capacità dell'impresa di guardare oltre l'orizzonte.
Visual merchandising: riguarda tutto ciò che promuove le vendite colpendo l’occhio del cliente.
WCAG: le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) sono parte di una serie di linee guida per l'accessibilità dei siti Web, pubblicate dal Web Accessibility Initiative (WAI), che a sua volta fa parte del World Wide Web Consortium (W3C). Gli sviluppatori di contenuti, di strumenti di sviluppo e di strumenti di valutazione dell'accessibilità possono seguire queste linee guida, per creare e valutare contenuti Web accessibili, sia per persone disabili, sia per dispositivi hardware o software limitati, come i telefoni cellulari. La versione attuale è 2.0. Un sito web accessibile è il risultato di un insieme di parti che interagiscono tra loro, come ad esempio:
Contenuti: le informazioni all'interno delle pagine web devono essere scritte sotto forma di testo, immagini e audio;
Assistenti tecnologici: come gli screen reader, software di lettura vocale, tastiere particolari, etc;
Applicativi: come il browser web e un media player per riuscire a leggere al meglio le pagine web;
Sviluppatori: chiunque abbia un ruolo nel progettare un sito web(designers,programmatori,etc..);
Tool di convalidazione: che permettano la convalida del codice HTML, CSS, etc..;
Esperienza utente: anche l'esperienza dell'utente è molto importante per trovare il modo di usare al meglio il web.
Delle WCAG sono presenti due versioni:
WCAG 1.0 pubblicate nel 1999, contenevano solo 14 tecniche che gli sviluppatori potevano seguire ed inoltre erano spiegate in modo breve, lasciando maggior spazio agli aspetti tecnici riferiti solo a HTML e CSS;
WCAG 2.0 pubblicate nel 2008, contengono numerose tecniche applicabili a tutte le tecnologie di programmazione ed inoltre sono spiegate in modo esaustivo, includendo esempi, benefici che i disabili possono trarre, procedure di test, ecc.
Le WCAG 1.0 sono state pubblicate e sono diventate una W3C recommendation il 5 maggio 1999. In seguito, sono state sostituite dalle WCAG 2.0.
WCAG 1.0 ha tre livelli di priorità (priority levels):
Priority 1: gli sviluppatori Web devono sviluppare questi requisiti, altrimenti è impossibile per uno o più gruppi di utenti accedere al contenuto Web. L'aderenza a questo livello è descritta come A.
Priority 2: gli sviluppatori Web dovrebbero soddisfare questi requisiti, altrimenti alcuni gruppi di utenti troveranno difficile accedere al contenuto. L'aderenza a questo livello è indicata come AA o Double-A.
Priority 3: gli sviluppatori Web possono soddisfare questi requisiti, per rendere più facile ad alcuni gruppi l'accesso al contenuto. L'aderenza a questo livello è descritta come AAA o Triple-A.
WCAG 2.0 è stato pubblicato come una W3C Recommendation l'11 dicembre 2008. Il lungo processo di consultazione che ha preceduto ciò ha incoraggiato la partecipazione alla modifica da parte del Working Group (e la risposta alle centinaia di commenti), con diversità assicurate dall'inclusione di esperti di accessibilità e da membri della comunità disabile.
Il Web Accessibility Initiative sta lavorando anche su una guida per migrare da WCAG 1.0 a WCAG 2.0. Un confronto tra i checkpoint (punti di controllo) del WCAG 1.0 e i success criteria (criteri di successo) del WCAG 2.0 è disponibile.
WCAG 2.0 usa gli stessi tre livelli di aderenza del WCAG 1.0, ma li ha ridefiniti. Il gruppo di lavoro WCAG tiene aggiornata una lunga lista di tecniche per l'accessibilità web e i casi di fallimento più comuni per il WCAG 2.0. e dei documenti di approfondimento, il cui ultimo aggiornamento risale al Gennaio 2012. Nell’ottobre del 2012 le WCAG 2.0 sono state incluse nello standard ISO/IEC 40500:2012 .
Webcast : descrive la trasmissione di segnale audio e/o video sul web attraverso la Rete Internet in modalità client-server. Consiste nell'invio in tempo reale o ritardato di trasmissioni audio e video mediante tecnologie web. Il suono o il video sono catturati con sistemi audio-video convenzionali, quindi digitalizzati e inviati in streaming su un web server. Un client webcast consente agli utenti di connettersi a un server che sta distribuendo contenuti AV (webcasting) e di ascoltarli e/o visualizzarli.
Webinar: noto anche come seminario online, è un neologismo dato dalla fusione dei termini web e seminar, coniato per identificare sessioni educative o informative la cui partecipazione in forma remota è possibile tramite una connessione informatica. In lingua italiana è anche noto come seminario online. Il webinar è usato per condurre dei meeting, corsi di formazione o presentazioni, nei quali ciascun partecipante accede da un proprio computer ed è connesso con gli altri partecipanti tramite Internet. A differenza dei webcast, sono un sistema interattivo dove i partecipanti possono interagire tra loro e con il coordinatore (auditore) del seminario tramite gli strumenti disponibili dal sistema di web conference. I seminari online possono avere luogo scaricando nel computer di ciascuno dei partecipanti un software, oppure collegandosi a una applicazione web tramite un link distribuito tramite e-mail (meeting invitation). Per accedere al webinar è ovviamente necessario disporre di un collegamento Internet, un programma di gestione di strumenti multimediali, e un altoparlante/cuffia.
Web marketing : l'insieme delle tecniche e degli strumenti che consentono di sviluppare i rapporti commerciali (acquisti, pubblicità, vendite, assistenza alla clientela, etc.) tramite il Web. Vedi articolo.
Web marketing mix : la combinazione delle diverse "leve" (le 4 P, Product. Price, Promotion, Placement) che consentono di realizzare una strategia commerciale sul Web.
Web mining : metodologie di analisi e di visualizzazione dei dati afferenti all'attività di un sito web (anche estese ad altri sistemi eventualmente correlati) atte a evidenziare pattern comportamentali, relazioni, anomalie e dipendenze relativi ai dati di traffico di un sito web.
Webonomics: indica lo studio della produzione, della distribuzione e del consumo di beni, servizi e idee veicolati attraverso Internet e i nuovi media. I principi della Webonomics si basano sulle idee conosciute con il nome di Nuova Teoria della Crescita (si veda Paul Romer, economista di Stanford in odore di Premio Nobel ed esponente della Nuova Teoria della Crescita).
WINE: Wine Is Not an Emulator, un acronimo ricorsivo, in italiano traducibile con Wine non è un emulatore, è un software scritto in C nato originariamente per sistemi operativi GNU/Linux, poi esteso ad altri sistemi operativi, con lo scopo di permettere il funzionamento dei programmi sviluppati per il sistema operativo Microsoft Windows. Da ribadire, in ragione del suindicato acronimo, è il fatto che sebbene la parola wine possa richiamare un'abbreviazione della frase WINdows Emulator, come affermato in precedenza ciò non corrisponde a verità.
Anna Maria Pomponi
22 ottobre 2007
E successive revisioni